Martedì 16 Giugno 2009 - 221ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 17:04)

Il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 1397 recante legge quadro in materia di contabilità e finanza pubblica nonché delega al Governo in materia di adeguamento dei sistemi contabili, perequazione delle risorse, efficacia della spesa e potenziamento del sistema dei controlli.

Il provvedimento è finalizzato ad adeguare il contesto normativo del governo della finanza pubblica ai cambiamenti istituzionali introdotti negli ultimi anni. In tal senso viene anzitutto ampliato l'ambito di applicazione delle norme all'intero comparto delle amministrazioni pubbliche e tutti i soggetti che ne fanno parte dovranno condividere un programma di armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili e di bilancio. Vengono introdotte norme di revisione degli strumenti di programmazione degli obiettivi di finanza pubblica e dei relativi documenti e si prevede, con riferimento al bilancio dello Stato, che la proposta di bilancio dei Ministeri copra puntualmente l'intero periodo di programmazione del bilancio pluriennale e non più soltanto il primo esercizio. Si introduce infine la previsione dell'assestamento come strumento facoltativo, pertanto svincolato da limiti temporali, e si delega il Governo per l'introduzione del bilancio di cassa.

Il relatore nonché primo firmatario del ddl, sen. Azzollini (PdL), si è soffermato sulle correzioni apportate dalla Commissione di merito, segnalando anzitutto il superamento dell'attuale obbligo di copertura degli oneri correnti della finanziaria in favore del riconoscimento di una maggiore libertà al Governo di impostare la manovra con il solo limite del saldo complessivo. Ne consegue che il limite di ammissibilità per gli emendamenti è quello fissato dall'articolo 1 della finanziaria, quindi comprensivo degli effetti della manovra. Quanto alla possibilità di utilizzare in corso d'anno eventuali migliori previsioni di entrate per finalità di copertura, si è stabilito che esse vengano devolute al saldo, al netto di quanto eventualmente utilizzato dal provvedimento di assestamento, ove presentato dal Governo. Si è poi deciso di mantenere l'obbligo di compensare le norme sui tre saldi e si riconosce al Governo la libertà di utilizzare gli strumenti di politica finanziaria ai fini della definizione dell'obiettivo della pressione fiscale complessiva. Oltre alla previsione di un rapporto sullo stato di attuazione della riforma alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, si propone l'istituzione di una Commissione bicamerale per la trasparenza dei conti pubblici.

Gli interventi svolti in discussione generale dai sen. Morando, Lusi, Giaretta, Lumia (PD), Pichetto Fratin, Ferrara, Colli, Germontani, Fleres (PdL), Lannutti e Mascitelli (IdV) hanno evidenziato una sostanziale convergenza sulla grande rilevanza istituzionale e sui contenuti del provvedimento, che non a caso trae origine dagli sforzi compiuti già dal Governo Prodi e ripresi dall'attuale Esecutivo per definire al meglio una riforma che consentirà di concentrare finalmente l'attenzione sulle grandi componenti del bilancio, esaltando la libertà e la responsabilità della politica e consentendo ai cittadini di conoscere con trasparenza l'allocazione delle risorse disponibili che i Governi intenderanno di volta in volta stabilire. Se vi è convergenza sulla necessità di accrescere i livelli di flessibilità nella gestione del bilancio da parte del Governo e sulla necessità di un drastico innalzamento della quantità e della qualità del controllo parlamentare, per l'opposizione restano aperte alcune questioni, in particolare la necessità di un decisivo rafforzamento del carattere pluriennale della Decisione quadro di finanza pubblica (il vecchio DPEF), di definire una volta per tutte nella legge di contabilità il carattere permanente del patto di stabilità interno e di rivedere la procedura di nomina del Presidente dell'ISTAT.

In apertura di seduta, il sen.Bornacin (PdL) ha rivolto parole di cordoglio alle famiglie di Gianfranco Iamma e Francesco Mercurio, vittime dell'ennesimo incidente sul lavoro verificatosi a Riva Ligure (IM). Il Presidente Chiti, nel rappresentare la vicinanza della Presidenza del Senato, ha sottolineato come le dimensioni del fenomeno impongano una verifica dell'attuazione della legge in materia, un più efficace coordinamento tra le istituzioni interessate e maggiori e più stringenti controlli.

(La seduta è terminata alle ore 20:03 )



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