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Martedì 25 Settembre 2007 alle ore 16:30

220ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 1448, la legge comunitaria 2007, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Poiché sono state ritirate le proposte di risoluzione ad essa riferite, si è conclusa anche la discussione sulla Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2006 (Doc. LXXXVII, n. 2).

E' stato quindi approvato definitivamente il ddl n. 1695, recante disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie dei lavoratori e dei prestatori d'opera. Risulta assorbito il ddl n. 1248. La relatrice Mongiello (Ulivo) ha ricordato che il testo ha lo scopo di eliminare la pratica delle dimissioni in bianco fatte firmare ai lavoratori all'inizio del rapporto di lavoro, strumento spesso utilizzato dai datori di lavoro per poter risolvere il rapporto in caso di maternità delle lavoratrici o al fine di usufruire di benefici fiscali nel caso di malattia o infortunio del dipendente. Il sottosegretario per il lavoro e la previdenza sociale Rosa Rinaldi ha garantito l'adesione del Governo al provvedimento che è stato approvato alla quasi unanimità alla Camera dei deputati. I senatori Piccone e Sacconi (FI) e Galli (Lega) hanno rilevato la natura ideologica del provvedimento: il fenomeno denunciato è marginale e la legge non fa che irrigidire e burocratizzare ulteriormente il rapporto tra lavoratori e datori di lavoro a danno di questi ultimi ed in presenza di un sistema di garanzie che tutela adeguatamente, in particolare, le lavoratrici in maternità. Dopo che sono stati respinti gli emendamenti tendenti a chiarire che non si rende obbligatoria la forma scritta anche in caso di dimissioni volontarie (interpretazione esclusa dal senatore Treu, Ulivo) e a non applicare le nuove disposizioni alle prestazioni di lavoro autonomo, hanno dichiarato il voto contrario dei rispettivi Gruppi i senatori Galli (Lega), Poli (UDC) e Piccone (FI). Hanno dichiarato voto favorevole i senatori Barbato (Pop-Udeur), Pisa (SDSE), Tibaldi (Verdi-Com), Alfonzi (RC-SE) e Roilo (Ulivo). Anche Alleanza Nazionale, per bocca del senatore Tofani, ha confermato il voto favorevole espresso alla Camera dei deputati.

Dopo gli interventi del relatore Saporito (AN) e dei senatori Silvestri e Bulgarelli (Verdi-Com), Iovene (SDSE), Cutrufo (DCA-PRI-MPA), Buttiglione (UDC), Brisca Menapace (RC-SE), Castelli (Lega), Viespoli (AN), Zanettin e Quagliariello (FI), Sinisi (Ulivo) e Peterlini (Aut), il Senato ha approvato con 231voti favorevoli, un voto contrario e 4 astenuti il ddl n. 1084-B, che modifica l'articolo 27 della Costituzione abolendo la pena di morte anche nei casi previsti dalle leggi militari di guerra, gli unici nei quali l'ordinamento italiano consentiva ancora l'applicazione della pena capitale. Poiché la legge è stata approvata da entrambe le Camere con una maggioranza superiore ai due terzi dei rispettivi componenti, ai sensi dell'articolo 138 della Costituzione essa non potrà essere sottoposta a referendum confermativo.

Il Senato ha quindi avviato l'esame del ddl n. 1216, nel testo proposto dalla Commissione giustizia, che introduce nel codice penale gli articoli 613-bis e 613-ter sul reato di tortura, nonché dei connessi ddl n. 324, 789, 895 e 954. Sono intervenuti nella discussione generale i senatori Silvestri e Bulgarelli (Verdi-Com), Malan (FI) e Polledri (Lega). Il seguito dell'esame proseguirà nella seduta antimeridiana di domani.

La discussione dei ddl nn. 1678 (Rendiconto generale per il 2006) e 1679 (Assestamento dei bilanci dello Stato e delle Amministrazioni autonome per il 2007) si terrà nella seduta pomeridiana di domani.

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