Martedì 24 Febbraio 2004 - 545ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:02)

Nel corso della seduta sono state svolte le discussioni generali e le repliche dei rispettivi relatori e dei rappresentanti del Governo sui ddl nn. 2705 e 2715, oggetto entrambi di un largo consenso nell'Assemblea.

Il ddl n. 2705 amplia la platea dei prodotti editoriali che possono usufruire di tariffe postali agevolate, includendovi quelli di associazioni e organizzazioni senza fini di lucro, di volontariato, non governative, le pubblicazioni periodiche di carattere politico riconosciute dai gruppi parlamentari di riferimento, i bollettini degli ordini professionali, dei sindacati, delle associazioni professionali di categoria, delle associazioni d'arma e combattentistiche, nonché le stampe a bassa tiratura; sono elencati anche i prodotti editoriali esclusi dalle agevolazioni. Si tratta di una disciplina organica giudicata positivamente anche dalle opposizioni, poiché utile al rafforzamento del pluralismo dell'informazione e tale da porre fine alla situazione di incertezza creata dalla mancata entrata in vigore del sistema di contribuzione diretta alle imprese editoriali di cui alla legge n. 448 del 1998. Gli intervenuti, sen. Donati (Verdi), Zanda (Margh) e Viserta Costantini (DS) hanno rilevato l'opportunità di evitare discriminazioni tra prodotti analoghi e la necessità di utilizzare il monitoraggio previsto per valutare la congruità delle risorse stanziate a fronte delle effettive esigenze. Il relatore Pessina (FI) ed il sottosegretario Bonaiuti hanno dato atto del positivo apporto fornito dalle opposizioni nel corso dell'esame del provvedimento alla Camera dei deputati, sottolineando l'apertura del ventaglio delle disponibilità offerte all'editoria, che è la più ampia possibile nel rispetto delle attuali compatibilità di bilancio.

Il ddl n. 2715 converte in legge il decreto-legge n. 356 dello scorso anno, con il quale viene abrogato il comma 78 dell'articolo 3 della legge finanziaria per il 2004, che promuoveva, con decorrenza retroattiva, circa 300 funzionari del Ministero dell'economia e delle finanze dalla VIII alla IX qualifica funzionale. Nei loro interventi i senatori Ripamonti (Verdi) e Caddeo (DS) hanno sottolineato la natura clientelare della norma soppressa, inserita dal Governo insieme a molte altre della stessa natura, tutte estranee ai contenuti tipici della legge finanziaria, nei maxiemendamenti sui quali venne posta la fiducia.

Il seguito della discussione dei due provvedimenti è stato rinviato.

(La seduta è terminata alle ore 11:17 )



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