Archivio delle notizie
  • Gennaio 2009

    • Giovedì 15

      Indagine sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale

      La Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani ha svolto l'audizione del commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammerberg nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale.

      Delega al Governo in materia di federalismo fiscale

      Le Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Finanze riunite hanno concluso l'esame del disegno di legge n. 1117 conferendo al relatore, sen. Azzollini, il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo risultante a seguito delle modifiche apportate e proponendo l'assorbimento degli altri due disegni di legge collegati (316 e 1253).
      L'incardinamento in Aula è previsto il 20 gennaio alle ore 11.

      Nuovo calendario dei lavori fino al 29 gennaio

      La Conferenza dei Capigruppo, riunita il 13 gennaio, ha stabilito il nuovo calendario dei lavori dell'Aula fino al 29 gennaio.
      Il federalismo sarà in agenda dalle ore 11 del 20 gennaio e per tutta la prossima settimana.
      Dalle ore 15 del 26 gennaio alla seduta antimeridiana del 28 l'Assemblea esaminerà il decreto-legge anticrisi, ora al vaglio della Camera.
      Nella seduta pomeridiana del 28 gennaio il Ministro della giustizia svolgerà la relazione sullo stato della Giustizia, mentre la relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sull'elezione contestata nella Circoscrizione estero sarà posta all'ordine del giorno dell'Assemblea nella seduta antimeridiana del 29 gennaio. Al sindacato ispettivo sarà dedicata la seduta pomeridiana del 29 gennaio.

      Pacchetto sicurezza in Aula

      E' proseguita in Aula la discussione delle disposizioni in materia di sicurezza pubblica, proposte dal ddl 733. L'esame è stato quindi sospeso e riprenderà probabilmente il 3 febbraio, come deciso dall'ultima Conferenza dei Capigruppo. Come riferito in Aula l'11 novembre dal sen. Vizzini, il disegno di legge 733 è volto a colpire in maniera più efficace i reati che contribuiscono alla diffusione di un sentimento di insicurezza collettiva e a promuovere un maggiore controllo del territorio da parte dello Stato nelle aree in cui vi è una forte presenza della criminalità organizzata. Il testo è stato oggetto di un approfondito esame presso le Commissioni riunite 1a e 2a, nel corso del quale sono state approvate numerose modifiche, anche su proposta dell'opposizione, volte ad ampliare e a rendere più efficace l'intervento legislativo.

      Le norme del ddl sono volte, tra l'altro, a rendere più rigoroso il regime di detenzione previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, a prevenire le infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti, a contrastare le operazioni di riciclaggio del denaro e a rendere più cogenti le responsabilità in caso di scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazioni mafiose.
      Sul fronte della tutela della sicurezza dei cittadini, il disegno di legge introduce nuove fattispecie di reato, prevede aggravanti speciali per i reati che destano particolare allarme sociale (in particolare quelli contro i minori o contro il patrimonio) ed amplia i poteri delle Forze dell'ordine e delle autorità di pubblica sicurezza. Alcune misure hanno in realtà il fine di promuovere nei cittadini il senso di legalità e di appartenenza alla collettività: è il caso, per esempio, della possibilità attribuita agli enti locali di collaborare con associazioni volontarie ai fini della sicurezza e del presidio del territorio.

      Il sen. Berselli, relatore per la 2a Commissione, ha sottolienato che il provvedimento amplia le tutele nei confronti di alcune categorie di cittadini particolarmente deboli, come gli anziani e i minori, soprattutto attraverso l'introduzione e l'estensione delle aggravanti speciali come quella derivante dalla cosiddetta minorata difesa, cioè dall'aver approfittato dell'età avanzata della persona che subisce il danno.

      Tra i reati sui quali si interviene, figurano il commercio di esseri umani, gli omicidi perpetrati in occasione di violenze carnali, l'induzione all'accattonaggio, il sequestro e la violenza sessuale perpetrata ai danni di minori, la sottrazione e il trattenimento all'estero di minori di quattordici anni, le attività di riciclaggio, ma anche, su altro versante, il danneggiamento, l'imbrattamento o il deturpamento di cose altrui, in particolare su immobili e mezzi di trasporto pubblici e privati. Per il reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato, oggetto di forti critiche da parte dell'opposizione, si è passati, tramite un emendamento del Governo, dalla previsione di una sanzione penale detentiva alla quella di una sanzione penale pecuniaria, rispetto alla quale l'espulsione dello straniero determina il non luogo a procedere.

      Mobbing: audizione in 11a Commissione

      Giovedì 15 gennaio la Commissione Lavoro, in Ufficio di presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, ha svolto l'audizione del prof. Gulotta Ordinario di Psicologia Forense presso l'Università di Torino, in riferimento all'esame dei disegni di legge sul mobbing.

      Pacchetto sicurezza in Aula

      L'AulaProsegue in Aula la discussione delle disposizioni in materia di sicurezza pubblica, proposte dal ddl 733. Come riferito in Aula l'11 novembre dal sen. Vizzini, il disegno di legge 733 è volto a colpire in maniera più efficace i reati che contribuiscono alla diffusione di un sentimento di insicurezza collettiva e a promuovere un maggiore controllo del territorio da parte dello Stato nelle aree in cui vi è una forte presenza della criminalità organizzata. Il testo è stato oggetto di un approfondito esame presso le Commissioni riunite 1a e 2a, nel corso del quale sono state approvate numerose modifiche, anche su proposta dell'opposizione, volte ad ampliare e a rendere più efficace l'intervento legislativo.

      Le norme del ddl sono volte, tra l'altro, a rendere più rigoroso il regime di detenzione previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, a prevenire le infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti, a contrastare le operazioni di riciclaggio del denaro e a rendere più cogenti le responsabilità in caso di scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazioni mafiose.
      Sul fronte della tutela della sicurezza dei cittadini, il disegno di legge introduce nuove fattispecie di reato, prevede aggravanti speciali per i reati che destano particolare allarme sociale (in particolare quelli contro i minori o contro il patrimonio) ed amplia i poteri delle Forze dell'ordine e delle autorità di pubblica sicurezza. Alcune misure hanno in realtà il fine di promuovere nei cittadini il senso di legalità e di appartenenza alla collettività: è il caso, per esempio, della possibilità attribuita agli enti locali di collaborare con associazioni volontarie ai fini della sicurezza e del presidio del territorio.

      Il sen. Berselli, relatore per la 2a Commissione, ha sottolienato che il provvedimento amplia le tutele nei confronti di alcune categorie di cittadini particolarmente deboli, come gli anziani e i minori, soprattutto attraverso l'introduzione e l'estensione delle aggravanti speciali come quella derivante dalla cosiddetta minorata difesa, cioè dall'aver approfittato dell'età avanzata della persona che subisce il danno.

      Tra i reati sui quali si interviene, figurano il commercio di esseri umani, gli omicidi perpetrati in occasione di violenze carnali, l'induzione all'accattonaggio, il sequestro e la violenza sessuale perpetrata ai danni di minori, la sottrazione e il trattenimento all'estero di minori di quattordici anni, le attività di riciclaggio, ma anche, su altro versante, il danneggiamento, l'imbrattamento o il deturpamento di cose altrui, in particolare su immobili e mezzi di trasporto pubblici e privati. Per il reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato, oggetto di forti critiche da parte dell'opposizione, si è passati, tramite un emendamento del Governo, dalla previsione di una sanzione penale detentiva alla quella di una sanzione penale pecuniaria, rispetto alla quale l'espulsione dello straniero determina il non luogo a procedere.



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