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Mercoledì 16 Maggio 2007 alle ore 17:04

154ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Respingendo tutti gli emendamenti presentati, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 1411-B, di conversione del decreto legge n. 23 recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario, la cui discussione era iniziata nella seduta antimeridiana. I senatori della Lega hanno tentato di rallentare l'approvazione del provvedimento attraverso reiterati interventi sull'ordine dei lavori e sistematiche richieste di votazioni qualificate; la proposta di non passaggio all'esame degli articoli, dopo l'illustrazione del senatore Galli (Lega) e gli interventi in senso favorevole del senatore Ferrara (FI) e contrario del senatore Antonio Boccia (Ulivo), è stata respinta dall'Assemblea.

In discussione generale sono intervenuti il senatore Mazzarello (Ulivo), secondo il quale il provvedimento è una misura positiva perché garantisce la continuità del servizio sanitario anche ai cittadini di quelle Regioni che presentano pesanti disavanzi, consente il raggiungimento dell'equilibrio di bilancio ed inoltre, recependo una proposta della maggioranza, abolisce il ticket sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Ad avviso del senatore Giuliano (FI), invece, i principali difetti dell'intervento d'urgenza risiedono nella lesione delle competenze regionali e soprattutto nell'oggettivo sostegno alla gestione clientelare della sanità in alcune Regioni, in particolare in Campania. Intervenendo in replica i relatori Emprin Gilardini e Tecce (RC) ed il sottosegretario per l'economia e le finanze Antonangelo Casula hanno sottolineato che il decreto fa seguito, attraverso piani di rientro seri e concordati con le Regioni, all'impegno assunto dal Governo con la finanziaria a ripianare i deficit sanitari determinatisi negli anni 2001-2005, evitando così che gli squilibri di bilancio compromettano l'erogazione dei servizi ai cittadini.

Nelle dichiarazioni di voto sono state riprese le argomentazioni espresse nel corso della discussione generale. Hanno annunciato il voto favorevole i senatori Barbato (Misto-Pop-Udeur), Ripamonti (Verdi-Com), Valpiana (RC) e Morgando (Ulivo); in senso contrario si sono espressi i senatori Galli (Lega), Monacelli (UDC) e Massidda (DCA-PRI-MPA), mentre hanno annunciato l'astensione dei rispettivi Gruppi i senatori Gramazio (AN) e Ghigo (FI).

Sono stati comunicati i risultati delle votazioni effettuate nel corso della seduta antimeridiana per l'elezione della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti. Sono stati proclamati componenti effettivi i senatori Adduce e Bobba (Ulivo), Bonadonna (RC) e D'Alì (FI) e componenti supplenti i senatori Cusumano (Misto-Pop-Udeur), Lusi e Scarpetti (Ulivo) e D'Onofrio (UDC).

Riprendendo la questione della risposta all'interrogazione del senatore Palma (FI) sugli effetti del comma 1343 (poi soppresso) della legge finanziaria, il senatore Calderoli (Lega) ha stigmatizzato che nell'elenco fornito dalla Corte dei conti dei 3800 beneficiari della norma siano stati apportati alcuni omissis, perché ciò svuota la funzione del sindacato ispettivo.

La seduta è stata tolta dopo che è mancato il numero legale sulla richiesta avanzata dal senatore Castelli (Lega) di inserire all'ordine del giorno il disegno di legge n. 691, di delega al Governo in materia di liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica e del gas naturale. Giovedì 17 maggio, alle ore 10, è convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione di un giudice costituzionale; il Senato tornerà a riunirsi alle ore 16 della stessa giornata per lo svolgimento di interpellanze ed interrogazioni.

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