Martedì 14 Luglio 2009 - 238ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:34)

Il Presidente del Senato Schifani ha aperto l'odierna seduta rivolgendo parole di cordoglio, di commossa solidarietà e di profondo dolore per la morte in Afghanistan del caporalmaggiore paracadutista Alessandro Di Lisio, rimasto ucciso a seguito dell'esplosione di un ordigno che ha provocato il ferimento di altri tre militari italiani. Anche per onorare la memoria dei caduti, ha aggiunto il Presidente Schifani, è necessario proseguire la missione di pace in territorio afgano dove i militari italiani sono impegnati con passione e spirito umanitario in favore delle popolazioni locali. A tutti i soldati italiani impegnati nelle diverse missioni di pace che vedono l'Italia protagonista va il ringraziamento del Senato e di tutti i cittadini.

Dopo una sospensione della seduta di dieci minuti in segno di lutto, il Presidente Schifani ha ricordato, a 17 anni dall'attentato del 19 luglio 1992, il sacrificio di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della scorta. Il Presidente ha tratteggiato la figura di magistrato profondamente consapevole del suo ruolo, da svolgere con grande rigore, professionalità e umanità e avendo quale unico interesse il bene dello Stato. In costante simbiosi con Giovanni Falcone, ucciso 57 giorni prima a Capaci, Borsellino fu fra i principali protagonisti di una stagione di lotta alla mafia avviata con il primo maxiprocesso, una stagione che ha posto le basi per i successivi successi investigativi e che ha reso finalmente la lotta alla mafia un patrimonio collettivo e una priorità condivisa nel Paese e tra gli schieramenti politici. Al ricordo di Paolo Borsellino hanno poi offerto il proprio contributo i sen. Fosson (UDC-SVP-Aut), Giambrone (IdV), Boldi (LNP), Della Monica (PD) e Gasparri (PdL).

I sen. Bianconi e Compagna (PdL) hanno inoltre ricordato la figura di Oddo Biasini, recentemente scomparso, storico segretario del Partito repubblicano italiano negli anni Settanta.

L'Assemblea ha quindi approvato all'unanimità la mozione 1-00150, dei sen. Marcenaro (PD) ed altri, per la liberazione del militare israeliano Gilad Shalit. La mozione, firmata da rappresentanti di tutti i Gruppi parlamentari, impegna il Governo a promuovere, in linea di continuità con la politica estera italiana, ogni possibile azione che favorisca la liberazione e perché il processo di pace possa riprendere dall'assunto "due popoli, due Stati" e dal riconoscimento reciproco delle sofferenze patite da ambo le parti in tanti anni di conflitto e dagli elevatissimi costi umani. Illustrando la mozione, il sen. Marcenaro (PD) ha ripercorso la vicenda del rapimento avvenuto nel 2006 ad opera di Hamas, un atto commesso e poi gestito in contrasto con qualsiasi convenzione internazionale in materia di diritti umani e trattamento di prigionieri.

Il sostegno agli obiettivi della mozione è stato motivato nei loro interventi dai sen. Fosson (UDC-SVP-Aut), Pardi (IdV), Bodega (LNP), Perduca, Della Seta (PD) e Compagna (PdL). Accogliendo la mozione a nome del Governo, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giovanardi ha dichiarato la vicinanza italiana alla famiglia per un atto che si configura come un ricatto inaccettabile al Governo israeliano e alla comunità internazionale ed ha richiamato il sostegno italiano ai tentativi di mediazione per una conclusione positiva della vicenda e l'impegno per la ripresa di negoziati che portino ad una soluzione giusta del conflitto mediorientale.

Infine, il Senato ha approvato all'unanimità la mozione 1-00151, dei sen. Gasparri (PdL) ed altri, anch'essa sottoscritta da rappresentanti di tutti i Gruppi, sulla minoranza di lingua italiana in Croazia. Il sen. Camber (PdL) ha illustrato la mozione con cui il Governo si impegna a salvaguardare i diritti degli italiani che hanno abbandonato i territori assegnati alla ex Jugoslavia; a proseguire, nell'ambito del tavolo Governo-esuli, nella richiesta di una verifica di tutte le possibilità di restituzione di beni ad essi espropriati; a lavorare per il pieno rispetto degli accordi italo-croati a tutela della comunità italiana residente nella Repubblica di Croazia, nel quadro della normativa comunitaria sul rispetto delle minoranze e in spirito di integrazione; ad adoperarsi perché la Repubblica di Croazia, adempiute le condizioni poste dai competenti organi comunitari, con particolare riferimento alla tutela delle minoranze ed in particolare della minoranza italiana, possa celermente entrare a pieno titolo nell'Unione europea.

I sen. Pegorer, Perduca, Blazina, Marinaro (PD), Peterlini (UDC-SVP-Aut), Pittoni (LNP), Carlino (IdV) e Gasparri (PdL) hanno evidenziato le molteplici ragioni che militano a favore dell'assunzione degli impegni richiesti da parte del Governo.

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giovanardi ha confermato il sostegno del Governo italiano al cammino per l'integrazione europea della Croazia, ma considera necessario risolvere una serie di questioni ancora aperte che riguardano il rispetto dei diritti della minoranza italiana in Istria e in Dalmazia, oggetto peraltro di monitoraggio da Parte dell'Unione europea da cui non emergono elementi di preoccupazione. Il Sottosegretario ha poi dato conto del forte impegno del Governo a tutela della minoranza italiana e in generale di tutte le minoranze esistenti in Europa.

(La seduta è terminata alle ore 19:46 )



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