Giovedì 10 Dicembre 2009 - 299ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:36)

Il Senato ha ripreso l'esame delle mozioni sugli uffici consolari all'estero, che sono state accolte, con alcune modifiche, dal Governo e approvate dall'Assemblea.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha sottolineato la valenza politica della scelta del Governo di aprire un ampio confronto su un atto che pure avrebbe mera valenza amministrativa e che invece risponde ad un preciso e autonomo intendimento del Dicastero, peraltro neanche necessitato da imposizioni di politica economica. Certamente la chiusura di alcune sedi consolari produrrà dei risparmi che saranno tutti reinvestiti nella rete consolare per garantire il necessario ammodernamento tecnologico e per modulare i servizi alle nuove esigenze degli italiani all'estero. Il Sottosegretario ha anche ribadito l'importanza di varare un progetto di legge di riforma della rappresentanza che sia condiviso almeno nel suo sistema di architettura portante.

Nel corso della discussione e delle dichiarazioni di voto, i sen. Pegorer, Bertuzzi, Randazzo (PD), Giai (UDC-SVP-Aut), Pedica (IdV), Cagnin (LNP) e Bettamio (PdL) hanno manifestato apprezzamento per la disponibilità al confronto e per l'intenzione di ammodernare la rete consolare, ma hanno anche evidenziato le ricadute negative che la chiusura di alcune sedi consolari produrrà sulla vita degli italiani all'estero e sulla capacità di sostenere gli interessi economici e culturali dell'Italia. I sen. Perduca e Livi Bacci (PD) hanno rinunciato a partecipare alle votazioni, denunciando l'assenza dei senatori di maggioranza.

L'Assemblea ha quindi approvato, dopo che il Governo le aveva accolte con modificazioni, le mozioni sulla partecipazione dell'Italia alla Convenzione sull'aiuto alimentare. Come illustrato dai sen. Bosone (PD) e Di Nardo (IdV), l'Italia ha accumulato inadempienze per oltre 200 milioni di euro che, se non sanate, potrebbero comportarne l'esclusione dalla Convenzione. Da qui la richiesta al Governo di ottemperare a tali impegni oltre che a quelli assunti nel recente Vertice G8 dell'Aquila.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica, riconoscendo la sussistenza dell'arretrato a carico dell'Italia e dunque condividendo lo spirito delle mozioni, ha sottolineato come i maggiori risultati raggiunti in sede G8 in termini di aiuti ai Paesi poveri siano venuti sotto la Presidenza italiana e che il contributo complessivo dell'Italia va valutato alla luce della partecipazione italiana, pari al 14 per cento, alle risorse che l'UE destina annualmente all'aiuto allo sviluppo e alla lotta alla povertà. Certamente occorre un salto di qualità che spinga i Paesi ricchi ad abbandonare la logica emergenziale del dono per passare a quella dell'investimento per sostenere lo sviluppo locale, così come in ambito interno occorre tornare ad un'unica cabina di regia presso il Ministero degli affari esteri per la gestione della cooperazione allo sviluppo.

In sede di discussione e di dichiarazioni di voto sono intervenuti i sen. Di Giovan Paolo, Giaretta, Andria (PD), Pedica (IdV), Vallardi (LNP) e Scarpa Bonazza Buora (PdL).

Le mozioni sull'obesità infantile sono state rinviate ad altra seduta.

(La seduta è terminata alle ore 13:10 )



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