Martedì 24 Giugno 2008 - 26ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 17:00)

Il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Sacconi ha reso al Senato una informativa sul tema degli infortuni sul lavoro, a partire dal tragico incidente verificatosi a Mineo che ha evidenziato alcune delle ragioni alla base di buona parte degli infortuni, soprattutto la sottovalutazione del livello di rischio e il mancato impiego di dispositivi di protezione. Posto che molti incidenti derivano da errori di procedura e da carenze comportamentali che denotano l'insufficiente livello della formazione, dell'informazione e della prevenzione e pur nella consapevolezza che i dati sugli incidenti mortali e più gravi pongono l'Italia nella media UE, occorre una modifica dell'approccio al problema, finora di tipo formalistico sorretto da un consistente apparato sanzionatorio, per passare ad un approccio più attento alla sostanza degli obiettivi da conseguire. In tal senso il Ministro ha convocato le parti sociali per chiedere il superamento di ogni divisione e per sottoporre un piano straordinario di intervento fondato sulla creazione di un robusto e articolato sistema di monitoraggio e sul rafforzamento dell'attività ispettiva; ma soprattutto è opportuno condividere una nuova impostazione nell'applicazione delle già valide normative vigenti, fondata sulla condivisione degli interventi tra le parti sociali a livello territoriale e aziendale.

Soddisfazione per l'informativa del Ministro è stata manifestata dai sen. Fosson (UDC-SVP-Autonomie), Mauro (LNP) e Stancanelli (PdL), che pure hanno chiesto di far rispettare con rigore la legislazione sulla sicurezza sul lavoro, di incrementare nei lavoratori la coscienza e la conoscenza dei loro diritti e delle garanzie previste, di pianificare i corsi di formazione, di potenziare le attività ispettive, di prevedere misure premiali per le imprese virtuose.

Di opposto tenore gli interventi dei sen. Giambrone (IdV) e Nerozzi (PD) che hanno rilevato come le dimensioni abnormi del fenomeno dimostrino che la logica del profitto ha ormai completamente degradato la dignità del lavoro e del lavoratore e che per fornire risposte adeguate a tale emergenza sociale occorre riaffermare l'universalità del diritto alla salute indipendentemente dalle dimensioni e dalla localizzazione delle imprese, in modo da rendere effettiva la possibilità di individuare e perseguire le responsabilità, ben lungi dalla proposta del Ministro Sacconi che va invece nella direzione di una pericolosa deregulation.

Il Senato ha quindi approvato all'unanimità, con alcune modificazioni, il Documento recante la proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosidette morti bianche. La Commissione, monocamerale, sarà composta da 20 senatori ed avrà il compito di accertare la dimensione del fenomeno, l'entità della presenza di minori, le cause degli infortuni, il livello di applicazione della legislazione vigente, l'idoneità dei controlli, l'incidenza complessiva del costo degli infortuni, i nuovi strumenti legislativi ed amministrativi da proporre, l'incidenza della presenza di imprese controllate dalla criminalità organizzata. La Commissione, dotata degli stessi poteri e sottoposta alle stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria, durerà per l'intera legislatura.

Il relatore, sen. Castro (PdL),dopo aver richiamato l'ottimo lavoro svolto dagli analoghi organismi parlamentari istituiti nel corso delle due precedenti legislature, ha sottolineato la necessità di procedere ad una lettura analitica e disaggregata dei dati disponibili per procedere ad una perimetrazione del problema e ad una segmentazione dell'intervento alla ricerca di azioni realmente efficaci.

Apprezzamento per la sensibilità e la tempestività dell'iniziativa del Senato è venuta dal Sottosegretario del lavoro, della salute e delle politiche sociali Viespoli, che ha condiviso in particolare la forte istanza emersa dal dibattito di garantire un più efficace livello di formazione e informazione.

Pur con differenti motivazioni, la proposta ha ricevuto l'unanime consenso dei Gruppi, come attestato dagli interventi dei sen. Fosson (UDC-SVP-Autonomie), Casson, Roilo, Treu (PD), Pedica, Carlino (IdV), Spadoni Urbani, Amoruso, Morra, Tofani (PdL) e Valli (LNP).

(La seduta è terminata alle ore 17:53 )



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