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Venerdì 30 Marzo 2007 alle ore 09:03

134ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 161 voti favorevoli, il Senato ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione del disegno di legge n 1427, di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2007, n.7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.

Nel corso della seduta sono intervenuti per annunciare il voto contrario dell'opposizione i senatori Baldassarri e Bornacin (AN), Stefani (Lega), Maninetti (UDC) e Possa (FI). Gli oratori hanno stigmatizzato il sistematico ricorso del Governo alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia, per evitare che in Senato si manifestino le profonde contraddizioni della fragile sua maggioranza; in tal modo viene precluso il confronto democratico e alterato l'ordinamento costituzionale verso un monocameralismo di fatto. Hanno inoltre espresso critiche nel merito del decreto, frutto di una demagogica ricerca di consenso ed espressione di una cultura estranea al mercato. Il testo non prevede misure di effettiva liberalizzazione, ma piuttosto interventi marginali, vessatori e selettivi, che incidono sull'anello più debole della catena produttiva senza toccare l'assetto oligopolistico; al contrario, favorisce le concentrazioni nel settore bancario e distributivo per rafforzare i poteri forti politicamente vicini all'area della maggioranza. Occorrerebbe invece incidere sulle reali incrostazioni del mercato, in particolare la gestione dei servizi pubblici locali. Sono state inoltre criticate la revoca delle concessioni per la realizzazione delle tratte ferroviarie ad alta velocità e lo smantellamento, mediante decretazione d'urgenza, della riforma della scuola approvata nella precedente legislatura. Il senatore Santini (DC-PRI-IN-MPA), pur annunciando il voto contrario e deprecando lo svuotamento delle prerogative del Senato, ha valutato positivamente alcune misure previste dal decreto.

Hanno invece annunciato il voto favorevole alla questione di fiducia i senatori Formisano (Misto-IdV), Fernando Rossi (Misto-Consum), Barbato (Misto-Pop-Udeur), Peterlini (Aut), Ripamonti (Verdi-Com), Allocca e Alfonzi (RC) e Galardi (Ulivo). Gli intervenuti hanno rilevato la necessità che entrambe le Camere siano poste in condizioni di discutere compiutamente i disegni di legge, specie se complessi e di notevole rilevanza per i cittadini. Il provvedimento, fortemente atteso dai cittadini e dalle imprese, nasce dall'esigenza di restituire centralità agli interessi del cittadino e di modernizzare il sistema per fronteggiare la concorrenza in un mercato globalizzato. Gli interventi previsti non sono di modesta portata, ma consentono nuove opportunità di lavoro per i giovani e vantaggi per le famiglie, significativi specie per le fasce deboli. E' pertanto auspicabile che l'opposizione, che nei cinque anni di governo ha bloccato le riforme avviate nei settori fondamentali dell'energia e del gas, abbandoni la posizione di difesa di assetti corporativi e collabori ad un percorso che rafforza l'economia italiana. Il senatore Andreotti (Misto) ha annunciato di votare la fiducia condividendo il merito del decreto-legge.

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