Mercoledì 23 Febbraio 2011 - 508ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:05)

Il Ministro degli affari esteri Frattini ha reso in Senato un'ampia informativa sulla situazione in Libia. Il Governo italiano ha intrapreso sin dall'inizio degli anni Novanta un percorso, caratterizzato da alterne vicende, teso alla progressiva normalizzazione delle relazioni italo-libiche e culminato con la definizione di un quadro volto a sostituire l'inimicizia e il retaggio del colonialismo italiano con una prospettiva di stabilità tale da coltivare gli importanti interessi economici e la gestione dei flussi migratori, nonché di impostare un adeguato scenario negoziale con l'UE. Tutto ciò risulta completamente destabilizzato dalla drammatica situazione di guerra civile in atto, un vero e proprio bagno di sangue, con la Cirenaica ormai fuori dal controllo delle autorità di Tripoli. In tale contesto, le false accuse mosse ieri da Gheddafi all'Italia e agli Stati Uniti di fomentare le sommosse e di fornire razzi ai rivoltosi indicano con chiarezza un deterioramento dei rapporti su cui l'Italia deve svolgere nelle prossime settimane una riflessione politica fondata su una seria valutazione dell'interesse nazionale italiano e su cui quindi è auspicabile che si manifesti la convergenza di tutte le forze politiche e un forte impegno del Parlamento. Il Presidente Berlusconi ha fatto sentire la sua voce, insieme a quella del segretario dell'ONU Ban Ki-moon, per la cessazione immediata delle violenze sul popolo libico, che vanno fermamente condannate e non possono trovare alcuna giustificazione, e nello stesso senso si è manifestata la reazione dell'Europa e degli Stati Uniti, così come la dichiarazione di condanna venuta dalla Lega araba.

La storia della Libia, segnata da divisioni storiche tra gruppi tribali, rende oggi difficile l'affermarsi di una leadership coesa dell'opposizione, così come affatto granitica si sta dimostrando persino la compagine governativa, mentre l'esercito libico non ha certo la struttura di quello egiziano. La comunità internazionale non ha ancora definito una reazione condivisa, ma certamente la questione migratoria si manifesterà con una veemenza tale da richiedere risposte immediate, anche perché la vicenda libica si aggiunge agli altri recenti eventi sviluppatisi nell'intera area nordafricana. E' un problema che non può scaricarsi solo sull'Italia e a cui quindi l'Europa deve fornire una soluzione, come chiederà domani il ministro Maroni a Bruxelles al Consiglio dei Ministri dell'interno e della giustizia. Le indiscrezioni finora filtrate delineano una generale disponibilità a fornire aiuti economici e collaborazioni militari, ma sembra prevalere l'idea che gli immigrati resteranno negli Stati in cui avverranno gli sbarchi, una situazione che Italia, Malta e Grecia non possono accettare e che porterebbe alla rottura del pilastro della solidarietà europea nato con il Trattato di Roma nel 1957.

Quanto alla situazione degli italiani in Libia, il Governo non li ha obbligati all'evacuazione ma ha offerto a tutti la possibilità di rientrare, cosa che sta avvenendo regolarmente da Tripoli mentre più complessa è la situazione della regione di Bengasi verso la quale il Governo è pronto a promuovere un canale umanitario. Per quanto riguarda l'impatto sulla situazione energetica, la fornitura di gas libico sospesa è stata già diversamente rimpiazzata per le esigenze ordinarie, mentre certamente si manifesterà un impatto sul settore industriale infrastrutturale.

Opposte valutazioni sugli interventi di politica estera in atto da parte del Governo italiano e sulla recente storia dei rapporti italo-libici, nonché suggerimenti su come affrontare l'annunciata emergenza umanitaria legata al probabile arrivo in Italia di centinaia di migliaia di migranti sono emerse nel corso della discussione cui hanno preso parte i sen. Musso (Misto), Perduca (Radicali nel PD), Contini (FLI), Pedica (IdV), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE), Rutelli (API), Divina (LNP), Tonini (PD) e Tofani (PdL).

Il Senato ha quindi approvato, in seconda lettura e con modificazioni, il ddl n. 2005 recante disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. Il provvedimento torna quindi alla Camera dei deputati per la terza lettura.

Il relatore, sen. Sanciu (PdL), ha illustrato il testo che disciplina il processo produttivo e di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma che vengono preselezionati, mondati, lavati e confezionati pronti per il consumo. In sede di discussione generale e di dichiarazioni di voto finali, gli interventi dei sen. Di Nardo (IdV), Bertuzzi, Pignadoli (PD), Pinzger (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE), Vallardi (LNP) e Scarpa Bonazza Buora (PdL) hanno evidenziato l'unanime consenso nei confronti del provvedimento.

L'Assemblea ha infine approvato le mozioni n. 366 e 374 sul poligono militare di Quirra. I sen. Scanu (PD) e Gamba (PdL) hanno illustrato le finalità delle mozioni che prendono le mosse dalle allarmanti notizie circa l'impatto che le attività svolte nell'area del poligono avrebbero sul fronte ambientale e su quello sanitario. In tal senso il Governo si è impegnato, come dichiarato dal Sottosegretario di Stato per la difesa Cossiga, a completare la necessaria attività di monitoraggio e a mantenerla costante per il futuro, a sospendere le attività addestrative e l'attività missilistica a terra e in mare, a proseguire il dialogo costruttivo avviato sul tema con la Regione Sardegna. La sostanziale condivisione dei contenuti delle mozioni è emersa negli interventi svolti dai sen. Sanna, Casson, Ferrante, Scanu (PD), Costa, Massidda, Delogu (PdL), Giambrone (IdV) e Torri (LNP).

In chiusura di seduta, il Presidente Nania ha dato conto delle deliberazioni assunte dalla Conferenza dei Capigruppo in merito all'esame del cosiddetto decreto milleproroghe, modificato dalla Camera dei deputati, che avrà luogo nella giornata di sabato 26 febbraio a partire dalle ore 11. La seduta antimeridiana di domani non avrà più luogo.

(La seduta è terminata alle ore 19:46 )



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