Martedì 3 Febbraio 2004 - 527ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:02)

Con le repliche dei relatori di maggioranza D'Onofrio (UDC) e di opposizione Villone (DS) e del Ministro per le riforme istituzionali Bossi si è conclusa la discussione sulle riforme della Costituzione proposte dal Governo con il ddl n. 2544 e successivamente rielaborate dalla 1a Commissione del Senato.

Rispondendo ai rilievi sulla necessità che le modifiche della Costituzione non rispondano a logiche di maggioranza (rilievi formulati anche negli ultimi interventi in discussione generale, in particolare da parte dei sen Ronconi (UDC), Marini (SDI), D'Andrea (Margh.) e dei sen DS Salvi e Manzella) il sen D'Onofrio ha espresso la convinzione che il Senato apporterà corpose modifiche al testo approvato dalla Commissione, sia sulla base di emendamenti che il relatore presenterà a conclusione della seduta, i quali, con il totale assenso dei Gruppi di maggioranza, raccoglieranno numerose osservazioni emerse dalla discussione, sia sulla base di alcuni emendamenti dell'opposizione sui quali ha preannunciato l'espressione di un parere favorevole. In coerenza con il procedimento di revisione sancito dall'art. 138 della Costituzione, poi, il testo potrà essere ulteriormente modificato dalla Camera dei deputati, ferma restando la volontà della maggioranza di giungere nel corso dell'attuale legislatura al completamento della fase di transizione costituzionale avviata nel 1993 e di conseguire alcuni obiettivi di fondo: il potenziamento complessivo delle autonomie locali nel quadro di un nuovo assetto istituzionale fondato sul superamento del bicameralismo, con una Camera rappresentativa eletta in modo da garantire la governabilità ed un Senato organo di raccordo con le Regioni (che secondo le proposte della maggioranza dovrebbe includere i Presidenti delle stesse ed essere eletto contestualmente ai Consigli regionali); correggere gli errori compiuti con la riforma del Titolo V approvata dalla precedente maggioranza; introdurre una forma di governo che impedisca il tradimento della volontà degli elettori; tutelare le opposizioni con strumenti e figure coerenti con l'assetto bipolare ed adeguare al nuovo impianto federale ed alla diversa forma di governo il quadro delle garanzie costituzionali.

Anche il ministro Bossi si è soffermato ad illustrare i termini dell'intesa raggiunta nella maggioranza, rilevando come il testo concordato consenta l'affermazione di una rivoluzione federalista per una vera rinascita del Paese. In particolare si delinea ora un Senato realmente federale, che nella fase transitoria, in attesa delle necessarie modifiche alla legge elettorale, vedrà la presenza anche dei Presidenti di Regione. Bossi ha difeso le norme volte a potenziare la figura del premier, ha fornito la disponibilità del Governo ad aprire un tavolo di confronto con le Regioni a statuto speciale ed ha indicato nel principio dell'interesse nazionale, comprensivo di quello dei singoli territori, un elemento di garanzia complessiva del sistema.

Il sen Villone ha sottolineato le distanze che separano le proposte sulle quali la maggioranza si è arroccata dalle modifiche costituzionali raccolte dal centrosinistra nella bozza Amato, in particolare per quanto riguarda la difesa del Parlamento, che deve mantenere e semmai rendere più incisive le funzioni di rappresentanza e di composizione degli interessi reali del Paese; il Senato, che dovrebbe essere a composizione mista e non essere eletto contestualmente ai Consigli regionali, al fine di garantirgli l'autonomia necessaria ad interpretare correttamente tanto le istanze autonomiste quanto la difesa dell'interesse nazionale e dell'uguaglianza dei cittadini sul territorio; il rafforzamento delle garanzie costituzionali, contro ogni ipotesi di depotenziamento delle funzioni del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale.

Il Presidente Pera ha fissato i termini per la presentazione delle ulteriori proposte di modifica agli otto nuovi emendamenti formulati dal relatore, rinviando il seguito dell'esame del ddl n. 2544 alla seduta pomeridiana, che avrà inizio alle 19,30.

(La seduta è terminata alle ore 14:03 )



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