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Mercoledì 31 Gennaio 2007 alle ore 16:33

98ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con una votazione a scrutinio segreto, il Senato ha respinto le dimissioni presentate dal senatore di diritto e a vita Francesco Cossiga, il quale all'inizio della seduta ne ha illustrato le motivazioni, richiamando, oltre a ragioni di carattere personale, la volontà di sottolineare la lesione della funzione di controllo del Parlamento connessa alla mancata risposta da parte del Governo agli innumerevoli strumenti di sindacato ispettivo da lui presentati. Per quanto riguarda le recenti polemiche suscitate dalle sue prese di posizione critiche nei confronti dell'attività del Capo della Polizia, del Dipartimento della Pubblica sicurezza e della Digos in merito alla vicenda del cittadino egiziano Abu Omar, il senatore Cossiga ha confermato la stima per il generale Pollari e preso atto dei chiarimenti del Ministro dell'interno, che hanno attestato la lealtà del comportamento del prefetto De Gennaro e lo spirito di collaborazione istituzionale dimostrato dai magistrati di Milano. Infine, pur confermando la posizione favorevole alla soppressione dell'istituto dei senatori a vita o alla sua riforma in coerenza con il carattere elettivo della rappresentanza democratica, il senatore Cossiga ha ricordato di essersi assunto la responsabilità di votare la fiducia al Governo o di appoggiare altri importanti provvedimenti, pur non appartenendo alla maggioranza, per evitare la crisi politica che inevitabilmente sarebbe connessa all'indizione di nuove elezioni con lo stesso sistema elettorale e nella incertezza che domina le coalizioni.

I senatori Buttiglione (UDC), Russo Spena (RC), Formisano (IdV), Baldini (FI), Barbato (Pop-Udeur), Finocchiaro (Ulivo), Cossutta (Verdi-Com) e Peterlini (Aut) hanno invitato a respingere le dimissioni, ricordando l'importanza del contributo offerto alla vita politica nazionale dal senatore Cossiga, al di là delle contrapposizioni determinate da taluni passaggi della sua vicenda politico-istituzionale. Uno specifico tema di discussione è stato il ruolo parlamentare dei senatori a vita, sul quale sono intervenuti il senatore Andreotti, che ha sottolineato la pienezza di poteri riconosciuta dalla Costituzione a tutti i membri delle Camere ed il diritto dei senatori non elettivi di comportarsi secondo coscienza, ed il senatore Ciampi, che ha rivendicato l'impegno a difesa della Costituzione esercitato tanto nella veste di Presidente della Repubblica, quanto nell'attuale carica. Il senatore Matteoli (AN) ha proposto di rinviare la votazione sulle dimissioni, in attesa che il Ministro dell'interno chiarisca alle Camere tutti gli aspetti controversi relativi alla vicenda di Milano che ha costituito uno dei principali motivi delle dimissioni stesse. Anche il senatore Castelli (Lega) ha invitato il Parlamento ad approfondire le questioni di gravissimo rilievo istituzionale connesse all'attività della procura di Milano nella vicenda Abu Omar. Il senatore Calderoli (Lega) ha invece dichiarato di votare a favore per rispetto della volontà del senatore Cossiga. Secondo il senatore D'Onofrio (UDC) l'articolo 59 della Costituzione non consente la votazione, in quanto gli ex Presidenti della Repubblica avrebbero in ogni momento il diritto di rinunciare alla carica di senatore a vita. Il senatore Vizzini (FI) non ha ritenuto votabili le dimissioni, non essendo la carica di senatore di diritto e a vita, una volta assunta, nella disponibilità del titolare.

L'Assemblea ha quindi concluso la discussione iniziata nella seduta pomeridiana di ieri, approvando le modifiche all'articolo 5 del Regolamento del Senato proposte dai senatori Formisano (IdV) e Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA) (Doc. II, nn. 5 e 6) sulla composizione del Consiglio di Presidenza, dopo aver respinto l'emendamento alternativo presentato dal senatore Stiffoni (Lega).

Respinti tutti gli emendamenti, è stato quindi approvato il ddl n. 1236, di conversione del decreto-legge n. 299, che sopprime il comma 1343 dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007, il cosiddetto emendamento Fuda, dal nome del senatore che ha presentato un emendamento dal quale la norma sulla decorrenza del termine di prescrizione per la responsabilità amministrativa è stata tratta. Il provvedimento passa ora alla Camera dei deputati. Hanno dichiarato voto favorevole i senatori Formisano (IdV), Barbato (Pop-Udeur), Rubinato (Aut), Ripamonti (Verdi-Com), Bonadonna (RC) e Salvi (Ulivo). Anche i senatori Divina (Lega), Saporito (AN), Ciccanti (UDC) e Palma (FI) hanno dichiarato voto favorevole, ma sottolineando le responsabilità del Governo nella vicenda, confutando la tesi dell'errore materiale quale causa dell'inserimento del comma 1343 nella finanziaria e mettendo in dubbio la stessa efficacia abrogativa del decreto. Con giudizi altrettanto severi nei confronti della maggioranza ha dichiarato l'astensione il senatore Cutrufo (DC-PRI-IND-MPA).

I relatori Salvi (Ulivo) e Confalonieri (RC) hanno depositato una relazione scritta sul ddl n. 1231, già approvato dalla Camera dei deputati, in materia di riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali, e sui connessi ddl nn. 1117 e 1142. La discussione avrà luogo nella seduta antimeridiana di martedì 6 febbraio.

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