Senato TV

Giovedì 27 Settembre 2007 alle ore 09:32

223ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Dopo una sospensione dei lavori, resasi necessaria per consentire alla Commissione bilancio di esaminare l'emendamento preannunciato nella seduta pomeridiana di ieri dal Governo per aggiornare i dati relativi alle entrate di settembre con specifico riferimento agli introiti derivanti dall'IRES, l'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1679, di assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per il 2007. Il relatore Legnini ha ricordato che entro il 30 settembre il Ministro dell'economia e delle finanze deve presentare al Parlamento una relazione nella quale quantificare la quota strutturale dell'incremento delle entrate, che la legge finanziaria approvata lo scorso anno destina alla riduzione della pressione fiscale. Si è svolta quindi una discussione sugli ordini del giorno presentati dai senatori Calderoli (Lega) ed Eufemi (UDC), aventi per oggetto il rispetto delle norme che regolano la formazione dei documenti di bilancio ed impegni a mantenere nella finanziaria le risorse destinate al finanziamento delle missioni internazionali di pace e a garantire risorse adeguate per tutelare la sicurezza di coloro che vi operano, nonché a non procedere all'incremento della tassazione dei redditi di capitale. Tali ordini del giorno sono stati respinti. Il seguito dell'esame del ddl è stato rinviato alla seduta antimeridiana di martedì 2 ottobre.

Successivamente il vice ministro degli affari esteri Danieli ha riferito sui drammatici sviluppi della situazione in Birmania (Myanmar) e sulla repressione delle proteste popolari guidate dai monaci buddhisti contro la giunta militare. L'Italia fin dall'inizio ha prestato forte attenzione alle vicende birmane e effettuato passi formali, autonomamente e nell'ambito dell'Unione europea, per condannare l'escalation delle violenze e degli arbitri degli apparati repressivi nei confronti della protesta non violenta in atto e le restrizioni imposte al premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, chiedere al Governo birmano il ripristino le libertà democratiche e dei diritti umani e rafforzare il sistema sanzionatorio che la comunità internazionale già impone alla giunta militare di Rangoon. In particolare, il Governo opera per un superamento delle resistenze di alcuni Paesi (Cina, India , membri dell'ASEAN) al pieno dispiegarsi dell'azione dell'ONU nei confronti della repressione del regime birmano. Sono intervenuti nel dibattito i senatori Barbato (Pop-Udeur), Turigliatto (SC), Malan (FI), Pianetta (DCA-PRI-MPA), Peterlini (Aut), Silvestri (Verdi-Com), Menardi (AN), Mele (SDSE), Fruscio (Lega), Baccini (UDC), Martone (RC) e Soliani (Ulivo). Tutti gli intervenuti hanno condiviso le preoccupazioni e le considerazioni del Governo; da più parti sono giunti inviti ad un atteggiamento più fermo e determinato nei confronti dei Paesi che sostengono la giunta militare birmana, in particolare la Cina.

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