Archivio delle notizie
  • Luglio 2012

    • Venerdì 13

      Question time

      Nella seduta pomeridiana di giovedì 12 luglio si è svolto il question time, con trasmissione in diretta tv. Il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha risposto ad interrogazioni concernenti l'uso di fonti rinnovabili e la gestione dei rifiuti nella città di Roma; il Ministro per gli Affari regionali, turismo e sport, Piero Gnudi, ha risposto a quesiti sulla promozione del settore del turismo

      Ratifica trattato fiscal compact: sì dell'Aula

      Il Senato il 12 luglio ha dato il via libera al ddl di ratifica del Trattato sul fiscal compact (A.S. 3239), al ddl n. 2914 relativo al Trattato sul funzionamento dell'UE sulla stabilità degli Stati membri, e al ddl n. 3240 di ratifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES); i provvedimenti passano ora all'esame della Camera.

      I relatori, senatori Dini e Morando, nella seduta dell'11 luglio, hanno illustrato i contenuti dei tre provvedimenti che delineano un complesso di interventi inseriti in un ampio quadro di radicale revisione della governance economica europea quale risposta europea alla crisi dei debiti sovrani. Tale risposta si fonda su due pilastri: il rafforzamento delle regole e del monitoraggio comune per la disciplina fiscale (il cosiddetto fiscal compact) e la costruzione di meccanismi di sostegno finanziario per fronteggiare crisi di liquidità o periodi di difficile accesso ai mercati finanziari da parte di Paesi membri.

      Con i documenti da ratificare si sostituisce lo European Financial Stability Facility, cioè il primo intervento provvisorio messo in campo all'esplodere della crisi nel maggio del 2010, con il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), il cui organo decisionale centrale è il Consiglio dei governatori composto dai Ministri delle finanze dei Paesi appartenenti all'area euro, cui si aggiungono il commissario europeo per gli affari economici, il Presidente dell'Eurogruppo e il Presidente della Banca centrale. Tale organo decide normalmente di comune accordo ma in talune circostanze, per decisioni giudicate urgenti dalla Commissione europea e dalla BCE, è sufficiente una maggioranza qualificata dell'85 per cento dei voti espressi. Il contributo italiano è pari al 17,9 per cento e all'Italia, al pari di Germania e Francia, è riconosciuto un diritto di veto tanto sulle decisioni prese di comune accordo quanto su quelle urgenti.

      Il MES attiva la propria assistenza finanziaria soltanto a seguito della ricezione, da parte del Consiglio dei Governatori, della richiesta di uno Stato membro. L'accesso all'assistenza finanziaria del MES sarà offerto sulla base di un'analisi della sostenibilità del debito pubblico effettuata dalla Commissione europea di concerto con la BCE e, se possibile, insieme al Fondo monetario internazionale.



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina