Martedì 7 Ottobre 2008 - 66ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 10:02)

L'Assemblea del Senato ha dedicato la seduta antimeridiana alla discussione di alcune mozioni.

Il sen. Divina (LNP) ha illustrato la mozione n. 25, i cui primi firmatari sono i Presidenti dei quattro Gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, per l'istituzione di una Commissione straordinaria per la verifica dell'andamento generale dei prezzi al consumo e per il controllo della trasparenza dei mercati. L'organismo, composto da 25 membri, consentirebbe di analizzare i fattori congiunturali e strutturali all'origine dei rincari al fine di mitigare le conseguenti anomalie sul sistema produttivo, con particolare riferimento ai prodotti energetici; di acquisire elementi informativi sull'andamento dei prezzi dei beni e dei servizi di largo consumo al fine di garantire la trasparenza e la tracciabilità; di elaborare proposte volte ad attenuare le conseguenze del rialzo dei prezzi dei prodotti energetici e dei beni di largo consumo sulle famiglie a basso reddito; di svolgere indagini sull'andamento in borsa del prezzo del petrolio, nonché sulle transazioni internazionali al fine di venire a conoscenza di eventuali speculazioni, pregresse e future.

Dopo gli interventi dei sen. Lannutti (IdV) e Andria (PD), il seguito dell'esame della mozione è stato rinviato alla seduta pomeridiana.

Il Senato ha quindi affrontato la discussione generale congiunta delle mozioni nn. 24, dei senatori Finocchiaro (PD) ed altri, in materia di occupazione, e 26, dei senatori Mauro ed altri, in materia di costo della vita e retribuzioni.

Il sen. Roilo (PD), illustrando la mozione n. 24, ha sottolineato come la crisi finanziaria mondiale, la bassa crescita del Prodotto interno lordo e le perduranti difficoltà economiche stiano aggravando la precarietà e instabilità di un numero elevatissimo di posti di lavoro, mettendo a rischio interi comparti produttivi e vaste aree del territorio, in particolare nel Mezzogiorno, una situazione che non trova sbocci nel DPEF, privo di indicazioni di politiche per lo sviluppo e di misure strutturali idonee a contrastare la crisi occupazionale e sostenere il potere d'acquisto di pensioni e salari. Per questo si chiede al Governo di impegnarsi ad adottare misure urgenti per contrastare la grave crisi occupazionale nel Paese, combattere la precarietà del lavoro e incentivare l'inclusione dei soggetti oggi sottorappresentati, con particolare riferimento alle donne, agli ultracinquantenni e ai giovani; a potenziare il sistema degli ammortizzatori sociali, estendendolo a tutte le forme di lavoro, anche atipiche; infine, ad operare per la massima apertura possibile del tessuto produttivo nazionale agli investimenti stranieri, attivandosi per attirare in Italia il meglio dell'imprenditoria mondiale.

La sen. Mauro (LNP) ha quindi illustrato la mozione n. 26, che prende le mosse dalla constatazione dell'aumento generalizzato del costo della vita in tutto il territorio nazionale, con conseguenze deleterie per le famiglie italiane che arrivano a coprire le spese mensili con molta fatica, finendo spesso per indebitarsi e passando così nella fascia sociale della povertà. In tal senso si chiede al Governo di impegnarsi a svolgere indagini e ad elaborare gli indicatori atti a rilevare in maniera sistematica l'indice medio del costo della vita su base nazionale, con la relativa suddivisione su base provinciale, nonché a rivedere il sistema di contrattazione nazionale del pubblico impiego, in modo che le retribuzioni siano commisurate al costo medio della vita nelle province in cui i pubblici dipendenti svolgono la loro attività lavorativa, adeguando automaticamente al rialzo le retribuzioni dei dipendenti che operano nelle province in cui l'indice di costo medio della vita appare superiore a quello nazionale.

Dopo gli interventi dei sen. Blazina, Nerozzi (PD), Carlino (IdV) e Castro (PdL), il Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Viespoli ha espresso parere contrario alla mozione n. 24, rilevando la forte contraddizione che emerge tra le richieste in essa avanzate dai firmatari del Gruppo PD e le scelte operate in materia dal Governo Prodi. Pur nella consapevolezza della necessità di riformare in senso estensivo la disciplina degli ammortizzatori sociali, occorre tenere realisticamente conto delle compatibilità finanziarie che il Governo deve valutare su base nazionale. In tal senso, il Sottosegretario ha condizionato il parere favorevole sulla mozione n. 26 ad una modifica dell'ultimo capoverso del dispositivo. Il seguito dell'esame delle mozioni è stato rinviato alla seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 11:50 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina