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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 44 (Nuova Serie), aprile 2018

La Biblioteca e l'Archivio storico della Fondazione Adriano Olivetti

Ringraziamo la dottoressa Francesca Limana, responsabile per la Comunicazione e Progetti Editoriali della Fondazione Olivetti.

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La Fondazione

La Fondazione Adriano Olivetti è riconosciuta "Ente Morale" con D.P.R. n. 1057 del 26 giugno 1962, ed è iscritta nella tabella triennale MiBACT delle istituzioni culturali nazionali e nella tabella triennale MIUR degli enti privati di ricerca.

Nata nel 1962 per iniziativa degli eredi di Adriano Olivetti, la Fondazione Adriano Olivetti è un'istituzione completamente indipendente e senza scopi di lucro che si sostiene attraverso le attività di progetto che svolge con il mandato di conservare, tutelare legalmente e promuovere la figura di Adriano Olivetti e il suo lascito culturale. Oggi essa costituisce l'intersezione e il riferimento istituzionale e progettuale per le attività che, in varie forme, vengono svolte e si richiamano alla storia olivettiana, una storia che rappresenta un'avanguardia sempre più riconosciuta di sostenibilità imprenditoriale e sociale.

I progetti e le attività di ricerca, formazione e valorizzazione promossi ne caratterizzano il profilo di istituzione filantropica operativa associata a varie realtà culturali attive a livello nazionale e internazionale, tra cui: EFC-European Foundation Centre, AAA Associazione Archivi di Architettura; AICI-Associazione Istituzioni Culturali Italiane. La Fondazione inoltre dialoga e collabora attivamente con il SAN (Sistema Archivistico Nazionale) e portali tematici correlati: portale SAN-Archivi di impresa, portale SAN-Archivi degli Architetti; portale SIUSA; Archivi del Novecento e reti digitali degli istituti culturali a livello regionale e nazionale; OPAC-SBN e piattaforme correlate.

Tra le sedi di Roma e di Ivrea sono a disposizione di studiosi e ricercatori un archivio, cartaceo e multimediale, e una ricca biblioteca ed emeroteca.

La sede di Roma

La sede di Roma, ubicata in un edificio riconosciuto d'interesse storico-artistico dal MiBACT, ospita l'Archivio inerente la storia della Fondazione, dal 1962 ad oggi, l'Emeroteca e la Biblioteca che consta di circa 10.000 volumi comprendenti le biblioteche personali di Camillo Olivetti e di Adriano Olivetti, la raccolta di tutte le pubblicazioni delle Edizioni di Comunità dal 1946, e le serie storiche delle riviste pubblicate dalla casa editrice, i Quaderni della Fondazione dal 1984 ad oggi e la collezione completa delle pubblicazioni della Fondazione dal 1962 ad oggi. La biblioteca aderisce al Polo SBN degli Istituti Culturali di Roma (IEI).

L'archivio di Roma conserva il patrimonio documentale inerente le attività che la Fondazione Adriano Olivetti ha promosso negli ultimi cinquant'anni, che, dagli studi di social science degli anni Sessanta a quelli sulla public art degli anni Duemila, si configura come una importante testimonianza di innovazione socio-culturale di particolare interesse per ricercatori e studiosi. È inoltre conservato un ulteriore nucleo di documenti strettamente privati di Adriano Olivetti, di proprietà di Laura Adriana Olivetti, presidente della Fondazione dal 1997 al 2015.

Di particolare rilievo per la storia politica, economica e sociale italiana, l'archivio è stato dichiarato nel 2004 di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio. Grazie alla collaborazione con la Scuola Speciale Archivisti e Bibliotecari dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza, e con il sostegno della Regione Lazio, tra il 2006 e il 2010 sono stati realizzati il riordino complessivo del patrimonio, la catalogazione e l'informatizzazione dell'archivio, di cui è oggi disponibile l'inventario. Il lavoro ha interessato in particolare le serie archivistiche inerenti la costituzione e le attività svolte nei cinquant'anni di vita della Fondazione con lo scopo di ricostruire anzitutto la storia della Fondazione e il ruolo che questa ha assunto, fin dalla sua costituzione, come centro culturale e di ricerca, in ambito italiano ed europeo.

La consistenza del materiale inventariato è di 754 fascicoli e 210 buste e comprende la seguente documentazione:


● la serie "Atti, Statuti e regolamenti", in cui è raccolta la documentazione inerente la costituzione della Fondazione e gli atti e regolamenti correlati. Estremi cronologici: dal 1962 al 1972;

● la serie "Organi statutari" (con relative sottoserie), riguardante le attività degli organi della Fondazione: il Consiglio d'amministrazione, il Comitato direttivo del Centro Studi e la consulta.

Estremi cronologici: dal 1962 al 2001;


● la serie "Ricerche, seminari e convegni", in cui è raccolta la parte più consistente e rilevante dell'archivio, su cui si è maggiormente concentrato il lavoro di riordino e catalogazione; è attualmente oggetto di ricerche archivistiche tematiche, riguardanti le attività svolte dalla Fondazione, dagli anni Sessanta ad oggi. Estremi cronologici: dal 1962 al 2000;

● la serie "Relazioni esterne" (con relative sottoserie), che testimonia le importanti e diffuse relazioni e collaborazioni che la Fondazione ha sviluppato, nei cinquant'anni della sua storia, con organi istituzionali italiani ed europei, con i principali centri di ricerca ed le università, con le fondazioni e gli istituti di cultura, in ambito nazionale ed internazionale. Estremi cronologici: dal 1962 al 2000.

● la serie "Pubblicazioni" (con relative sottoserie), inerente l'attività editoriale della Fondazione, dalla documentazione relativa alle pubblicazioni dei Quaderni della Fondazione e alle collaborazioni con altre case editrici, agli autori e alle diverse attività editoriali collegate. Estremi cronologici: dal 1974 al 1997;


● la serie "Rapporti Fondazione Adriano Olivetti - Associazione Archivio Storico Olivetti" (con relative sottoserie), che riunisce la documentazione storica riguardante l'Archivio di Ivrea, dai suoi nuclei originari - il Centro di documentazione permanente Adriano Olivetti e l'Archivio storico delle personalità olivettiane - alla costituzione dell'Associazione Archivio Storico Olivetti, nel 1998. Estremi cronologici: dal 1982 al 1997;


● la serie "Amministrazione e contabilità" (con relative sottoserie). Estremi cronologici: dal 1963 al 2000.

L'Archivio è andato inoltre ampliandosi nel corso degli anni di donazioni di fondi di enti e personalità che hanno collaborato a vario titolo con Adriano Olivetti: Fondo Luigi Bianchi (in fase di riordino), Fondo Anna Maria Levi (in fase di riordino), Fondo Gabriele Panizzi (in fase di riordino), Fondo Umberto Serafini (in fase di riordino), Fondo Angela Zucconi (1944-1999). Quest'ultimo Fondo documentale comprende anche materiale inerente la costituzione e i rapporti con il Centro di educazione professionale per assistenti sociali - CEPAS di cui la Fondazione Adriano Olivetti è stata tra i promotori, specificamente attraverso l'operato di Angela Zucconi. Il Fondo ha una consistenza di 22 faldoni e circa 150 fascicoli ed è stato riordinato grazie al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Trieste che ha permesso di avviare il complesso lavoro di catalogazione, nell'ambito del progetto di ricerca "Il servizio sociale tra professionalizzazione, lavoro di comunità e community development" per la cura di Elisabetta Vezzosi.

Gli inventari dei fondi archivistici della Fondazione sono disponibili anche nel portale Lazio '900, promosso dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio del Mibact e dall'Istituto centrale per gli archivi-ICAR, con il contributo della Regione Lazio.

La sede di Ivrea

Tra il 1984 e il 1985 la Fondazione Adriano Olivetti avvia, insieme con il Comune di Ivrea, il progetto di costituzione di un Centro di Documentazione Adriano Olivetti. L'iniziativa è di Roberto Olivetti, primogenito di Adriano e all'epoca presidente della Fondazione, e di sua sorella Laura, che sviluppano così un'idea a cui il Consiglio di Amministrazione della Fondazione lavorava già dal 1982. Adriano Bellotto e Gino Giorda vengono incaricati di realizzare un primo riordino archivistico dei documenti cartacei e una catalogazione delle raccolte bibliografiche, materiali allora conservati presso Villa Belliboschi, la casa di Adriano Olivetti sulla collina di Monte Navale, oggi sede della Fondazione Adriano Olivetti a Ivrea. Si tratta di documenti riguardanti, in particolare, l'attività politica e culturale del Movimento Comunità e l'insieme delle attività promosse da Adriano Olivetti, oltre a gran parte della corrispondenza aziendale. Da questo primo censimento si sviluppa l'ipotesi di creare un Archivio Storico Olivetti, progetto che si realizza finalmente nel 1986, con il sostegno della Società Olivetti. La Fondazione Adriano Olivetti assume la Direzione Scientifica dell'Archivio, nella persona del suo Segretario Generale Giovanni Maggia. Il 30 gennaio 1987 viene depositata presso l'Archivio la parte preminente del materiale documentale attinente i Fondi della Famiglia Olivetti. Il 12 marzo 1998 l'Archivio diviene un soggetto indipendente, con la firma dell'atto costitutivo dell'Associazione Archivio Storico Olivetti, e il 1° giugno dell'anno successivo la Fondazione stipula la convenzione di deposito dei propri fondi con la nuova Associazione.

A Ivrea è dunque conservato il nucleo più consistente dell'archivio della Fondazione Adriano Olivetti. Si tratta del Fondo Famiglia Olivetti (complesso di fondi - 152,9 metri lineari. Estremi cronologici 1806-1982) che comprende documentazione di particolare importanza relativa alle grandi personalità della storia olivettiana. Migliaia sono i manoscritti, le immagini, i documenti, le relazioni, gli appunti e i progetti che compongono il Fondo: gli archivi di Camillo e Adriano Olivetti, per una consistenza complessiva di circa 210,5 m.l.; oltre a Massimo, Dino, Arrigo, Roberto e Silvia Olivetti, insieme ad altri membri della famiglia: Daniele, Ulrico ed Ernesto Revel; Antoine Marxer; ed altri; di particolare importanza i nuclei archivistici riguardanti il Movimento Comunità e le Edizioni di Comunità. Il patrimonio archivistico è andato progressivamente ampliandosi, includendo importanti Fondi aggregati fra cui: il Fondo Ludovico Quaroni (Estremi cronologici 1880-1987), il Fondo Georges Friedman (in fase di riordino).

Nell'ottobre 1998 gli archivi e i fondi documentari conservati a Ivrea sono stati riconosciuti di "notevole interesse storico" dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta. Nel quadro del progetto di intervento sui Fondi Famiglia Olivetti, grazie al sostegno della Direzione Generale per gli Archivi del MiBACT, è stata realizzata nel 2010 la schedatura e inventariazione complessiva del Fondo, per unità archivistiche.

Nel 2016 la Fondazione Adriano Olivetti ha siglato un protocollo d'intesa con il Comune di Matera, indirizzato al progetto di valorizzazione culturale e digitale del Fondo Ludovico Quaroni, con particolare attenzione all'operato di Adriano Olivetti e Ludovico Quaroni a Matera, da svilupparsi con una serie di iniziative a livello locale e nazionale.

Archivi digitali Olivetti

A partire dal 2013 la Fondazione Adriano Olivetti e l'Associazione Archivio Storico Olivetti hanno avviato un piano di valorizzazione del patrimonio olivettiano realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Nel solco di questo impegno è stato presentato il portale Archivi Digitali Olivetti attraverso cui si rende disponibile, per la prima volta in rete, un patrimonio culturale unico nella sua interdisciplinarietà, inerente gli archivi aziendali, di persone, enti e istituzioni nonché raccolte documentarie della storia Olivetti, dal 1908 ad oggi.

Gli strumenti di rete e digitali consentono di collegare le fonti, a prescindere dal luogo di provenienza e conservazione, aspetto di fondamentale importanza per un'esperienza articolata e complessa come quella olivettiana, rendendone agevole la consultazione a qualsiasi utente. Per questo è stata condotta un'attività di progettazione e implementazione di un'installazione Collective Access, adatta ad accogliere i dati di descrizione archivistica provenienti dal software adottato in precedenza dai due enti per la descrizione e gestione dei propri archivi.

Il portale Archivi Digitali Olivetti consente l'accesso alle base dati relative ai complessi archivistici, sia attraverso un campo di ricerca trasversale a tutti i fondi, che in una soluzione facilitata per l'utente attraverso le sei sezioni: Società Olivetti, Personalità della storia Olivetti, Collezioni Olivetti, Associazione Archivio Storico Olivetti, Fondazione Adriano Olivetti, Altri archivi. Per la consultazione e l'accesso ai dati degli inventari è possibile navigare tutti i fondi o ogni singolo corpo documentario, esplorandone la struttura, e consultare la scheda descrittiva a ogni livello, fino all'unità documentaria. È possibile, inoltre, effettuare ricerche filtrando i risultati singolarmente, in parte o nella totalità dei corpi documentari.

La Fondazione Adriano Olivetti è continuamente impegnata in progetti di schedatura, informatizzazione, digitalizzazione, ricerca, valorizzazione e ampliamento del patrimonio culturale di cui è depositaria ed effettua un tutoraggio scientifico affiancando studenti, studiosi o semplici appassionati, nel loro percorso di analisi o ricerca.

Sede di Roma
Via Giuseppe Zanardelli, 34 - 00186 Roma
tel. +39 06 6877054

aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.30 - dalle 14.30 alle 18.00

Sede di Ivrea
Strada Bidasio, 2 - 10015 Ivrea (TO)

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