Mercoledì 4 Maggio 2011 - 548ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:41)

Prosegue in Senato l'esame del Documento di economia e finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4). Alla discussione, avviata nella seduta di ieri, hanno preso parte i sen. Legnini, Treu, Barbolini, Antezza, Sircana, Di Giovan Paolo, Pegorer, Carloni, Lumia, Livi Bacci (PD), Latronico, Lauro, Spadoni Urbani, Costa (PdL), Bonino (Radicali nel PD), Bugnano, Mascitelli (IdV) e Poli Bortone (CN-Io Sud). Non essendo esaurite le iscrizioni a parlare, la discussione proseguirà nel pomeriggio.

La discussione ha consentito ai Gruppi di maggioranza e di opposizione di esprimere le rispettive ed opposte valutazioni in merito alle politiche economiche condotte dal Governo dall'inizio della legislatura. Da una parte sono stati evidenziati gli sforzi e gli impegni sul contenimento della spesa pubblica e i risultati già conseguiti grazie ad interventi successivi tutti vocati a mantenere sotto controllo i conti pubblici e sono state richiamate le riforme strutturali avviate e quelle che si dovranno portare avanti per razionalizzare la spesa pubblica e accrescere la competitività del sistema produttivo italiano. Le opposizioni, invece, hanno ricordato che non si riesce a garantire la stabilità finanziaria se non c'è crescita economica, l'esatto contrario dell'impostazione del Dicastero dell'economia secondo cui prima si garantisce la tenuta dei conti e soltanto dopo sarà possibile pensare alla crescita.

La maggioranza ha quindi evidenziato la coerenza e l'efficacia delle misure contenute nel Documento di economia e finanza. In particolare, il piano di riforme si muove nel solco delle indicazioni europee, ma anche sulla scorta di specifici elementi programmatici: dalla semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi al completamento del progetto di digitalizzazione della pubblica amministrazione, dalla riforma delle autonomie locali a quella del lavoro pubblico. Viene inoltre assunta come priorità la riforma fiscale e nel contempo ci si impegna a mantenere il prelievo fiscale ai livelli del 2010 per ridurre sprechi ed inefficienze ed aumentare la produttività dell'amministrazione pubblica nell'ottica di garantire migliori servizi al cittadino.

Le opposizioni hanno invece sottoposto il Documento ad un giudizio analitico sui contenuti e sulle lacune, a partire dall'assenza di misure realmente in grado di liberare risorse per lo sviluppo. Ancora una volta non si coglie l'occasione per impostare una politica di sostegno all'economia del Mezzogiorno, il cui sviluppo il Governo continua a non considerare come una opportunità; in tal senso è stata avanzata richiesta di ripristino automatico del credito d'imposta. Non convincono gli impegni del Governo sul versante del mantenimento dell'attuale carico fiscale e manca comunque l'ormai improcrastinabile riforma fiscale. Così come non ci sono indicazioni in tema di politica energetica e resta nell'ambiguità la posizione dell'Esecutivo sul nucleare. Appaiono insufficienti anche le misure sul versante dell'occupazione ed è stata lamentata in particolare la scomparsa dei fondi derivanti dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego. Ulteriori considerazioni critiche hanno riguardato le parti del Documento relative ai comparti dell'ambiente, della difesa, della sicurezza, delle infrastrutture. Infine, il sen. Morando (PD), relatore di minoranza, ha stigmatizzato la mancata presentazione da parte del Governo della nota recante l'articolazione per sottosettori (Stato, autonomie, enti previdenziali) dell'annunciata manovra per 2,3 punti di PIL per gli anni 2014 e 2014, nota obbligatoria ai sensi della vigente legge di contabilità.

(La seduta è terminata alle ore 12:57 )



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