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Giovedì 12 Aprile 2007 alle ore 09:30

139ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha concluso la discussione generale del disegno di legge n. 1214, di delega al Governo in materia di riordino degli enti pubblici di ricerca. Il provvedimento è stato presentato dal Ministro dell'università e della ricerca in ottemperanza ad un ordine del giorno del Senato, che in sede di esame del decreto-legge fiscale collegato alla finanziaria impegnava il Governo a non procedere a tale riordino attraverso lo strumento regolamentare. Il testo licenziato dalla 7^ Commissione permanente, che ha modificato l'originario disegno di legge sulla base di emendamenti approvati con ampio consenso, è imperniato sui criteri dell'autonomia statutaria degli enti di ricerca, sulla programmazione delle attività, (ferma la responsabilità del Governo di indicare gli specifici obiettivi di ciascun ente nell'ambito del programma nazionale della ricerca) nonché sulla valutazione dei risultati da parte della costituenda agenzia nazionale di valutazione dell'università e della ricerca. Hanno espresso sostanziale condivisione per il provvedimento oltre al relatore Ranieri (Ulivo) i senatori Marconi (UDC), Asciutti e Amato (FI), Pellegatta (Verdi-Com), Valditara (AN), Negri (Aut), Davico (Lega) e Capelli (RC). Gli esponenti dell'opposizione hanno rivendicato il merito di aver operato con successo in Commissione per delimitare la delega e garantire l'autonomia della ricerca dalla volontà egemonica del Governo, riallineando i contenuti del disegno di legge agli interventi realizzati nella precedente legislatura. Il senatore Possa (FI) ha invece espresso forte contrarietà ad un provvedimento la cui principale finalità risiede nell'abrogazione della riforma realizzata dal Governo Berlusconi.

Si è quindi svolta una discussione sulle mozioni presentate in tema di industria agroalimentare, nella quale si è registrata una larga condivisione di obiettivi e di proposte. La senatrice De Petris (Verdi-Com) ha illustrato la mozione n.51, con la quale si impegna il Governo a difendere l'obbligo di etichettatura dei prodotti alimentari, di cui la Commissione europea ha chiesto l'abrogazione, norma che invece consente al consumatore di effettuare scelte consapevoli. La mozione n. 68, illustrata dal senatore Polledri (Lega), è finalizzata a sostenere la qualità e la competitività delle aziende italiane che operano nel settore del pomodoro, difendendo le quote di mercato detenute anche mediante l'ammodernamento del comparto della trasformazione Il senatore Marcora (Ulivo) ha illustrato la mozione n. 82, che impegna il Governo a tutelare il settore ortofrutticolo ed in particolare la produzione di pomodoro in sede di riforma dell'organizzazione comune di mercato in ambito europeo, nonché a potenziare i controlli sul rispetto delle norme igienico-sanitarie dei prodotti importati da paesi extraeuropei. Il senatore Scarpa Bonazza Buora (FI), illustrando la mozione n. 91 ha sottolineato l'esigenza che nella riforma dell'organizzazione comune di mercato venga riaffermata la centralità, nella filiera agroalimentare, delle imprese agricole ed il loro valore sotto il profilo sociale ed ambientale. Nella discussione sono intervenuti i senatori Barbato (Misto-Pop-Udeur), Maninetti (UDC), Allocca (RC) ed Allegrini (AN). Un argomento affrontato in numerosi interventi è stato quello del cosiddetto disaccoppiamento, il passaggio cioè da una politica comunitaria di aiuti alla produzione ad un'altra di sostegno al reddito, e le negative conseguenze che ciò può determinare per il comparto del pomodoro.

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