Giovedì 30 Ottobre 2008 - 82ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

Il Senato ha discusso le mozioni nn. 46 del Popolo della libertà, 47 della Lega, 48 del Gruppo UDC-Südtiroler Volkspartei-Autonomie e 49 del Partito Democratico sulla persecuzione delle comunità cristiane nel mondo. A conclusione della discussione generale, su proposta del sen. Bricolo (LNP), il Presidente ha sospeso i lavori per esplorare la possibilità di pervenire ad un documento unitario.

Lo sforzo di convergenza su un testo unico ha avuto successo e così il sottosegretario di Stato per il lavoro, salute e politiche sociali Roccella ha potuto accogliere un ordine del giorno sottoscritto da tutti i Gruppi parlamentari, con il quale, ribadendo la necessità che l'Italia si adoperi per la difesa dei diritti della persona e delle libertà religiose, si impegna il Governo ad assumere iniziative specifiche per contrastare le persecuzioni delle comunità cristiane nel mondo, in particolare in India e Iraq. L'ordine del giorno impegna altresì il Governo a promuovere il rafforzamento del ruolo internazionale dell'Unione europea quale modello sociale e istituzionale di riferimento per la tutela e la promozione su scala mondiale dei diritti umani e della pace e a considerare il dramma delle persecuzioni per motivi religiosi ed etnici come prioritario nelle relazioni internazionali e bilaterali.

La convergenza unanime del Senato su un testo unitario è stata accolta con soddisfazione da tutti i Gruppi come segnale concreto della grande attenzione che il Parlamento nutre per un dramma che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. Negli interventi svolti in sede di illustrazione delle mozioni, di discussione generale e nelle dichiarazioni di voto finale dai senatori Bettamio, Valditara, Calabrò e Gasparri (PdL), Rizzi e Leoni (LNP), Ceruti, Granaiola e Soliani (PD), Astore (IdV) e D'Alia (UDC-SVP-Aut), pur con diverse sottolineature, è emersa la concorde volontà di appoggiare un'azione concreta della diplomazia e della politica italiane per il rafforzamento degli strumenti a disposizione della comunità internazionale nella difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali e per il dialogo tra le religioni.

Non hanno partecipato al voto i sen. radicali Perduca e Poretti, i quali hanno rilevato il tono burocratico del documento approvato, criticando la scelta di non denunciare con chiarezza e coerenza tutte le persecuzioni che nel mondo si verificano per motivi religiosi, etnici e politici.

Il Senato ha quindi approvato il ddl n. 1072, che converte in legge, con modificazioni, il decreto-legge n. 151 in materia di prevenzione e accertamento di reati, di contrasto alla criminalità organizzata e all'immigrazione clandestina.

Annunciando il voto contrario, il sen. Li Gotti (IdV) ha sottolineato l'assenza di una strategia di contrasto alla criminalità organizzata da parte del Governo, il quale, al contrario, ha tentato di adottare misure in tema di giustizia preoccupanti e controproducenti come quelle sul blocco dei processi o sull'impunità per i reati amministrativi dei manager delle grandi società ed impedisce l'esame nelle Commissioni dei ddl dell'opposizione sul processo penale e per la stesura di un testo unico delle norme antimafia. Contrario anche il voto dichiarato dal PD per bocca del sen. Casson (PD), che ha denunciato come, di fronte al fallimento dei proclami elettorali in materia di sicurezza e di immigrazione clandestina, il Governo abbia adottato misure propagandistiche con le quali sono state sacrificate risorse che avrebbero potuto essere indirizzate per rafforzare gli organici e i mezzi delle Forze dell'ordine e della magistratura. Il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) ha dichiarato l'astensione del Gruppo, chiedendo al Governo, sui temi della sicurezza, un'attenzione non episodica ed impostata su iniziative spettacolari ed iniziative coerenti e trasparenti.

Nel motivare il voto favorevole della maggioranza, i sen. Bodega (LNP) e Vizzini (PdL), hanno ricordato invece i risultati raggiunti dalla maggioranza per onorare gli impegni assunti in campagna elettorale con i cittadini sui temi della sicurezza, del controllo del territorio, della lotta alla criminalità organizzata, del contrasto all'immigrazione clandestina. L'impegno della maggioranza su questi temi troverà una più compiuta esemplificazione con l'approvazione del pacchetto sicurezza attualmente all'esame del Parlamento.

Nel corso della seduta il sen. Perduca (PD) ha nuovamente stigmatizzato la mancata elezione del Presidente della Commissione RAI. Il sen. Ranucci (PD) ha chiesto invece un'informativa del Governo sullo stato delle trattative per la vendita di Alitalia e su eventuali tentativi di acquisire, tramite fondi sovrani, società di rilevanza strategica quali Telecom e Enel. Il sen. Lannutti (IdV) ha rinnovato la richiesta che il Governo riferisca sugli incidenti verificatisi ieri a piazza Navona e sulla ritardata reazione delle Forze dell'ordine nei confronti dell'aggressione subita dagli studenti da parte di estremisti di destra.

(La seduta è terminata alle ore 12:38 )



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