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Giovedì 2 Agosto 2007 alle ore 09:30

209ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 161 voti favorevoli, 154 contrari ed un astenuto il Senato ha concesso la fiducia al Governo, approvando l'articolo unico del disegno di legge n. 1739, che converte in via definitiva il decreto-legge n. 81 nel testo approvato dalla Camera dei deputati, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, la cui discussione si era svolta nelle sedute di ieri.

I senatori Bonfrisco, Ferrara, Gentile, Ghigo, Viceconte, Malan, Morra, Zanettin, Sacconi e Cantoni (FI), Pistorio, Stracquadanio e Cutrufo (DCA-PRI-MPA), Galli, Divina e Paolo Franco (Lega), Mannino e Baccini (UDC) e Baldassarri (AN), intervenuti per l'opposizione, hanno rilevato la reiterata espropriazione delle prerogative del Parlamento da parte del Governo ed espresso forti dubbi sulla natura strutturale dell'extragettito, evidenziando il profondo contrasto della clausola di copertura con le norme sulla contabilità di Stato. Inoltre, la scelta del Governo di rinviare gli obiettivi di risanamento rinunciando alla linea del rigore (che avrebbe richiesto di utilizzare integralmente il cosiddetto tesoretto per consolidare i conti dello Stato), indulgendo invece ad eterogenee misure di spesa risponde esclusivamente alle necessità di tenuta della coalizione di governo, fortemente condizionata dalle posizioni della sinistra radicale. Tali rapporti di forza precludono la possibilità che la maggioranza riduca la spesa pubblica e la pressione fiscale attraverso riforme effettivamente innovative e sappia interpretare le esigenze di sviluppo, anche infrastrutturale, di una società complessa ed in continua evoluzione.

Per la maggioranza hanno annunciato voto favorevole alla fiducia i senatori Thaler Ausserhofer e Rubinato (Aut), Tibaldi e Ripamonti (Verdi-Com), Zuccherini e Sodano (RC), Legnini e Cabras (Ulivo), Barbato (Misto-Pop-Udeur), Formisano (Misto-IdV) e Paolo Brutti (SD). Nei loro interventi hanno rivendicato a merito del Governo dell'Unione il rientro della finanza pubblica all'interno dei parametri del Patto di stabilità, il che ha consentito di utilizzare parte dell'extragettito per varare un primo pacchetto di misure redistributive molto attese dai cittadini, che dovrà essere coerentemente implementato a partire dalla legge finanziaria attraverso un nuovo slancio programmatico. L'incremento delle pensioni minime è un primo chiaro segnale di inversione di tendenza rispetto alla perdita del potere di acquisto subita dai pensionati negli ultimi dieci anni; la disposizione sulla deducibilità dei costi delle auto aziendali, le semplificazioni amministrative e le disposizioni sugli indicatori di normalità economica rappresentano una svolta nella politica fiscale e delineano un giusto equilibrio tra contrasto all'evasione e rispetto dei diritti dei contribuenti. Il decreto realizza inoltre con coerenza ed organicità la politica economica del Governo; improntata a sviluppo ed equità sociale, nel rispetto dell'equilibrio dei conti pubblici.

I senatori Peterlini (Aut) e Fernando Rossi (Misto-Consum) hanno consegnato il testo scritto dei loro interventi, mentre il senatore Morando ha riferito all'Aula sulle diverse valutazioni in ordine alla copertura del disegno di legge espresse nella Commissione bilancio da lui presieduta.

I senatori Sinisi e Ranieri, rispettivamente relatori sul disegno di legge n. 772, "Delega la Governo per il riordino dei servizi pubblici locali" e sul disegno di legge n. 1214-B, "Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca", hanno consegnato il testo delle relazioni, che sarà pubblicato in allegato al resoconto della seduta.

Il presidente Marini ha ricordato le vittime della strage della stazione di Bologna di cui oggi ricorre il 27° anniversario, auspicando che si possa fare piena luce su un evento luttuoso su cui tuttora permangono opacità; il Senato ha quindi osservato un momento di raccoglimento.

Il senatore Calderoli (Lega) ha posto il problema delle modalità con cui i senatori vengono posti in congedo, elemento che influisce sulla determinazione del quorum del numero legale. Il presidente Marini si è dichiarato disponibile a riconsiderare la procedura secondo la quale la richiesta viene comunicata alla Presidenza per il tramite dei rispettivi Gruppi.

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