L'Assemblea del Senato ha respinto le questioni di costituzionalità sollevate dai sen. Turroni (Verdi) e Maritati (DS) su alcuni aspetti, considerati discriminatori, delle modifiche apportate dalla Camera dei deputati al ddl n. 795-B in materia di immigrazione e di asilo. Le critiche, respinte dal relatore Boscetto (FI) e dal sen. Consolo (AN), riguardavano le norme relative al rilascio delle impronte digitali per il rinnovo del permesso di soggiorno e le nuove norme sul fronte delle espulsioni. La discussione del provvedimento proseguirà e presumibilmente si esaurirà nel corso della prossima settimana.

L'Aula è quindi passata ad esaminare l'articolato, nel testo proposto dalla Commissione, del ddl n. 1206 recante norme per la risoluzione dei conflitti di interessi, la cui votazione finale è prevista per martedì della prossima settimana. Approvato senza modifiche l'articolo 1, che specifica l'ambito soggettivo di applicazione limitato solo ai titolari di cariche di governo, il dibattito si è incentrato sui numerosi emendamenti presentati all'articolo 2, che disegna il regime delle incompatibilità sancendo il divieto di ricoprire cariche e uffici pubblici, di esercitare compiti di gestione in società aventi fini di lucro o in attività di rilievo imprenditoriale, attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse alla carica ricoperta e qualsiasi tipo di impiego o lavoro pubblico o privato. Su tale articolo si concentrano molti dei rilievi critici delle opposizioni, che a più riprese hanno motivato la contrarietà a norme ritenute inefficaci e ritagliate su misura a favore del Presidente Berlusconi. Il seguito della discussione è stato quindi rinviato alla seduta antimeridiana di martedì 2 luglio.