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Giovedì 18 Maggio 2006 alle ore 15:35

5ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha dedicato l'intera seduta odierna alla discussione sulle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio incaricato Romano Prodi. A sostegno del nuovo Esecutivo si sono espressi i sen. Soliani, Morando, Livi Bacci, Procacci, Marino, Bobba, Polito, Villone, Ronchi, Pollastri, Vitali e Pisa per il Gruppo Ulivo, i sen. Pellegatta, Tibaldi e Donati per i Verdi-Comunisti italiani, i sen. Brisca Menapace, Grassi, Gagliardi e Malabarba per Rifondazione comunista, i sen. Perrin e Tonini per il Gruppo delle Autonomie e il sen. De Gregorio per l'Italia dei valori.

I senatori del centrosinistra hanno sottolineato il protagonismo civile, il dinamismo economico e l'attenzione etica che emergono dalle comunicazioni del Presidente Prodi, registrando con soddisfazione gli impegni assunti sul fronte della scuola pubblica, dell'università e della ricerca e soprattutto della politica estera con particolare riferimento al ritiro del contingente italiano in Iraq. Da apprezzare anche la politica economica incentrata sull'offerta per intercettare la ripresa dell'economia mondiale, cui va affiancata una politica di diminuzione dei costi per le imprese e di riforma degli ammortizzatori sociali. Malgrado la pesante eredità sotto il profilo finanziario ed industriale, che ha prodotto tra l'altro un fenomeno di grave impoverimento delle famiglie, il nuovo Governo saprà affrontare temi fondanti come l'emergenza sanitaria, la modernizzazione del Paese, le politiche a favore dei giovani, delle donne, della maternità e dell'immigrazione. Stimoli ulteriori rispetto agli impegni assunti da Prodi sono venuti in ordine alla necessità di una maggiore presenza delle donne nelle istituzioni, al rispetto del principio di laicità, a politiche di redistribuzione del reddito, alla necessità di rivedere i piani relativi alle grandi opere pubbliche, alla riduzione dei costi della politica, all'innovazione ecologica e alla necessità di istituire un Dicastero per gli italiani all'estero. A favore del Governo si è espresso anche il senatore a vita Cossiga.

Molte critiche sono invece venute dal fronte opposto. Sono intervenuti i sen. Baldassarri, Berselli, Ramponi, Saporito, Valentino, Valditara, Viespoli, Curto e Bornacin per il Gruppo AN, i sen. Novi, Malan, Costa, Pastore, Baldini, Carrara, Scarpa Bonazza Buora e Santini per Forza Italia, i sen. Stiffoni e Franco Paolo per la Lega Nord, i sen. Baccini, Ciccanti, Marconi ed Eufemi per l'UDC e il sen. Cutrufo per al DC per le Autonomie.

Il discorso programmatico è stato giudicato generico, privo di coraggio e tale da attestare un Presidente del Consiglio di fatto prigioniero della sua stessa maggioranza e costretto ad appiattirsi sulle posizioni della sinistra radicale a detrimento delle istanze proprie delle forze più moderate. Molte critiche sono piovute sulla posizione espressa a favore del ritiro dall'Iraq, secondo modalità che negano il valore di grande operazione di pacificazione svolta grazie alla professionalità e all'umanità dimostrate dai soldati italiani. Il centrodestra lamenta inoltre l'atteggiamento arrogante con cui è stata annunciata l'intenzione di abrogare molte delle positive riforme realizzate durante la scorsa legislatura, così come infondata appare la pretesa di procedere al risanamento dei conti pubblici quasi esclusivamente grazie ai presunti introiti che deriveranno dalla lotta all'evasione fiscale, quando molto più probabilmente si dovrà ricorrere all'incremento della pressione fiscale. La maggioranza, impegnata in un'operazione di occupazione totale del potere, potrà comunque godere di un'opposizione intransigente sui principi ma non pregiudizialmente ostile.

Il dibattito sulla fiducia si concluderà domani.

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