Senato TV

Giovedì 7 Giugno 2007 alle ore 09:33

163ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha approvato la dichiarazione d'urgenza, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, per la revisione della legge elettorale, il che comporta che la Commissione affari costituzionali dovrà riferire all'Aula entro il 28 giugno. Nel seguito della discussione, avviata nella seduta n. 160, dopo l'intervento del sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Naccarato, che ha sostenuto la dichiarazione d'urgenza, hanno preso la parola i senatori Russo Spena (RC), Cutrufo (DCA-PRI-MPA), Peterlini (Aut), Villone (Sinistra democratica), Cabras (Ulivo) e Saporito (AN). Condividendo una negativa valutazione della legge vigente e l'esigenza di un sollecito esame di una nuova legge elettorale e quindi annunciando il voto favorevole dei rispettivi Gruppi, gli oratori si sono soffermati con accentuazioni diverse sugli auspicabili obiettivi della riforma elettorale. Alcuni hanno sottolineato la necessità di assicurare il criterio della rappresentanza anche a tutela delle forze politiche minori, che sarebbe coartato da clausole di sbarramento o da impropri premi di maggioranza; altri hanno ritenuto prioritario il consolidamento del bipolarismo e dell'affinità programmatica delle coalizioni e l'esigenza di restituire ai cittadini la facoltà di scegliere i propri rappresentanti.

Il Senato ha quindi proseguito l'esame del disegno di legge n. 1201, teso a contrastare lo sfruttamento dei lavoratori irregolarmente presenti nel territorio, la cui discussione era stata avviata nelle sedute 157 e 158 della settimana precedente. Il testo proposto dalle Commissioni 1a e 11a, oltre a punire con maggiore severità l'intermediazione abusiva di manodopera, introduce il reato di grave sfruttamento dell'attività lavorativa ove il lavoratore venga sottoposto a grave sfruttamento mediante violenza, minaccia o intimidazione, oppure sia sottoposto a condizioni lavorative degradanti o gravemente lesive delle norme contrattuali. L'Assemblea ha approvato un emendamento del relatore Livi Bacci, che dispone la temporanea chiusura dell'unità produttiva nel caso di impiego di un solo lavoratore straniero irregolarmente soggiornante. Questa disposizione è stata contestata dai senatori Palma, Ferrara, Novi e Sacconi (FI), Mugnai e Mantovano (AN) e Divina e Franco Paolo (Lega), che hanno paventato il negativo impatto che l'eccessiva severità dell'emendamento potrà avere sull'apparato produttivo e sull'occupazione. Gli oratori hanno inoltre evidenziato alcune contraddizioni del provvedimento, in particolare la mancata disciplina della fattispecie del grave sfruttamento dei lavoratori italiani e la sovrapposizione delle norme in esso contenute con la riforma dell'immigrazione proposta dal Governo. Per la maggioranza è intervenuto il senatore Treu (Ulivo), che ha invece sostenuto l'importanza e la coerenza dell'intervento legislativo, peraltro ampiamente condiviso nelle Commissioni riunite.

I senatori Stracquadanio (DCA-PRI-MPA), Scarpa Bonazza Buora (FI) e D'Onofrio UDC) hanno sollecitato la Presidenza ad intervenire per ripristinare la correttezza dell'informazione fornita dalla RAI sull'andamento della seduta pomeridiana di ieri, dalla quale non risultava che la preclusione dell'ordine del giorno della maggioranza nella parte in cui esprime apprezzamento per la Guardia di finanza.

I senatori Calderoli (Lega) e Cutrufo (DCA-PRI-MPA) hanno chiesto che il Governo riferisca al Senato sull'esito degli incontri che si terranno nel corso dell'imminente visita del Presidente degli Stati Uniti.

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