Martedì 17 Giugno 2008 - 20ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 11:07)

La ripresa della discussione del ddl n. 692 di conversione in legge del decreto-legge n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica è stata fortemente influenzata dalla presentazione di nuovi emendamenti, in particolare dalla proposta dei relatori di sospensione dei processi penali relativi a fatti commessi fino al 20 giugno 2002. Dopo un dibattito iniziale, concluso con la dichiarazione della Presidenza di non ammissibilità di una questione pregiudiziale avanzata dal sen. Ceccanti (PD), hanno replicato i relatori Berselli e Vizzini (PdL) e il sottosegretario per la giustizia Caliendo.

Il Presidente Schifani ha quindi dato lettura della missiva inviatagli dal Presidente del Consiglio Berlusconi per sostenere, pur nella consapevolezza dell'inclusione tra i procedimenti sospesi di un processo imbastito ai suoi danni da magistrati politicizzati, la necessità di congelare per un anno i processi penali meno gravi così da corrispondere alle esigenze di sicurezza connesse al perseguimento dei reati più gravi e recenti, nonché l'opportunità di introdurre nell'ordinamento norme in grado di salvaguardare le più alte cariche dello Stato nell'esercizio delle loro funzioni.

La lettura della missiva ha prodotto una richiesta di immediata convocazione della Conferenza dei Capigruppo avanzata dal sen. Zanda (PD), il quale ha segnalato come la lettera attribuisca alla legislatura un profilo molto diverso da quello che, nell'interesse del Paese, si era cercato di garantire attraverso il dialogo tra maggioranza e opposizione. La sen. Bonino (PD) ha altresì proposto il non passaggio all'esame degli articoli denunciando come in nessuna democrazia si possa procedere alla sospensione dei processi penali per decreto-legge.

Su tali proposte sono intervenuti numerosi senatori dell'opposizione che hanno lamentato come la lettera del Capo del Governo provochi una lesione alla dignità del Parlamento, costretto a subire lo stravolgimento del decreto sulla sicurezza dei cittadini per introdurre norme volte esclusivamente a salvaguardare gli interessi processuali del Presidente Berlusconi. Per i senatori del Gruppo IdV la vicenda pone una pietra tombale sulle istanze di dialogo, mettendo il Paese in una condizione di sofferenza democratica, mentre i senatori del Gruppo del PD hanno sottolineato la grave condizione di denegata giustizia in cui si troveranno i molti cittadini parti lese nei processi di cui si chiede la sospensione, peraltro in chiarissimo contrasto con i richiami più volte effettuati dal Presidente della Repubblica in merito ai limiti della decretazione d'urgenza.

La seduta si è conclusa con la reiezione della proposta di non passaggio agli articoli, il cui esame proseguirà nella seduta pomeridiana.

In precedenza il Presidente Schifani aveva espresso la solidarietà del Senato nei confronti dei familiari delle vittime delle tragedie dell'immigrazione registratesi nelle ultime settimane nel Canale di Sicilia, auspicando che del problema si facciano carico tanto l'UE nel suo insieme quanto le Nazioni di provenienza dei migranti.

(La seduta è terminata alle ore 13:36 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina