Senato TV

Mercoledì 13 Giugno 2007 alle ore 09:33

166ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1507, connesso al ddl n. 1486, che delega il Governo ad operare il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Il relatore Roilo (Ulivo) ha illustrato il testo in esame, frutto del lavoro della 11a Commissione, che ha puntualizzato i criteri della delega ed introdotto gli articoli da 2 a 11, contenenti disposizioni immediatamente precettive volte a potenziare e meglio coordinare l'attività di vigilanza e rafforzare le misure di prevenzione di un fenomeno, quello della sicurezza sul lavoro, che ha assunto dimensioni drammatiche. I senatori Sacconi (FI) e Galli (Lega) hanno ritirato le questioni pregiudiziali e rinunciato ad avanzare una proposta di non passaggio all'esame degli articoli, preferendo affrontare in sede di esame degli emendamenti una serie di questioni giudicate preclusive per la loro natura costituzionale, in particolare per quanto riguarda il rispetto della competenza concorrente tra Stato e Regioni in materia di sicurezza del lavoro e l'individuazione di una corretta copertura finanziaria.

Nella prima parte della discussione generale (il cui seguito è stato rinviato ad altra seduta), i senatori Carrara, Morra, Costa, Piccone, Novi e Asciutti (FI) e Curto (AN) hanno criticato l'approccio formalistico del provvedimento, basato sull'individuazione di nuovi obblighi e sull'inasprimento delle sanzioni e delle pene: sono stati così posti in secondo piano gli interventi più incisivi, volti alla semplificazione delle procedure e degli oneri che impediscono alle piccole imprese di agire con efficacia per la tutela della sicurezza, all'emersione del lavoro nero, al rafforzamento del personale e delle risorse destinate all'attività di prevenzione e di vigilanza, alla modifica del meccanismo delle gare d'appalto basato sul massimo ribasso dell'offerta, alla regolazione del sistema dei subappalti.

Il problema dell'incremento delle risorse e delle strutture destinate alla vigilanza e alla prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali è stato affrontato anche dai senatori Zuccherini (RC) e Silvestri (Verdi-Com), che hanno inoltre segnalato l'esigenza di offrire una più adeguata tutela al lavoro domestico professionale. Il senatore Turigliatto (SC) ha sottolineato il rapporto tra flessibilità e precarietà delle condizioni di lavoro e la forte incidenza del fenomeno nelle piccole imprese dove l'inapplicabilità dello Statuto dei lavoratori è di ostacolo alla tutela dei lavoratori. Il senatore Casson (Ulivo), citando il parere della Commissione giustizia, ha giudicato il sistema sanzionatorio individuato nel provvedimento troppo blando e dunque inidoneo ad affrontare la gravità del fenomeno e segnalato una serie di criticità del testo in esame, per esempio nella mancata regolazione del rapporto, in materia di sicurezza sul lavoro, tra impresa appaltatrice e imprese cui viene affidato il subappalto.

I senatori Pastore, Biondi, Palma e Schifani (FI), Buttiglione (UDC), Castelli (Lega), Stracquadanio (DCA-PRI-MPA), Gramazio e Tofani (AN) e Maffioli (UDC) sono tornati sull'iter di nomina e di insediamento del nuovo comandante generale della Guardia di finanza, a fronte della richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei conti e della conseguente mancata registrazione del decreto di nomina. A tale proposito è stata richiesta un'informativa del Governo, sull'organizzazione della quale ha formulato proposte il senatore Antonio Boccia (Ulivo). Il senatore Galli (Lega) ha chiesto che il Governo riferisca sulla gestione dell'ordine pubblico nel corso della manifestazione dei pensionati svoltasi ieri a Roma.

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