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  • Giugno 2010

    • Venerdì 11

      Calendario dei lavori

      La Conferenza dei Capigruppo riunitasi il 9 giugno ha proceduto all'organizzazione del dibattito sulla questione di fiducia posta dal Governo sull'emendamento 1.1000, interamente sostitutivo dell'articolo unico di cui si compone il disegno di legge n. 1611 sulle intercettazioni telefoniche. La discussione è proseguita nella seduta antimeridiana di giovedì 10 giugno con le dichiarazione di voto finali, in diretta televisiva. La seduta pomeridiana di giovedì 10 giugno è stata dedicata al sindacato ispettivo.

      La Conferenza dei Capigruppo ha, inoltre, approvato il nuovo calendario dei lavori dell'Assemblea fino al 25 giugno.

      La prossima settimana, a partire dalla seduta pomeridiana di martedì 15 giugno, saranno discussi i decreti-legge in materia di spettacolo e attività culturali, nonché in materia di immunità, Stati esteri ed elezioni Comites.

      La settimana successiva alla prossima, dal 21 al 25 giugno, sarà riservata ai lavori delle Commissioni, con particolare riguardo al decreto-legge sulla manovra economica. L'organizzazione della discussione di quest'ultimo provvedimento sarà definita in una riunione della Conferenza dei Capigruppo da convocare nel corso della prossima settimana.

      Intercettazioni: sì dell'Aula

      Giovedì 10 giugno sì dell'Aula con 164 voti favorevoli 25 contrari e nessun astenuto al ddl 1611, recante norme in materia di intercettazioni telefoniche e ambientali: l'Assemblea ha confermato la fiducia al Governo, approvando il maxiemendamento interamente sostitutivo dell'unico articolo del ddl. Il testo torna all'esame della Camera dei deputati.

      L'Aula nel pomeriggio di mercoledì 9 giugno aveva ripreso la discussione e il sen. Berselli aveva riferito sui lavori della Commissione Giustizia, che non è riuscita ad esaminare i nuovi emendamenti e subemendamenti, dopo il rinvio in Commissione del provvedimento.

      Sull'emendamento del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito aveva quindi posto la questione di fiducia sulla base dell'autorizzazione fornitagli dal Consiglio dei ministri.

      La discussione è proseguita nella seduta antimeridiana di giovedì 10 giugno con le dichiarazioni di voto finali, in diretta televisiva.



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