Senato TV

Mercoledì 25 Luglio 2007 alle ore 16:03

203ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il sottosegretario di Stato per l'interno Rosato ha riferito sull'emergenza incendi che a partire dal 22 luglio ha assunto caratteri straordinari a causa delle particolari condizioni climatiche, ma soprattutto dell'azione criminale dei piromani, che è all'origine del 90% degli incendi. Tale situazione ha assunto caratteri particolarmente drammatici in Puglia, nel Gargano, ma è critica anche in Calabria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Molise, Marche e Basilicata. Il sottosegretario Rosato ha sottolineato la necessità che, con la collaborazione delle Regioni, che hanno la competenza primaria in materia, si incrementi l'azione di prevenzione e si ponga rimedio alla scarsità di risorse materiali ed umane, che risulta evidente quando si è chiamati a far fronte ad emergenze così diffuse. Sulle comunicazioni del Governo sono intervenuti i senatori Barbato (Pop-Udeur), Fernando Rossi (Consum), De Petris (Verdi-Com), Bellini (SDSE), Galli (Lega), Libè (UDC), Sodano (RC), Mantovano (AN), Costa e Morra (FI) e Mongiello (Ulivo).

E' quindi iniziata la discussione del Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011 (Doc. LVII, n. 2). Dopo i rilievi iniziali del senatore Baldassarri (AN) che ha segnalato come l'assenza, tra i documenti prodotti dal Governo, della tabella programmatica relativa alle entrate e alle spese delle pubbliche amministrazioni impedisca l'esame dei saldi indicati del DPEF, il relatore Ripamonti (Verdi-Com) ha integrato la relazione scritta. Egli ha sottolineato la trasparenza del Documento sotto il profilo dell'indicazione delle spese, che lascia aperta la facoltà del Parlamento di operare le scelte politiche e di individuare le relative fonti di finanziamento, fermo restando l'obiettivo della riduzione della pressione fiscale. Il DPEF consolida i risultati raggiunti nella prima parte della legislatura ponendo le premesse per un aumento della crescita, che potrebbe giungere al 3% del pil. Tra le priorità politiche individuate dal relatore, l'assolvimento degli impegni connessi all'adesione al Protocollo di Kyoto, la manovra sull'ICI sulla prima casa, il sostegno delle fasce sociali più deboli. Ricordato che viene escluso il ricorso ad una manovra correttiva, segno della stabilizzazione della finanza pubblica, il relatore ha invitato a fare scelte che qualifichino e razionalizzino la spesa primaria, riducano i costi della burocrazia, favoriscano la concorrenza, sostengano la lotta all'evasione fiscale.

Il relatore di minoranza Vegas (FI) ha evidenziato la natura elettorale del Documento, che rinuncia a sfruttare per coraggiose politiche di riforma la favorevole contingenza economica (risultato anche dell'accorta politica del precedente Governo) e ricorre alla spesa facile ed al soddisfacimento delle richieste delle varie componenti della maggioranza. Il senatore Vegas ha altresì criticato la rinuncia al rispetto dell'impegno in favore di una progressiva riduzione del rapporto deficit-pil di un ulteriore 0,5 per cento all'anno e l'assenza di qualsiasi iniziativa per quanto concerne la riduzione dello stock del debito. Peraltro, secondo il relatore di minoranza, le preventivate riduzioni delle spese appaiono difficilmente realizzabili e quindi gli obiettivi della maggioranza potranno essere conseguiti solo aumentando ulteriormente la pressione fiscale.

Alla prima fase della discussione generale, che ha visto maggioranza ed opposizione dividersi tanto sul giudizio in relazione alla esaustività, alla consistenza, alla realizzabilità e alla stessa utilità delle indicazioni contenute nel DPEF, nonché sui risultati e gli obiettivi della politica economica del Governo, sono intervenuti i senatori Barbato (Pop-Udeur), Eufemi (UDC), Paolo Franco (Lega), Morgando, Bassoli, Procacci, Ranieri, D'Amico, Vitali, Treu e Legnini (Ulivo), Del Pennino (DCA-PRI-MPA), Albonetti, Palermo ed Emprin Gilardini (RC), Possa, Mauro e Ferrara (FI), Perrin e Negri e Pinzger (Aut), Giovanni Battaglia (SDSE), Tibaldi (Verdi-Com), Augello (AN). La discussione proseguirà nella seduta antimeridiana di domani, che avrà inizio alle ore 9.

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