Mercoledì 22 Novembre 2006 - 79ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:35)

L'Assemblea ha proseguito la discussione del collegato fiscale alla legge finanziaria, il decreto-legge n. 262 (ddl n. 1132), procedendo all'esame degli articoli nel testo comprendente le numerose modificazioni apportate dalla Camera dei deputati in prima lettura. I relatori Benvenuto e Legnini (Ulivo), rispettivamente per la 6a e la 5a Commissione, hanno replicato alle argomentazioni emerse in discussione generale, sottolineando in particolare la coerenza tra il decreto-legge e le previsioni offerte dal Documento di programmazione economico-finanziaria, in linea con gli obiettivi fondanti che il Governo si è posto in termini di crescita, rigore ed equità sociale. Delle quattro grandi aree di spesa individuate dal DPEF, si è inteso aggredire per prime quelle relative alla sanità e agli enti locali, rinviando all'inizio del prossimo anno la definizione delle misure necessarie per il comparto previdenziale e per la riforma della pubblica amministrazione. In particolare sono state introdotte riduzioni di spesa realistiche e nel contempo si è proceduto ad un lieve e transitorio incremento della pressione fiscale, resosi necessario a causa dell'eredità lasciata dal precedente Governo.

Al pari dei relatori, il Sottosegretario per l'economia e le finanze Casula ha enfatizzato la centralità della prevenzione e del contrasto dell'evasione fiscale, giunta a livelli incompatibili con gli standard propri di un Paese moderno e civile; in tal senso il decreto fiscale, che rappresenta il collegamento naturale tra il cosiddetto decreto Bersani sulle liberalizzazioni, il DPEF e il disegno di legge finanziaria, introduce un complesso di misure volte a rafforzare strumenti e procedure di accertamento fiscale, ad aprire canali di maggiore collaborazione con gli intermediari finanziari e a porre le basi per un più proficuo e leale rapporto tra amministrazione fiscale e cittadino. Il Governo ha altresì preso atto delle indicazioni emerse nel corso dell'esame del provvedimento, ma ribadisce l'opportunità di rinviare ai documenti di bilancio la possibilità di introdurre eventuali correttivi.

Dopo la reiezione di una proposta di non passare all'esame degli articoli, che i senatori Ferrara (FI), Matteoli (AN), D'Onofrio (UDC) e Paolo Franco (LNP) hanno avanzato giudicando le maggiori entrate previste talmente eventuali ed indeterminate da prefigurare una mancata copertura finanziaria, l'Assemblea ha respinto tutti gli emendamenti presentati all'articolo 1, che contiene le disposizioni relative al contrasto all'evasione e all'elusione fiscale e di potenziamento dell'amministrazione economico-finanziaria. Le proposte di modifica presentate tendevano a sopprimere o correggere il carattere definito dall'opposizione illiberale, invasivo e vessatorio delle nuove disposizioni fiscali, con particolare riguardo alle imposte di successione, e per ribadire l'irretroattività delle disposizioni tributarie ed il rispetto dello statuto del contribuente. Il seguito dell'esame degli emendamenti all'articolo 2 è stato rinviato alla seduta pomeridiana.

Il Presidente Marini ha quindi fornito all'Assemblea la comunicazione richiesta dall'articolo 126, comma 4, del Regolamento con la quale si attesta, sulla base dell'accertamento preventivo effettuato dalla Commissione bilancio, la conformità della copertura del disegno di legge finanziaria per il 2007 alle regole della vigente legislazione contabile. E' stata così aperta formalmente la sessione di bilancio. Il senatore Fruscio (Lega) ha rilevato la presenza nella legge finanziaria di norme estranee al suo oggetto come definito dalla legislazione vigente e chiesto un intervento della Presidenza.

In apertura di seduta il sen. Zuccherini (RC-SE) aveva sollecitato la convocazione anticipata della prima riunione della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette morti bianche.

(La seduta è terminata alle ore 13:45 )



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