Senato TV

Mercoledì 12 Settembre 2007 alle ore 17:07

211ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

La prima seduta dell'Assemblea dopo la pausa per le ferie estive è stata dedicata alla discussione di due mozioni.

Il Senato ha respinto la mozione n. 102, del senatore Cutrufo (DCA-PRI-MPA) ed altri, sugli scioperi nel trasporto aereo. Il presentatore ha stigmatizzato le illegittime modalità di astensione del lavoro (il cosiddetto sciopero bianco) messe in atto dai dipendenti di Alitalia, che arrecano notevoli danni ai viaggiatori limitandone il diritto costituzionale alla libera circolazione. Mentre il sottosegretario per i trasporti Gentile, pur esprimendo parere contrario, ha illustrato le richieste di informazioni avanzate al riguardo dal Governo all'ENAC e alla Commissione di garanzia per gli scioperi, gli interventi si sono incentrati sulla crisi dell'Alitalia e sull'assetto della rete aeroportuale italiana. Per la maggioranza sono intervenuti i senatori Barbato (Misto-Pop-Udeur), Tibaldi (Verdi-Com), Paolo Brutti (SD), Palermo (RC), e Mazzarello (Ulivo), che hanno annunciato voto contrario in quanto la mozione individua nei lavoratori e nelle organizzazioni sindacali le responsabilità dei disservizi dei trasporti e della situazione della compagnia di bandiera. Bisogna invece prendere atto che la crisi dell'Alitalia è il risultato di un inadeguato sistema aeroportuale e che per poter vendere l'azienda è necessario un piano di risanamento, di cui elemento indispensabile è la riduzione della presenza a Malpensa. Piena adesione alla mozione è stata invece espressa dai senatori Divina (Lega) ed Eufemi (UDC), che hanno criticato il Governo, inadeguato a fornire il Paese delle infrastrutture necessarie e responsabile dell'aggravamento della crisi dell'Alitalia. Inoltre, ad avviso del senatore Cantoni (FI), la soluzione della difficile situazione della compagnia risiede nella gestione degli esuberi del personale ed in un effettivo investimento sull'aeroporto di Malpensa, che offre notevoli possibilità di sviluppo.

Il Senato ha quindi approvato un ordine del giorno, su cui il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Di Santo ha espresso parere positivo, che riassume gli impegni contenuti nelle mozioni n. 93 del senatore Tofani (AN) ed altri e n. 101 del senatore Bonadonna (RC) ed altri, che sono state ritirate. I presentatori, nell'illustrare le mozioni relative al termine di scadenza delle graduatorie di un concorso pubblico per l'assunzione di 1.500 funzionari con contratto di formazione lavoro per attività amministrativo-tributaria, hanno evidenziato che la legge finanziaria per il 2007 ha prorogato tale graduatoria al 31 dicembre 2008, disponendo la destinazione di parte del personale alle agenzie fiscali per potenziare il contrasto all'evasione e all'elusione tributaria; tale norma rischia però di risultare inutile a causa della decisione dell'Ufficio centrale di Roma dell'Agenzia delle entrate di bandire un nuovo concorso per posizioni analoghe, scelta che si pone in contrasto con la disposizione della legge finanziaria, oltre a determinare ulteriori costi amministrativi. Hanno annunciato voto favorevole all'ordine del giorno i senatori Di Siena (SD), Eufemi (UDC), Bonadonna (RC), Ventucci (FI) e Barbolini (Ulivo), che hanno espresso perplessità sulle scelte compiute dalla Agenzia delle entrate e ribadito che gli uffici amministrativi devono rispettare le decisioni del Parlamento. Si è invece astenuto il senatore Ferrara (FI).

Ad inizio seduta il presidente Marini ha invitato l'Aula ad un momento di raccoglimento in ricordo delle vittime dell'attacco alle Torri gemelle di New York .

I senatori Barbato (Misto-Pop-Udeur) e Bonfrisco (FI) hanno chiesto un sollecito intervento del Ministero degli esteri a seguito dell'ingiusta detenzione subita da un gruppo di turisti italiani in Croazia; il senatore Castelli (Lega) ha stigmatizzato l'aggressione delle forze di polizia belghe ai danni di parlamentari europei, anche italiani, nel corso di une manifestazione a Bruxelles, chiedendo che il Ministro degli esteri, peraltro prontamente intervenuto presso il governo belga, riferisca al Parlamento sulla vicenda.

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