Il Presidente: Discorsi

Inaugurazione della nuova aerostazione dell'aeroporto di Lampedusa

Intervento del Presidente del Senato, Renato Schifani

21 Luglio 2012

Autorità, Signore e Signori,
partecipo con particolare orgoglio alla cerimonia di inaugurazione di questa nuova aerostazione di Lampedusa, anche perché sono stato io a porre la prima pietra della struttura tre anni fa.
I lavori sono stati realizzati in anticipo rispetto ai tempi previsti ed è per me motivo di grande soddisfazione perché conosciamo tutti le peculiari difficoltà di realizzare opere edili in zone geografiche come quest'isola.
Desidero, quindi, ringraziare tutti coloro che, con grande impegno, professionalità e voglia di fare, ci consegnano oggi questo importante risultato.
Adesso lo scalo di Lampedusa, con la sua nuova aerostazione moderna e funzionale, offre servizi più adeguati alle esigenze di mobilità degli abitanti dell'isola e dei tanti turisti che amano le bellezze e il mare di Lampedusa.
Potenziare le infrastrutture nel settore dei trasporti equivale a fare crescere la nostra Italia, e occorrono sistemi logistici efficienti per rilanciare lo sviluppo economico e per aumentare i livelli di occupazione.
La nuova aerostazione, con i suoi parcheggi auto e i più ampi piazzali di sosta per gli aeromobili, contribuirà certamente ad incrementare il flusso turistico, anche su scala internazionale e ad innalzare la qualità dei servizi, con grandi vantaggi per le imprese di settore e per l'economia dell'intera isola.
Da siciliano, desidero trasmettervi il mio sentimento di gratitudine e voglio esprimere la mia grande soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo che deve spronarci a fare sempre di più e meglio.
Dobbiamo continuare a procedere in questa direzione; dobbiamo essere capaci di sapere utilizzare le risorse che vengono destinate alla nostra Sicilia anche dall'Unione Europea, con intelligenza e con grande voglia di centrare gli obiettivi.
Non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio così prezioso.
Non possiamo farlo soprattutto nei momenti che stiamo attraversando di grande difficoltà economica e di forte contenimento della spesa pubblica per gli investimenti.
Dobbiamo essere pienamente consapevoli che, se vogliamo essere competitivi e tornare a fare crescere il nostro Paese, dobbiamo fare tesoro in modo efficace ed efficiente dei sostegni europei.
Soltanto così possiamo riuscire a dare forza allo sviluppo produttivo e contribuire a combattere la disoccupazione.
Ma occorre anche rendere più snelle le procedure burocratiche e accelerare l'accesso ai finanziamenti.
Non possiamo permetterci di perdere i preziosi fondi disponibili, che vanno investiti con celerità ed efficienza in progetti per facilitare il riequilibrio delle infrastrutture fra Nord e Sud del nostro Paese.
E' questo uno dei percorsi fondamentali per eliminare ogni divario tra settentrione e meridione e per armonizzare l'intero territorio nazionale.
Un territorio nazionale che deve potere offrire in ogni sua parte geografica eguali opportunità di investimento produttivo e turistico, grazie alla presenza di infrastrutture omogenee ed indispensabili al rilancio economico di ogni parte d'Italia.
La cerimonia di oggi assume un forte significato che va in questa direzione.
Il nostro impegno deve e dovrà essere sempre quello di lavorare perché non ci sia un Paese a due velocità.
Deve esserci un'unica velocità perché soltanto così un Paese può sentirsi più unito al proprio interno e competitivo all'esterno.
Al Sud possediamo un patrimonio paesaggistico, storico e artistico unico al mondo per attrazione e potenzialità turistica, ma per valorizzarlo al meglio, vanno create le infrastrutture strategiche e i servizi necessari.
E' questa l'unica condizione affinché il turismo si trasformi nell'asse portante per lo sviluppo delle regioni meridionali e sia il volano dell'economia della nostra terra.
Il Mezzogiorno è dunque un'opportunità e una risorsa per l'italia.
Occorreranno una efficace sinergia tra i vari livelli di governo - locale, regionale, statale ed europeo - e il rafforzamento del partenariato pubblico-privato per esprimere al meglio tutte le potenzialità non ancora venute pienamente alla luce e per conseguire risultati tangibili.
Si apre per Lampedusa una nuova fase, ricca di opportunità di crescita e di sviluppo, alla quale possiamo guardare con fiducia e ottimismo.
Certo, il lavoro non è concluso. Bisogna ora assicurare che l'aeroporto sia in condizione di funzionare efficacemente ed a pieno regime.
Per rendere competitiva Lampedusa, il trasporto aereo è un fattore essenziale.
E le condizioni necessarie sono quelle di assicurare continuità di collegamenti con un adeguato numero di voli, sia nella stagione estiva, turisticamente più rilevante, sia in quella invernale, per venire incontro alle giuste e reali esigenze dei residenti.
Sono a conoscenza delle problematiche che riguardano le difficoltà di collegamento aereo con questa meravigliosa isola che potrebbero verificarsi a breve.
Seguo con grande attenzione la vicenda.
Assicuro che vigilerò e mi attiverò per venire incontro alle richieste degli abitanti di Lampedusa.
Mi impegnerò affinchè venga individuata una soluzione giusta e doverosa che restituisca serenità e benessere economico a questa piccola e bellissima terra ed a chi ha scelto di vivere e lavorare qui.
Sarà anche necessario individuare una soluzione definitiva per concordare tariffe e prezzi aerei contenuti e competitivi.
Se il turismo è uno delle principali ricchezze della Sicilia e delle sue isole, è questa l'unica direzione possibile per contribuire a rilanciare l'economia.


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