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Mercoledì 19 Settembre 2007 alle ore 16:33

216ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato, in un testo modificato, il disegno di legge n.1677 recante disposizioni in materia di circolazione e di sicurezza stradale, già approvato dalla Camera dei deputati. Tutti i senatori intervenuti hanno apprezzato la proficua collaborazione che si è realizzata in Commissione ed in Aula anche grazie all'attiva presenza del ministro dei trasporti Bianchi, esprimendo una valutazione positiva su alcune modifiche introdotte dal Senato. I principali argomenti trattati nella seduta sono stati: le sanzioni in caso di guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l'effetto di stupefacenti; le pene da comminare in caso di omicidio colposo e lesioni personali; la promozione della consapevolezza dei rischi in caso di guida in stato di ebbrezza; inoltre la delega al Governo per armonizzare alle disposizioni comunitarie la normativa in materia di patente di guida, definire le modalità con le quali i minori possono guidare motocicli e quadricicli ed i criteri per il trasporto dei minori di età superiore a cinque anni sui veicoli a due ruote.

I Gruppi di opposizione si sono astenuti nella votazione finale. Hanno preso la parola i senatori Storace (Misto-LD), Stiffoni (Lega), Fantola (UDC), Martinat (AN), Grillo (FI)e Cutrufo (DCA-PRI-MPA), secondo i quali il provvedimento non incide sufficientemente sul grave fenomeno degli incidenti stradali, in quanto restano scarse le risorse per i controlli, non vengono adeguatamente coinvolti gli enti locali ed i concessionari, non interviene sulla segnaletica stradale e manca delle disposizioni sulla formazione degli automobilisti e sui corsi nelle scuole, indispensabili per creare una cultura della sicurezza. Il senatore Stefani (Lega) ha annunciato un voto contrario. Il senatore Peterlini (Aut) ha dichiarato che il Gruppo non voterà a favore di un provvedimento che inasprisce le sanzioni, considerata la particolare intensità dei controlli già in atto nella provincia di Bolzano. Pieno sostegno al provvedimento è stato invece annunciato per la maggioranza dai senatori Donati (Verdi-Com) e Mazzarello (Ulivo), che hanno sottolineato favorevolmente l'equilibrio raggiunto tra la fermezza nel reprimere i comportamenti più irresponsabili e la ragionevolezza delle sanzioni in caso di infrazioni più lievi.

Il Senato ha inoltre approvato in via definitiva il disegno di legge n. 1214-B, recante delega al Governo per il riordino degli enti di ricerca, già approvato dal Senato e poi modificato dalla Camera dei deputati. Anche in questo caso i Gruppi di opposizione, per i quali hanno preso la parola i senatori Davico (Lega), Marconi (UDC), Valditara (AN) e Asciutti(FI), si sono astenuti sulla votazione finale, apprezzando alcuni contenuti del provvedimento, (in particolare la garanzia dell'autonomia degli enti di ricerca) e rivendicando a merito del centrodestra il miglioramento dell'iniziale testo del Governo attraverso modifiche improntate alla trasparenza, al merito ed all'efficienza. Per la maggioranza sono intervenuti il relatore Ranieri e la senatrice Soliani (Ulivo), non ché i senatori Mele (SD), Barbato (Misto-Pop-Udeur), Pellegatta (Verdi-Com) e Capelli (RC). Nei loro interventi hanno evidenziato il valore determinante della ricerca scientifica per la crescita del Paese e la risposta positiva che il provvedimento fornisce alle attese dei giovani.

Infine è stato ripreso l'esame del disegno di legge n.1448, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee (legge comunitaria 2007). Dopo l'approvazione dello stralcio dell'articolo 8, relativo al finanziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili, e l'annuncio di voto favorevole dei senatori Barbato (Misto-Pop-Udeur), Girfatti (DCA-PRI-MPA) e Procacci (FI) e l'astensione del senatore Vegas (FI), è mancato il numero legale sulla votazione finale del provvedimento.

Nel corso della seduta è intervenuto il senatore Buttiglione (UDC), secondo il quale l'assassinio di Antoine Ghanem, appartenente al partito antisiriano di Gemayel nell'imminenza delle elezioni del nuovo presidente, impone la riconsiderazione della missione internazionale in Libano ed ha pertanto richiesto l'intervento in Senato del ministro degli esteri D'Alema.

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