Archivio delle notizie
  • Giugno 2012

    • Giovedì 28

      Calendario dei lavori fino al 12 luglio

      La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi mercoledì 27 giugno, ha approvato modifiche al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 12 luglio.

      Nella seduta pomeridiana di oggi il Ministro della difesa e il Ministro per i beni e le attività culturali risponderanno a interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento, rispettivamente sulla revisione dello strumento militare nazionale e sulle prospettive di Cinecittà, con particolare riferimento alla promozione del cinema italiano.

      Il calendario della prossima settimana prevede la discussione dei seguenti decreti-legge in scadenza: rinnovo dei COMITES e del Consiglio generale degli italiani all'estero; razionalizzazione della spesa pubblica, ove modificato e trasmesso in tempo utile dalla Camera dei deputati; qualificazione delle imprese e garanzia globale di esecuzione, nonché il seguito dell'esame dei disegni di legge costituzionale di riforma del Parlamento e forma di governo.

      Nella settimana dal 10 al 12 luglio saranno esaminati i decreti-legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese e in materia di Protezione civile. Il calendario di tale settimana prevede inoltre l'eventuale seguito dell'esame dei disegni di legge costituzionale di riforma del Parlamento e forma di governo. La seduta pomeridiana di giovedì 12 luglio sarà riservata ad interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento.

      Partecipazione Italia aumento capitale Banca sviluppo Consiglio d'Europa: il sì definitivo dell'Aula

      Il Senato ha definitivamente approvato il ddl n. 3334 recante partecipazione italiana al sesto aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa.
      Il relatore, sen. Caligiuri, ha illustrato le caratteristiche della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, ora CEB, istituita nel 1956, una delle più antiche istituzioni finanziarie internazionali europee e l'unica a vocazione esclusivamente sociale. Essa rappresenta un importante strumento della politica di solidarietà e di coesione sociale europea, finanziando anche prestiti volti a rispondere a situazioni di emergenza e a migliorare le condizioni di vita nelle regioni più svantaggiate del continente europeo. I campi d'intervento riguardano il settore dell'integrazione sociale, la gestione dell'ambiente ed il sostegno delle infrastrutture pubbliche a vocazione sociale.
      La banca, cui partecipano 40 Stati, ha rafforzato negli ultimi anni la cooperazione con la Commissione europea, con altre banche regionali e istituzioni finanziarie multilaterali, tra cui la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e la Banca mondiale. L'aumento di capitale deciso nel febbraio del 2011 comporta per l'Italia, che insieme a Francia e Germania è il maggiore azionista della banca, una quota di 366.078.000 euro.

      Decreto editoria: sì del Senato in prima lettura

      Nella seduta di mercoledì 27 giugno l'Assemblea, con 232 voti a favore, 18 contro e 30 astenuti, ha licenziato per la Camera il ddl 3305 di conversione del decreto-legge n. 63, recante disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale".
      Come riferito dalla sen. Adamo, le disposizioni urgenti previste dal decreto sono da considerarsi norme transitorie, «in attesa della ridefinizione delle forme di sostegno all'editoria...», demandate, queste ultime, al disegno di legge delega che il Consiglio dei ministri ha adottato, contestualmente al decreto-legge in esame, in data 11 maggio 2012 e che è stato assegnato alla Camera dei deputati. L'altro relatore del provvedimento, sen. Malan ha poi posto l'attenzione sulla necessita di "contemperare due esigenze: quella del risparmio di risorse economiche, dato il momento, e quella di non far mancare improvvisamente un sostegno, che è stato dato per molti anni, all'editoria periodica".

      Riforma del Parlamento e forma di governo: testo torna in Commissione

      L'Assemblea del Senato, nella seduta pomeridiana del 27 giugno, ha ripreso la discussione dei disegni di legge costituzionale di riforma del Parlamento e della forma di Governo, nel testo proposto dalla Commissione (ddl nn. 24 e connessi), interrotta lo scorso 21 giugno quando l'intero articolo 2, cui erano riferiti gli emendamenti sul Senato federale, e gli emendamenti in tema di forma di Governo furono rinviati in Commissione.

      Dopo che il relatore, sen. Vizzini, ha dato conto degli esiti dei lavori della Commissione, dove la proposta del Senato federale non è stata approvata mentre l'esame degli emendamenti sulla forma di Governo è stata rinviato, l'Assemblea ha dibattuto gli emendamenti all'articolo 2.

      Il clima in Assemblea si è infuocato al momento della votazione degli emendamenti volti ad inserire in Costituzione il Senato federale. Ne è risultata l'approvazione di un testo che modifica l'articolo 57 della Costituzione prevedendo l'istituzione del Senato federale della Repubblica, composto da 250 senatori eletti a suffragio universale e diretto su base regionale (nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sei, il Molise ha due senatori e la Valle d'Aosta uno), cui si aggiunge la partecipazione di un rappresentante per ogni Regione eletto da ciascun consiglio o assemblea regionale fra i propri componenti all'inizio di ciascuna legislatura regionale. Per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol i consigli delle Province autonome eleggono ciascuno un rappresentante. I rappresentanti delle Regioni nel Senato federale, cui è riconosciuto diritto di voto sulle materie di legislazione concorrente ovvero di interesse degli enti territoriali, non sono membri del Parlamento, non ricevono la relativa indennità e ad essi si applica la prerogativa dell'insindacabilità delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.

      Considerando l'approvazione dell'emendamento uno stravolgimento del lavoro svolto in Commissione, che aveva prodotto un testo condiviso da una maggioranza superiore alla soglia dei due terzi dei componenti del Senato, il sen. Vizzini ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di relatore.

      Il provvedimento torna ora in Commissione per l'esame degli emendamenti in tema di presidenzialismo e per la nomina di un nuovo relatore.

      Vidatox C-30: audizioni in 12a Commissione

      Giovedì 28 giugno si sono svolte le audizioni di esperti in merito all'indagine conoscitiva sul Vidatox C-30.

      Ddl anticorruzione: esame nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia

      Il ddl anticorruzione 2156-B, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", è stato all'esame delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia.

      Audizione del Ministro per i beni e le attività culturali in 7a Commissione

      Giovedì 28 giugno si è svolto il seguito dell'audizione del Ministro per i beni e le attività culturali, Lorenzo Ornaghi su tematiche afferenti al suo Dicastero, con particolare riferimento alla situazione di Arcus S.p.a. e ai danni al patrimonio culturale recati dal recente sisma in Emilia Romagna.


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