Mercoledì 28 Settembre 2011 - 611ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:37)

L'Assemblea del Senato ha deliberato il rinvio alla prima decade di novembre della discussione di mozioni sull'istituzione di una Commissione speciale per l'esame di proposte di riforma costituzionale.

I sen. Zanda (PD), Pardi (IdV) e Valditara (Terzo Polo:API-FLI) hanno illustrato i contenuti delle mozioni presentate dai rispettivi Gruppi parlamentari volte ad attribuire alla Commissione speciale il compito di avanzare proposte di riforma costituzionale, molte delle quali comuni alle diverse mozioni, per la riduzione del numero dei parlamentari, la riformulazione dell'articolo 81 della Costituzione ai fini del perseguimento del pareggio di bilancio, il deferimento ad organismi terzi delle decisioni di autorizzazione a procedere per i parlamentari e dei giudizi nei confronti dei magistrati, nonché la revisione degli articoli della Costituzione relativi agli enti locali; in particolare alcune mozioni propongono la soppressione integrale di Province e Città metropolitane, l'accorpamento funzionale dei Comuni, la possibilità di accorpamento delle Regioni secondo criteri di omogeneità territoriale, di connessioni socio-economiche e per numero di abitanti e la ridefinizione delle competenze concorrenti tra Stato e Regioni.

La proposta di sospensione dell'esame delle mozioni avanzata dal sen. Gasparri (PdL) onde evitare risultati di votazioni incoerenti con il comune intendimento di procedere alle necessarie riforme costituzionali ha dato vita ad un dibattito cui hanno preso parte i sen. Zanda (PD), Bricolo (LNP), Peterlini (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Rutelli (Terzo Polo:API-FLI), Ferrara, Viespoli (CN-Io Sud-FS) e Quagliariello (PdL).

Il Ministro per la semplificazione normativa Calderoli è intervenuto per esprimere perplessità circa l'istituzione di una Commissione speciale monocamerale, potendosi più proficuamente ricorrere al canale delle Commissioni permanenti affari costituzionali dei due rami del Parlamento. Il Ministro ha inoltre annunciato che il ddl governativo di riforma costituzionale approderà in Senato la prossima settimana.

Il Senato ha quindi respinto la richiesta di dichiarazione d'urgenza in ordine al ddl costituzionale n. 2891 e agli altri provvedimenti connessi, recante modifica agli articoli 56 e 57 della Costituzione, in materia di riduzione del numero dei deputati e dei senatori, richiesta illustrata dal primo firmatario del ddl, sen. Belisario (IdV).

Contro la richiesta di dichiarazione d'urgenza, valutata inopportuna, controproducente e una risposta emotiva ad istanze di antipolitica che vanno combattute, si sono espressi i sen. Poli Bortone (CN-Io Sud-FS), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Bodega (LNP), Quagliariello (PdL) e Perduca (Radicali nel PD). Favorevoli invece il sen. Li Gotti (IdV) e il sen. Bianco (PD) che ha inteso cogliere il valore simbolico dell'iniziativa del Gruppo IdV. Il sen. Rutelli (Terzo Polo:API-FLI) ha motivato la decisione del Gruppo di non partecipare al voto mentre il sen. Vizzini (PdL), Presidente della Commissione affari costituzionali, si è astenuto.

L'Assemblea ha infine ripreso la discussione della relazione territoriale della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Lazio (Doc. XXIII, n. 6). Con gli interventi dei sen. Poretti (Radicali nel PD) e Della Seta (PD) si è conclusa la discussione generale. La replica del relatore è stata rinviata al pomeriggio.

(La seduta è terminata alle ore 13:12 )



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