Mercoledì 1 Agosto 2007 - 208ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:33)

A conclusione della discussione generale, il ministro per i rapporti con il Parlamento Chiti ha posto la questione di fiducia sull'articolo unico del disegno di legge n. 1739, di conversione del decreto-legge n. 81, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria. Nel suo intervento il Ministro ha rivendicato la coerenza della politica economica del Governo, sempre improntata a coniugare il risanamento, l'equità e lo sviluppo, nonché la correttezza formale del decreto-legge e la sua utilità ai fini dell'economia del Paese, tale da indurre il Governo ad assumersi la responsabilità di chiedere la fiducia al Senato. Ha inoltre ricordato le disposizioni previste dal provvedimento: l'aumento delle pensioni minime, i contributi figurativi ed il riscatto degli anni di laurea, il parziale utilizzo degli avanzi di gestione degli enti locali, l'incremento della dotazione finanziaria per il comparto sicurezza, la riconsiderazione della normativa sugli studi di settore, il contributo al fondo per la lotta all'AIDS, la riduzione delle tasse sul lavoro, particolarmente incisivo nel Mezzogiorno, l'aumento dei fondi per Ferrovie ed ANAS. Non sono misure incoerenti o settoriali, ma tali da delineare una politica economica coerente con gli interessi del Paese perché finalizzata a consolidare la crescita.

Nel prosieguo della discussione hanno preso la parola per l'opposizione i senatori Stracquadanio (DCA-PRI-MPA), Amato, Costa e Sanciu (FI), Divina e Polledri (Lega), Strano e Viespoli (AN), che hanno ribadito le critiche sulla clausola di copertura già formulate nel corso della seduta antimeridiana, ponendo l'accento sull'andamento schizofrenico della politica economica del Governo, che dopo una prima fase contrassegnata da un forte incremento della tassazione fiscale, ha deciso di aumentare la spesa corrente con interventi microsettoriali, trascurando però gli investimenti in infrastrutture ed il sostegno al sistema delle piccole e medie imprese impegnate in un'aspra concorrenza internazionale. A giudizio dell'opposizione è un provvedimento rivolto non a governare la complessità del Paese, quanto piuttosto a mantenere il precario equilibrio della maggioranza, anche a scapito dell'immobilismo.

Per la maggioranza sono intervenuti i senatori Giovanni Battaglia (SD), Bonadonna (RC) e Morgando (Ulivo), che hanno sottolineato i risultati ottenuti nel primo anno di attività di governo dell'Unione sul piano del controllo della spesa pubblica e del recupero di gettito imponibile. E' stata invertita la tendenza ereditata dal precedente Esecutivo, caratterizzata dall'aumento della spesa primaria e dalla riduzione delle entrate fiscali, in conseguenza della caduta del livello degli adempimenti fiscali e non in virtù della riduzione della pressione fiscale. Le misure approntate dal decreto-legge e la risoluzione sul DPEF preparano le condizioni più favorevoli per l'elaborazione di una legge finanziaria in sintonia con le esigenze del Paese.

A seguito dell'apposizione della questione di fiducia si è riunita la Conferenza dei Capigruppo, che ha stabilito che la discussione sulla fiducia inizi domani alle ore 9,30 e che le dichiarazioni di voto si svolgano, orientativamente, a partire dalle ore 14.

(La seduta è terminata alle ore 19:38 )



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