Giovedì 11 Dicembre 2008 - 114ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:30)

Il Senato ha approvato i disegni di legge n. 1210, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011, e n. 1209, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009). Entrambi i provvedimenti sono stati approvati in un testo comprendente le modificazioni apportate dalla Commissione bilancio e quindi vengono rinviati alla Camera per la seconda lettura.

L'approvazione finale è giunta in anticipo rispetto alla programmazione fissata dalla Conferenza dei Capigruppo. Visto il regolare andamento delle votazioni, infatti, il sen. Gasparri (PdL) ha avanzato la proposta di anticipare alla seduta odierna l'esame della Nota di variazioni e le dichiarazioni di voto e il voto finale, originariamente programmati per la seduta antimeridiana di domani. I sen. Zanda (PD) e Lannutti (IdV) hanno accolto la proposta della maggioranza. In particolare il vice presidente del Gruppo PD ha sottolineato lo spirito costruttivo e non ostruzionistico che ha animato l'impegno dei senatori del Gruppo nell'esame dei documenti di bilancio, cogliendo l'occasione per sottolineare la distanza di tale atteggiamento rispetto alle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio Berlusconi, di netta chiusura ad ogni ipotesi di collaborazione con le opposizioni sulle riforme, persino su quelle costituzionali, e fortemente irriguardose nei confronti degli avversari politici; dichiarazioni criticate anche dal ministro Bossi. Il Presidente Schifani, che ha sottolineato la necessità per il Paese di riforme condivise, e il sottosegretario Vegas hanno dato atto ai Gruppi dell'opposizione del comportamento responsabile e costruttivo mantenuto nel corso dell'esame dei documenti di bilancio.

Sulla votazione della Nota di variazioni (1210-ter), che riporta gli effetti sul bilancio delle modifiche apportate alla finanziaria, il sen Morando (PD) ha denunciato problemi di compatibilità tecnica o politica a proposito della tabella del Ministero dell'istruzione e dell'appostazione per il Fondo per le aree sottoutilizzate. Il sottosegretario Vegas ha negato la sussistenza formale dei rilievi indicati, in quanto il bilancio fotografa la legislazione vigente.

Prima della votazione finale, si è aperta la fase delle dichiarazioni di voto. Il sen. Pistorio ha annunciato il voto favorevole del Movimento per l'autonomia, rilevando però che la finanziaria è stata ridotta ad un adempimento formale non idoneo ad affrontare la grave crisi in atto e le difficoltà straordinarie del Mezzogiorno; inoltre, l'andamento dei lavori parlamentari che sottrae spazio all'interlocuzione con il Governo, ha impedito anche a una forza che sostiene l'Esecutivo di far valere l'assoluta ragionevolezza di alcune proposte. Il sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) ha criticato l'approccio del Governo che affronta la drammatica congiuntura finanziaria con l'unica preoccupazione di non aumentare la spesa, ma non corregge gli errori commessi a luglio, quando con il taglio dell'ICI ha sottratto alle casse pubbliche 3 miliardi di euro che oggi sarebbero utilissimi, applica il patto stabilità danneggiando gli enti locali virtuosi ed impedendo loro di investire e non ha voluto accogliere gli emendamenti tesi a sostenere la famiglia. Il sen. Astore (IdV) ha annunciato voto contrario, sottolineando la chiusura netta della maggioranza alle proposte dell'opposizione e l'ostinazione con cui sono state difese le scelte sbagliate compiute nella prima parte della legislatura. Addirittura sono state dichiarate inammissibili e bollate come interessi localistici le proposte di modifica sui tagli delle risorse per le aree terremotate del Molise e della Puglia. Il sen Massimo Garavaglia ha annunciato il voto favorevole della Lega Nord. La nuova impostazione della finanziaria ha consentito una gestione rigorosa e trasparente dei conti pubblici, prodromo di una politica di diminuzione del debito pubblico. La prossima revisione degli studi di settore consentirà la salvezza di migliaia di piccole imprese e sono state create le condizioni per l'avvio di una politica di investimenti. Importante decisione è stata quella di finanziare il fondo per le aree confinanti con le Regioni a statuto speciale, in attesa dell'indispensabile riforma del federalismo fiscale. Il sen. Morando, annunciando il voto contrario del PD, ha criticato ancora la scelta del Governo di non usare la politica di bilancio in senso anticiclico per affrontare la crisi, come stanno facendo tutti gli altri Paesi occidentali. Il PD ha proposto emendamenti tesi ad utilizzare nel 2009 un punto percentuale del PIL per misure capaci di sostenere le fasce sociali più deboli, il mondo produttivo e l'occupazione nell'attuale fase di recessione e ad approvare contemporaneamente le misure legislative idonee ad offrire garanzie ai mercati internazionali circa la stabilità dei conti pubblici italiani e quindi ad impedire un peggioramento del debito. Il sen. Azzollini (PdL), dichiarando voto favorevole, ha sottolineato l'importanza della scelta del Governo di anticipare la manovra a luglio con il decreto n. 112, che ha consentito di affrontare la crisi attuale da posizioni di maggiore solidità del sistema finanziario. E' stato rispettato l'impegno a mantenere la finanziaria snella e attenta solo alle questioni generali di politica economica, il che ha permesso di difendere il rigore della finanza pubblica e nello stesso tempo di favorire una politica di investimenti, che verrà sviluppata soprattutto con il decreto-legge n. 185 attualmente all'esame della Camera.

(La seduta è terminata alle ore 20:27 )



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