Mercoledì 4 Giugno 2008 - 12ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:05)

L'Assemblea del Senato ha concluso la discussione generale del ddl n. 714, nel testo approvato dalla Camera dei deputati, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee. Il relatore Malan (PdL) ha illustrato il testo dell'articolato, comprendente gli articoli del decreto originario, emanato dal Governo Prodi una settimana prima delle elezioni politiche, e gli articoli aggiuntisi a seguito dell'esame dell'altro ramo del Parlamento. Si tratta di una serie di interventi urgenti finalizzati ad evitare l'avvio di altrettante procedure di infrazione e delle conseguenti pesanti sanzioni economiche, tra cui le procedure per il recupero di aiuti di Stato, l'adeguamento alla legislazione europea in tema di libertà di impresa e di stabilimento e in tema di discariche di rifiuti pericolosi, la trasposizione delle direttive europee in materia di parità di trattamento delle persone in tema di occupazione e condizioni di lavoro.

Gli interventi che hanno monopolizzato il dibattito in discussione generale sono quelli contenuti negli articoli 8-novies e 8-duodecies, entrambi introdotti su iniziativa del Governo Berlusconi, relativi rispettivamente alle materie della radiodiffusione televisiva e delle concessioni autostradali. Nel primo caso si tratta dell'adeguamento alla sentenza della Corte di giustizia europea del 31 gennaio 2008, anche alla luce del recente pronunciamento del Consiglio di Stato sulla vicenda dell'assegnazione delle frequenze all'emittente Europa 7. I sen. Vita, Di Giovan Paolo, Morri (PD), Lannutti e Pardi (IdV) hanno sottolineato come il problema del riordino complessivo del sistema di assegnazione delle frequenze si trascini ormai da un ventennio, producendo gravi danni al Paese dal punto di vista dell'aggiornamento tecnologico del comparto, ed hanno rilevato l'inadeguatezza della norma proposta che non chiarisce gli aspetti di incertezza legati al passaggio dall'analogico al digitale, non risolve le situazioni di occupazione abusiva dell'etere e non scongiura il rischio di pesanti sanzioni da parte dell'UE. Opposte considerazioni sono venute dai sen. Butti e Santini (PdL): secondo il primo la giusta esigenza di procedere a un riordino complessivo del sistema radiotelevisivo, compreso il sistema di governance della RAI, necessita di consenso e di buon senso, elementi incompatibili con l'anacronistica polemica sulle frequenze analogiche nel momento in cui ben più ampi scenari di sviluppo vedono da tempo impegnati i Paesi tecnologicamente più avanzati; il secondo ha ribadito il convinto sostegno al provvedimento improntato a radicati sentimenti europeisti.

La sen. Bonino (PD), pur evidenziando l'enorme mole di lavoro svolto dal Governo Prodi per smaltire il pesante carico di infrazioni comunitarie ereditato dal precedente Esecutivo di centrodestra, ha invece motivato il voto contrario della delegazione parlamentare radicale per la presenza della norma relativa alle concessioni autostradali che si configura come una vera e propria sanatoria a vantaggio di alcune realtà imprenditoriali, forse per incentivarne in cambio l'impegno nel tentativo di salvataggio di Alitalia. Critiche alla misura proposta sono venute anche dai sen. Adamo e Filippi (PD). In difesa della norma che sblocca le convenzioni già esaminate dall'ANAS sono intervenuti i sen. Mura (LNP) e Grillo (PdL), che hanno lamentato in particolare la condizione di paralisi del sistema concessorio conseguente agli interventi in materia dell'ex Ministro Di Pietro.

La sen. Boldi (LNP) ha espresso il proprio favore sulle misure volte a sostenere la paternità e la maternità, mentre il sen. Mazzatorta (LNP) ha lamentato la fretta con cui si è voluti intervenire in tema di aiuti di Stato, con il rischio di distruggere il patrimonio rappresentato dalle imprese a cui ora si chiede la restituzione.

La replica del Governo e l'esame dell'articolato sono previsti per la seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 12:15 )



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