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Giovedì 21 Giugno 2007 alle ore 09:32

173ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha concluso la discussione generale del disegno di legge n. 1507, che delega il Governo ad operare il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. E' stato inoltre avviato l'esame degli emendamenti all'articolo 1, che sono stati votati fino all'1.27. Ad avviso dei senatori di maggioranza Emprin Gilardini (RC) e Treu, del relatore Roilo e del sottosegretario di Stato per il lavoro Montagnino il provvedimento, che è stato significativamente migliorato dalla Commissione ed è coerente con la disciplina europea e riveste notevole importanza. Pur nella consapevolezza che la legge non è di per sé sufficiente a garantire la sicurezza sul lavoro, la rilevanza del bene protetto necessita disposizioni precise ed un apparato sanzionatorio equilibrato e proporzionale alla gravità delle violazioni. Oltre a riordinare e semplificare la normativa, ormai di difficile applicazione a causa della successiva sedimentazione, il disegno di legge prevede anche il coordinamento degli interventi in materia, l'allargamento dell'ambito di applicazione della normativa e misure di prevenzione realizzate attraverso la formazione dei lavoratori, l'ampliamento delle competenze delle rappresentanze sindacali e l'attività degli organismi bilaterali.

Per l'opposizione i senatori Tofani (AN) e Ferrara (FI), oltre ad evidenziare alcuni limiti del provvedimento, specie laddove risente di una superata impostazione ideologica secondo cui la sicurezza sul lavoro è fisiologicamente materia di conflitto tra lavoratore e imprenditore, hanno richiesto una maggiore attenzione anche sotto il profilo finanziario da parte del Governo ad un problema su cui è costante l'attenzione dei vertici istituzionali. Infatti, non solo la questione non rientra tra le ventilate finalizzazioni dell'extragettito, ma l'Esecutivo intende ridurre la portata delle misure previste nel testo varato dalla Commissione, in particolare il credito d'imposta e le assunzioni degli ispettori del lavoro.

La prima parte della seduta è stata dedicata ad un'ampia discussione sui lavori del Senato: il senatore Valditara (AN) ha chiesto che il Governo riferisca sull'errore riscontrato nella traccia del tema di maturità su Dante ed i motivi che hanno impedito a 400 privatisti di Roma di svolgere le prove di esame, mentre i senatori Storace (AN), Palma e Alberti Casellati (FI), Stracquadanio (DCA-PRI-MPA), Zanoletti (UDC) e Franco Paolo (Lega) hanno stigmatizzato l'intervento del Governo sui vertici delle Forze dell'ordine. A loro avviso la sostituzione del Comandante della Guardia di finanza e l'annuncio del Presidente del Consiglio della rimozione del Capo della polizia, in ossequio alle richieste della sinistra radicale ed in coincidenza con un'inchiesta della magistratura, determinano una vera e propria emergenza democratica ed impongono il ripristino della cultura della legalità anche per restituire fiducia ed efficienza a delicatissimi apparati dello Stato. Hanno quindi richiesto un intervento del Governo in Senato, volto anche a chiarire la titolarità della delega sulla Guardia di finanza, visto che la dichiarata rinuncia da parte del vice ministro Visco appare smentita dall'incontro tra lo stesso Vice ministro con il nuovo Comandate del Corpo. Sulla medesima questione per la maggioranza sono intervenuti i senatori Russo Spena (RC), Salvi (SDSE) e Massimo Brutti (Ulivo), che hanno ribadito la legittimità delle decisioni del Governo di sostituire i vertici delle Forze dell'ordine e l'opportunità di non coinvolgere gli apparati dello Stato nella propaganda politica, ferma restando l'esigenza di chiarire i fatti del G8 di Genova, anche a tutela dell'onore delle stesse Forze dell'ordine. Il senatore Morando (Ulivo) ha posto alla Presidenza l'esigenza di regolamentare gli interventi che vengono svolti ad inizio seduta su argomenti estranei all'ordine del giorno.

Il Presidente di turno, senatore Angius, ha comunicato che il Governo è stato già investito dalla Presidenza relativamente allo svolgimento degli esami di maturità. Ha rilevato inoltre l'opportunità che il Governo riferisca al Senato sulle modalità di sostituzione del capo della Polizia, anche per restituire serenità ai cittadini e tutelare le forze dell'ordine e gli uomini che le rappresentano.

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