Il Presidente: Discorsi

Sui gravi incidenti accaduti nella tarda mattina del 24 novembre a Palazzo Madama

Discorso pronunciato in Aula in apertura della seduta pomeridiana del 24 novembre

24 Novembre 2010

Onorevoli colleghi,

è con profonda amarezza che debbo riferire all'Assemblea dei gravi incidenti accaduti nella tarda mattinata a Piazza Madama. Un gruppo di studenti, staccatisi da un corteo non autorizzato, ha invaso, sia pure per pochi istanti, la portineria del nostro Palazzo, lanciando uova ed altri oggetti ed aggredendo il personale di servizio. E' solo grazie all'impegno, alla prontezza e al sacrificio del nostro personale e delle Forze dell'ordine in servizio che è stata impedita l'invasione di questo ramo del Parlamento. A tutti loro vanno pertanto il mio sincero apprezzamento e ringraziamento. In particolare, rivolgo al dottor Francesco Capelli gli auguri di un pronto ristabilimento per le lesioni da lui riportate nel corso dello scontro, che lo vedono attualmente costretto ad un ricovero in osservazione presso un ospedale pubblico, per un sospetto trauma toracico.

Su quanto accaduto ho immediatamente riferito al Ministro dell'interno, che mi ha garantito che si attiverà immediatamente per accertare la dinamica degli eventi, e per evitare che in futuro fatti del genere possano verificarsi nuovamente. Non è certo in discussione qui, in alcun modo, il diritto di tutti, ed a maggior ragione dei giovani, di protestare anche con forza contro politiche che ritengono di non condividere. Ciò che non possiamo in alcun modo tollerare è che questa legittima protesta sfoci in atti di aggressione contro le Istituzioni rappresentative, che sono invece presidio e patrimonio per tutti, ivi compresi coloro che manifestano.

Non è questo il primo episodio che negli ultimi giorni vede nel nostro Paese manifestazioni e, a volte, scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. E' invece la prima volta, da moltissimi anni, che si aggredisce in modo violento, riuscendo sia pur per pochi istanti a penetrarvi la sede della rappresentanza popolare imbrattandola con uova ed altri oggetti. Ciò ci riporta a momenti assai bui della nostra storia. Rivolgo ai giovani un appello, affinché, pur nella legittima aspirazione di far sentire la propria voce, sappiano comprendere che il Parlamento non solo è anche loro, ma è dal Parlamento - in cui le forze politiche sono rappresentate - che possono venire le risposte alle loro preoccupazioni e alle loro esigenze. E a tutti voi, a tutte le forze politiche, faccio appello affinché si sappia ricordare ai nostri ragazzi che il Senato, la Camera dei deputati, il Parlamento non ci sono stati dati da qualcuno: li hanno conquistati i nostri Padri - anche a prezzo della loro vita -, dimostrando fino a quanto si poteva estendere il sacrificio per la conquista della libertà.



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