Archivio delle notizie
  • Marzo 2010

    • Mercoledì 10

      Infortuni sul lavoro, audizione del Sottosegretario Saglia che annuncia: allo studio incentivi su macchine agricole e per l'edilizia

      Incentivi per favorire la sostituzione di macchine agricole e per l'edilizia. E' l'ipotesi sulla quale sta lavorando il Governo. Le macchine in questione, infatti, avendo un'età media assai elevata e non essendo sempre dotate di tutti gli accorgimenti necessari per garantire la sicurezza degli operatori, sono causa talvolta di gravi incidenti, anche mortali, come nel caso del ribaltamento dei trattori o del cedimento dei ponteggi. L'argomento è stato al centro dell'audizione del Sottosegretario per lo sviluppo economico on. Stefano Saglia, oggi, davanti alla Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato.

      Legittimo impedimento: sì definitivo

      Con 2 voti di fiducia e voto finale sul ddl

      Il Governo ha posto ieri, martedì 9 marzo, la questione di fiducia sul ddl 1996 recante "Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza". "A nome del Governo, già espressamente autorizzato dal Consiglio dei ministri - ha detto in Aula il Ministro Elio Vito -, pongo la questione di fiducia sull'approvazione di ciascuno dei due articoli che compongono il disegno di legge n. 1996, nel testo licenziato dalla Camera dei deputati". La Conferenza dei Capigruppo si è riunita subito dopo l'annuncio del Ministro Vito.

      La discussione unica sul contesto delle due fiducie è iniziata questa mattina alle 9.30 ed è poi ripresa nella seduta pomeridiana. Si sono quindi svolte le due "chiame" sulla fiducia che si sono entrambe concluse con 168 sì, 132 no e 3 astensioni. Alle 18,30 circa sono iniziate le dichiarazioni di voto finali. Il voto finale, poco prima delle 20, si è concluso con 169 sì, 126 contrari e 3 astenuti.

      L'esame in Aula del ddl 1996 era iniziato nella seduta antimeridiana. Il testo è il risultato dell'unificazione di sette proposte di legge, tutte di iniziativa parlamentare, presentate alla Camera dei deputati e tendenti, come ha spigato il relatore, sen. Mugnai (PdL), a modificare l'articolo 420-ter del codice di procedura penale (che disciplina il comportamento del giudice del dibattimento nel processo penale in caso di assenza dalle udienze dell'imputato o del suo difensore) al fine di individuare le attività esercitate dal Presidente del Consiglio o dai Ministri che costituiscono impedimento a comparire nelle udienze quale imputato.
      Il testo prevede che le disposizioni in oggetto si applichino fino alla data di entrata in vigore della legge costituzionale che disciplinerà organicamente le prerogative del Presidente del Consiglio e dei Ministri e delle norme attuative delle modalità di partecipazione degli stessi ai processi penali e, comunque, non oltre diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

      All'articolo 1 si legge: «Per il Presidente del Consiglio dei ministri costituisce legittimo impedimento, ai sensi dell'articolo 420-ter del codice di procedura penale, a comparire nelle udienze dei procedimenti penali, quale imputato, il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti».

      "Made in Italy": sì della 10a Commissione in sede deliberante

      La Commissione Industria ha dato il proprio via libera all'unanimità, in sede deliberante, al ddl 1930, recante "Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri" (cosiddetto "made in Italy"). All'articolo 1 si stabilisce che, «al fine di consentire ai consumatori finali di ricevere un'adeguata informazione sul processo di lavorazione dei prodotti», viene istituito «un sistema di etichettatura obbligatoria dei prodotti finiti e intermedi, intendendosi per tali quelli che possono essere destinati alla vendita, nei settori tessile, della pelletteria e calzaturiero, che evidenzi il luogo di origine di ciascuna fase di lavorazione e assicuri la tracciabilità dei prodotti stessi».

      Nell'etichetta dei prodotti, si legge ancora nel testo, «l'impresa produttrice deve fornire in modo chiaro e sintetico informazioni specifiche sulla conformità dei processi di lavorazione alle norme vigenti in materia di lavoro, garantendo il rispetto delle convenzioni siglate in seno all'Organizzazione internazionale del lavoro lungo tutta la catena di fornitura, sulla certificazione di igiene e di sicurezza dei prodotti, sull'esclusione dell'impiego di minori nella produzione, sul rispetto della normativa europea e sul rispetto degli accordi internazionali in materia ambientale».

      L'impiego dell'indicazione «Made in Italy» è permesso esclusivamente per prodotti finiti per i quali le fasi di lavorazione «hanno avuto luogo prevalentemente nel territorio nazionale e in particolare se almeno due delle fasi di lavorazione sono state eseguite nel territorio medesimo e se per le rimanenti fasi è verificabile la tracciabilità».

      Per quanto riguarda l'attuazione, l'articolo 2 prescrive che «entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le caratteristiche del sistema di etichettatura obbligatoria e di impiego dell'indicazione "Made in Italy", di cui all'articolo 1, nonché le modalità per l'esecuzione dei relativi controlli, anche attraverso il sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura».

      Essendo stato modificato, il testo torna ora all'esame della Camera dei deputati.

      Audizione dell'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni unite

      L'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni unite, Navi Pillay, è stata ascoltata dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani.

      Ministro Frattini in Commissioni congiunte 3a Senato e III Camera

      La Commissione Esteri Senato congiuntamente con la Commissione Esteri Camera hanno ascoltato il Ministro degli affari esteri, Franco Frattini, sulla riorganizzazione del Ministero degli affari esteri.

      Elezioni nella circoscrizione Estero: audizione del sottosegretario Mantica

      Le Commissioni riunite Affari costituzionali e Esteri hanno in agenda, per la seduta di giovedì 11 marzo alle ore 10, l'audizione del Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'applicazione delle norme che regolano le elezioni nella circoscrizione Estero, con particolare riguardo alle questioni inerenti alle diverse Ripartizioni, nonché sui possibili interventi correttivi o di riforma.

      Calendario dei lavori fino al 18 marzo

      La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi martedì 2 marzo, ha approvato a maggioranza modifiche e integrazioni al calendario della settimana corrente, nonché il nuovo calendario dei lavori dal 16 al 18 marzo.

      Dopo il legittimo impedimento (vedi notizia al riguardo) è previsto l'inizio dell'esame della riforma della rappresentanza degli italiani residenti all'estero (COMITES).

      La settimana prossima, dal 16 al 18 marzo, oltre all'eventuale seguito di argomenti non conclusi, saranno discussi i decreti-legge concernenti enti locali e competenza delle Corti d'assise, nonché il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza stradale e la proposta di istituzione di una Commissione dì inchiesta sull'uranio impoverito. Sarà inoltre incardinato, con lo svolgimento della relazione, il disegno dì legge di riforma della professione forense.

      La Conferenza dei Capigruppo ha infine stabilito che l'Assemblea non terrà seduta nella settimana precedente le elezioni regionali e amministrative del 28 e 29 marzo.

      In attesa della definizione del calendario dei lavori delle settimane successive, è stato fin d'ora deciso che nella seduta pomeridiana di martedì 30 marzo inizierà la discussione del decreto-legge sui beni sequestrati alla criminalità organizzata, presentato alla Camera dei deputati.

      Audizione in Commissione "morti bianche"

      In Commissione "morti bianche" è si è svolta l'audizione del Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, onorevole Stefano Saglia.

      Legittimo impedimento: oggi due voti di fiducia

      Il Governo ha posto ieri, martedì 9 marzo, la questione di fiducia sul ddl 1996 recante "Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza". "A nome del Governo, già espressamente autorizzato dal Consiglio dei ministri - ha detto in Aula il Ministro Elio Vito -, pongo la questione di fiducia sull'approvazione di ciascuno dei due articoli che compongono il disegno di legge n. 1996, nel testo licenziato dalla Camera dei deputati". La Conferenza dei Capigruppo si è riunita subito dopo l'annuncio del Ministro Vito.

      La discussione unica sul contesto delle due fiducie è iniziata questa mattina alle 9.30. Riprende nella seduta pomeridiana, dalle ore 15 fino alle ore 17. Le due "chiame" sulla fiducia avranno luogo alle ore 17 e alle ore 18. Seguiranno, a partire dalle ore 19, le dichiarazioni di voto al fine di consentire il voto finale entro le ore 21 di domani.

      L'esame in Aula del ddl 1996 era iniziato nella seduta antimeridiana. Il testo è il risultato dell'unificazione di sette proposte di legge, tutte di iniziativa parlamentare, presentate alla Camera dei deputati e tendenti, come ha spigato il relatore, sen. Mugnai (PdL), a modificare l'articolo 420-ter del codice di procedura penale (che disciplina il comportamento del giudice del dibattimento nel processo penale in caso di assenza dalle udienze dell'imputato o del suo difensore) al fine di individuare le attività esercitate dal Presidente del Consiglio o dai Ministri che costituiscono impedimento a comparire nelle udienze quale imputato.
      Il testo prevede che le disposizioni in oggetto si applichino fino alla data di entrata in vigore della legge costituzionale che disciplinerà organicamente le prerogative del Presidente del Consiglio e dei Ministri e delle norme attuative delle modalità di partecipazione degli stessi ai processi penali e, comunque, non oltre diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge.



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