Senato TV

Martedì 3 Aprile 2007 alle ore 11:06

135ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha avviato l'esame delle modifiche apportate dalla Camera dei deputati al decreto-legge n. 8 sulle misure per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di violenza nelle competizioni calcistiche (ddl n. 1314-B), che si concluderà nella seduta pomeridiana.

In apertura di seduta i relatori Di Lello Finuoli (RC) e Sinisi (Ulivo) hanno sottolineato l'incongruenza di alcune delle modifiche introdotte dalla Camera dei deputati, in particolare laddove si è eliminato l'obbligo per le società calcistiche di procedere all'adeguamento delle misure di sicurezza degli impianti e si prevede una semplice potestà in tale direzione, per di più negando che la realizzazione delle opere possa comportare oneri per lo Stato: come hanno evidenziato i relatori, questo di fatto autorizzerebbe la mancata predisposizione delle modifiche strutturali di sicurezza richieste. Altro punto di forte dissenso rispetto alla Camera è la previsione che l'aumento delle pene previste dall'articolo 583-quater del codice penale per le lesioni gravi o gravissime nei confronti di pubblici ufficiali in servizio di ordine pubblico sia applicabile solo ai reati commessi in occasione di manifestazioni sportive: oltre all'incongruità della previsione, i relatori ne hanno evidenziato l'incostituzionalità.

Sull'ipotesi di modificare ulteriormente su questi punti il testo per tornare alla formulazione licenziata dal Senato, è intervenuto il ministro dell'interno Amato il quale, pur condividendo le critiche dei relatori, ha chiesto al Senato di evitare il rischio di far decadere il decreto e quindi di approvarne la definitiva conversione in legge per salvare tutto il lavoro fatto ed i positivi risultati conseguiti. Il Ministro ha proposto altresì la presentazione di un ddl parlamentare di modifica delle norme contestate. La senatrice Finocchiaro (Ulivo) ha appoggiato l'impostazione del Ministro. Di avviso contrario, i senatori Matteoli (AN), Schifani (FI) e Castelli (Lega), secondo i quali il Senato avrebbe dovuto rapidamente correggere i passaggi più controversi del decreto, lasciando semmai alla Camera, che ha a disposizione ancora alcuni giorni per la conversione, l'eventuale responsabilità di farlo decadere.

Dopo una breve sospensione, il ministro Amato ha ribadito la sua richiesta riaffermando il sostegno del Governo ad un ddl parlamentare di modifica che abbia un iter particolarmente sollecito. Alla luce di queste assicurazioni, i senatori Schifani e Matteoli hanno accettato, a nome dei rispettivi Gruppi, di procedere alla conversione, per senso di responsabilità ma sottolineando la vincolatività dell'impegno assunto dal Governo. Il presidente della Commissione giustizia Salvi (Ulivo) ha preannunciato la richiesta di adottare la procedura di esame in sede deliberante. Il senatore Castelli ha protestato per la grave lesione delle prerogative del Senato e preannunciato il voto contrario alla conversione del decreto.

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