Martedì 15 Dicembre 2009 - 301ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 17:01)

Nell'introdurre l'intervento del Ministro dell'interno Maroni, venuto ad informare il Senato sull'aggressione subita dal Presidente del Consiglio dei ministri a Milano, il Presidente Schifani ha rivolto al Presidente Berlusconi l'augurio dell'Assemblea per una pronta guarigione, facendo sue le parole del Capo dello Stato di ferma condanna dell'accaduto e di invito a ricondurre lo scontro politico nell'alveo del civile confronto. Il Presidente Schifani ha rivolto un accorato appello per interrompere la spirale di aggressività verbale nei confronti dell'avversario prima che degeneri in violenza fisica ed ha indicato nel dialogo sulle riforme istituzionali la strada maestra per uscire dall'attuale situazione di stallo.

Il Ministro dell'interno Maroni, dopo aver rinnovato lo sdegno suo personale e del Governo per la gravissima aggressione al Presidente Berlusconi, cui ha espresso incondizionata solidarietà e vicinanza, ha fornito una puntuale e dettagliata ricostruzione dei fatti, da cui emerge la provata premeditazione dell'aggressione perpetrata da persona affetta da problemi psichici di tipo paranoico che è non risultata appartenente ad alcun gruppo politico organizzato né vicino a centri sociali. La puntuale verifica delle procedure di sicurezza adottate nell'occasione esclude la possibilità di muovere rilievi ai responsabili dell'ordine pubblico, che anzi sono efficacemente intervenuti anche nel corso della manifestazione per impedire tentativi di contestazioni violente. Il Ministro ha richiamato le norme, le procedure e le responsabilità che presiedono alla sicurezza delle più alte cariche dello Stato e dei cittadini, sottolineando la difficoltà, in una fase di crescente campagna contro la persona del Presidente del Consiglio, di coniugarle con il necessario rispetto della libertà di espressione. In tal senso occorre intervenire anche per impedire la commissione di reati sul web, attribuendo poteri in tal senso alla magistratura. Il Ministro ha quindi annunciato l'intenzione di sottoporre all'esame del prossimo Consiglio dei ministri nuove norme, sul modello di quelle già previste per fronteggiare la violenza negli stadi, finalizzate a contrastare eventuali forme di violenza nel corso di manifestazioni politiche.

Oltre che dal Ministro dell'interno, anche da parte dei sen. Pistorio (Misto-MPA-AS), D'Alia (UDC-SVP-Aut), Li Gotti (IdV), Bodega (LNP), Finocchiaro (PD) e Quagliariello (PdL) sono stati rivolti auguri di pronto ristabilimento al Presidente Berlusconi ed è stata manifestata piena adesione all'appello autorevolmente lanciato dal Presidente della Repubblica e ripreso dal Presidente del Senato. Unanime è stata anche la ferma condanna di ogni forma di violenza, in quanto tale estranea all'ambito della politica e dunque non ascrivibile a nessuna organizzazione politica democratica. Il sen. Quagliariello ha però voluto richiamare la campagna d'odio e l'operazione concentrica di criminalizzazione del Presidente del Consiglio culminata in occasione della discutibile dichiarazione di incostituzionalità del Lodo Alfano ed ha rilevato la necessità di un'analisi obiettiva del recente passato.

Il Senato ha anche avviato l'esame del ddl n. 1397-B recante "Legge di contabilità e finanza pubblica", già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Azzollini, ha dato conto delle modifiche apportate dalla Camera in seconda lettura, rilevando in premessa che, seppur numerose, esse non stravolgono l'ispirazione di fondo ricevuta in prima lettura. Tra le principali novità, si segnala la modifica alla delega in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici nel senso di rinviare alla legge sul federalismo fiscale la parte relativa ai criteri e ai principi di armonizzazione delle regioni e degli enti locali. E' stata inoltre soppressa la Commissione parlamentare per la trasparenza e l'informazione nel campo della finanza pubblica e si è stabilito che sarà la nuova legge di stabilità ad occuparsi del patto di stabilità interno, delegando il patto di convergenza ad un apposito provvedimento collegato. Si è previsto che il disegno di legge di stabilità debba contenere un prospetto riepilogativo degli effetti triennali della manovra sui saldi di finanza pubblica e che nei primi tre esercizi successivi all'approvazione del disegno di legge i Ministri competenti debbano presentare al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione dei relativi programmi di spesa e sul loro grado di avanzamento, prevedendo altresì che il Ministro dell'economia e delle finanze possa disporre il mantenimento di residui per spese in conto capitale anche in deroga ai termini previsti dalla normativa di contabilità. La Camera ha inoltre spostato il termine di presentazione dei collegati al mese di febbraio dell'esercizio successivo, prevedendo che la funzione normativa di sviluppo venga convogliata nel provvedimento collegato ad hoc. Il relatore ha infine sottolineato alcuni temi che necessitano ancora di qualche chiarimento.

Nel corso della discussione generale, i sen. Morando, Giaretta, Legnini (PD), Lannutti e Mascitelli (IdV) hanno lamentato come alcuni interventi di modifica operati dalla Camera limitino fortemente l'incisività riformatrice del disegno di legge licenziato in prima lettura dal Senato. In particolare è stata criticata la scelta di sopprimere la struttura unica di supporto tecnico del Parlamento e la Commissione bicamerale che avrebbe dovuto sovrintendere a tutto il processo volto a garantire trasparenza al sistema. I sen. Spadoni Urbani (PdL) e Massimo Garavaglia (LNP) hanno invece confermato l'adesione ad una riforma che mantiene intatta la sua validità e che si coordina al meglio con le norme sul federalismo fiscale. Il seguito della discussione è stato rinviato a domani.

(La seduta è terminata alle ore 20:00 )



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