Mercoledì 1 Luglio 2009 - 230ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

Prosegue in Senato la discussione del disegno di legge n. 733-B, recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, già approvato in prima lettura e poi modificato dalla Camera dei deputati. Dopo la reiezione, con unica votazione, delle numerose pregiudiziali di costituzionalità illustrate nel corso della seduta di ieri e che oggi sono state oggetto di dichiarazioni di voto contrarie da parte dei sen. Mazzatorta (LNP) e Saltamartini (PdL) e favorevole da parte del sen. Bianco (PD), il Ministro per i rapporti con il Parlamento Vito ha posto la questione di fiducia sui tre articoli del provvedimento, nel testo comprendente le modificazioni apportate dalla Camera dei deputati, sottolineando l'importanza del ddl, il primo approvato, nell'ambito del più ampio pacchetto di norme in materia di sicurezza, nel primo Consiglio dei ministri che si tenne nel maggio dell'anno scorso a Napoli.

La discussione sulla questione di fiducia si è incentrata sul merito delle misure contenute nel disegno di legge. Dal versante della maggioranza, i sen. Mugnai, Compagna e Benedetti Valentini (PdL), Bodega, Vallardi, Divina, Maraventano e Pittoni (LNP) hanno sottolineato la rilevanza di un provvedimento che fornisce risposta alla crescente domanda di sicurezza e che testimonia la sintonia che il Governo e lo schieramento di centrodestra sono riusciti ad instaurare con i cittadini. Il provvedimento ha anzitutto il merito di cogliere, senza preclusioni ideologiche e con atteggiamento pragmatico, il nesso oggettivo tra il dilagare della criminalità diffusa e il fenomeno dell'immigrazione clandestina, ancorando stabilmente le norme in materia al rispetto del principio di legalità che certamente non nega la predisposizione alla tolleranza e all'apertura cui l'intera società italiana si conforma. Il ddl assume inoltre la cultura della partecipazione e dell'impegno civile come chiave di lettura per il conseguimento di un obiettivo alto, la difesa dei soggetti socialmente più deboli dalla microcriminalità, disciplinando in tal senso le attività delle associazioni di cittadini non armati che potranno sorgere a livello locale. Evidenziata inoltre l'efficacia delle misure, anche di carattere finanziario e patrimoniale, di contrasto alla criminalità mafiosa.

Per l'opposizione sono intervenuti i sen. Bugnano, Pardi, Carlino e De Toni (IdV), Scanu, Livi Bacci, Di Giovan Paolo, Perduca e Paolo Rossi (PD), che hanno anzitutto stigmatizzato l'impostazione discriminatoria del provvedimento ai danni degli immigrati. Con l'introduzione del reato di immigrazione clandestina si prefigura una sostanziale indisponibilità all'accoglienza, corredata da norme lesive dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione e contraddittorie rispetto ai reali interessi del Paese che trova nell'immigrazione la soluzione ai gravi problemi demografici e produttivi che lo attanagliano. Particolarmente critico il giudizio nei confronti delle norme che ostacolano l'iscrizione a scuola dei minori extracomunitari e dei matrimoni tra immigrati e di quelle che innalzano da due a sei mesi il termine massimo del trattenimento dello straniero nei centri per l'identificazione e l'espulsione. Molte le considerazioni contrarie alla costituzione delle cosiddette ronde, di cui sono stati evidenziati i rischi per la tenuta della democrazia. Sottolineata infine l'incoerenza del Governo che, a fronte dell'introduzione di norme restrittive propagandistiche e spesso inapplicabili, ha nel contempo fortemente impoverito l'intero comparto della difesa e della sicurezza e si vede costretto a porre la questione di fiducia su un provvedimento evidentemente non pienamente condiviso neanche all'interno della maggioranza.

(La seduta è terminata alle ore 14:14 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina