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Martedì 31 Luglio 2007 alle ore 16:33

206ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha confermato il parere favorevole espresso dalla 1^ Commissione sulla sussistenza dei presupposti costituzionali di necessità ed urgenza e dei requisiti stabiliti dalla legislazione vigente in ordine al disegno di legge n. 1739, di conversione del decreto n. 81, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, provvedimento finalizzato all'utilizzo delle maggiori entrate tributarie. La deliberazione dall'Assemblea sul parere favorevole della Commissione era stata richiesta dal prescritto numero di senatori (un decimo dei componenti del Senato), ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento.

Per la maggioranza hanno preso la parola i senatori Villone (SD), estensore del parere favorevole, Barbato (Misto-Pop-Udeur) e Sinisi (Ulivo), secondo i quali il provvedimento è non solo è rispettoso dei previsti requisiti costituzionali, in quanto finalizzato alla realizzazione degli obiettivi di politica economica del Governo (la tutela delle fasce sociali più deboli, in particolare dei pensionati, ed il sostegno alla competitività delle imprese), ma rispetta il dettato costituzionale in ogni singola disposizione, anche alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 171 del 2007, che tuttavia richiede a Governo e Parlamento una particolare attenzione sotto il profilo dell'omogeneità delle norme contenute nel decreto originario e nel testo risultante dall'esame parlamentare.

Diametralmente opposta la valutazione dei senatori dell'opposizione intervenuti, Pastore (FI), Saporito (AN), Polledri (Lega) e Ciccanti (UDC), secondo i quali il decreto, specie nelle norme di non immediata applicazione, è un'evidente violazione del dettato costituzionale, che va rispettato con particolare accuratezza in coerenza con la recente sentenza della Corte costituzionale, secondo la quale l'originario vizio del decreto-legge non viene sanato dalla legge di conversione e può essere passibile di una pronuncia di incostituzionalità da parte della stessa Corte. Inoltre, è particolarmente significativa la lesione determinata sul sistema della contabilità di Stato, in quanto il decreto utilizza per la copertura di nuove spese le maggiori risorse affluite in termini di cassa, ma non ancora certificate dal disegno di legge di assestamento.

Ad inizio seduta sono intervenuti i senatori Eufemi (UDC) per segnalare discrasie tra i testi delle risoluzioni al DPEF approvate dai due rami del Parlamento; Lusi (Ulivo) per ulteriori informazioni sulla deliberazione del Consiglio di Presidenza del Senato in ordine ai vitalizi dei senatori; Sacconi (FI) per garantire alle competenti Commissioni adeguati tempi di esame di importanti decreti legislativi recentemente approvati dal Consiglio dei Ministri.

Dopo la votazione sui presupposti, la seduta è stata quindi tolta per consentire alla Commissione bilancio di completare l'esame del disegno di legge in oggetto, il cui esame in Aula inizierà domani, alle ore 9,30.

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