Il Presidente: Discorsi

Terremoto in Abruzzo

8 Aprile 2009

Onorevoli colleghi,
il gravissimo terremoto che ha colpito, nella notte tra domenica e lunedì, la città dell'Aquila ed i suoi dintorni ha suscitato nel Paese e nel mondo un moto di cordoglio e di profonda commozione.
Tutta l'Italia ha chinato il capo di fronte all'atroce numero di vite spezzate dalla violenza del sisma, ed ha trepidato per la sorte delle tante persone rimaste intrappolate tra le macerie.
Al dolore per le vittime, tra le quali si contano purtroppo anche tanti bambini, ed alla speranza di salvare ancora quante più vite è possibile, alimentata dalla prontezza con la quale si è sin dalle prime ore dispiegata la macchina dei soccorsi, si è affiancato un sentimento di viva preoccupazione per i destini di migliaia di famiglie che, in quella terribile notte, hanno perduto i beni e i riferimenti più importanti della loro vita personale e collettiva.

Centinaia di persone sono state duramente colpite nella salute e negli affetti più cari, e migliaia di nostri concittadini hanno visto svanire nella polvere la loro casa, il loro posto di lavoro, tutti quei luoghi e quegli edifici che costituiscono il simbolo e l'anima di ogni comunità: la scuola, la chiesa, il municipio, l'ospedale.
Nei giorni scorso avevo pensato subito di recarmi in Abruzzo, per portare la solidarietà del Senato della Repubblica alle popolazioni così duramente colpite da questa immane tragedia, ma ho poi preferito rinviare, per non recare intralcio al difficile lavoro dei soccorritori in questa prima, delicata fase degli interventi e delle ricerche dei dispersi.

Mi recherò quindi, in uno dei prossimi giorni, nelle zone del sisma per manifestare la vicinanza di noi tutti ai nostri fratelli abruzzesi.
I Capigruppo hanno poco fa convenuto con la proposta da me avanzata di prevedere un contributo di almeno 1000 euro a senatore, più eventuali somme aggiuntive che il Gruppo vorrà mettere a disposizione, da destinare ai bambini vittime di questa tragedia.
A tale riguardo è con piacere che comunico all'Assemblea che i colleghi senatori a vita Carlo Azeglio Ciampi ed Emilio Colombo mi hanno informato di voler destinare i propri emolumenti parlamentari del mese di aprile alla sottoscrizione.

Analoga sottoscrizione sarà organizzata dall'Amministrazione del Senato.
Per superare questa durissima prova, il popolo abruzzese potrà quindi contare, oltre che sulle sue antiche doti di coraggio e di tenacia, sul sostegno assiduo e compatto dell'intera comunità nazionale.
Questo accadrà non soltanto nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, come ha dimostrato l'ondata di solidarietà che si è sviluppata in tutte le Regioni di Italia, con i cittadini pronti a mettersi in fila per donare il sangue o per offrire agli sfollati un riparo temporaneo nelle proprie case.
Ma dovrà accadere anche nella fase successiva, meno coinvolgente sul piano emotivo ma altrettanto urgente e drammatica, che porrà le Istituzioni nazionali, regionali e locali di fronte al difficile compito di ricostruire le case e i centri squassati dalla forza del terremoto, di far ripartire le attività economiche, e di recuperare al meglio quel tessuto urbanistico e civile e quegli straordinari tesori d'arte e di storia che oggi si rivelano gravemente danneggiati, se non completamente distrutti.

Lo si potrà fare se si saprà fare tesoro dell'esperienza del passato, valorizzando il ruolo determinante delle autonomie locali nella ricostruzione, in un quadro di piena e vera solidarietà nazionale per le necessità primarie di territori così duramente colpiti dalla natura.
Sono certo che su questi temi fondamentali si conserverà l'unità tra tutte le forze politiche, che con grande responsabilità si sono strette, in queste ore, intorno alle Istituzioni che stanno concretamente operando, manifestando la volontà di mettere le proprie energie e le proprie strutture a disposizione dello sforzo nazionale e di contribuire a sostenere l'azione dello Stato e del Governo.
Esprimo qui il sentimento unanime di tutta l'Assemblea nel manifestare un profondo ringraziamento all'azione instancabile delle migliaia di soccorritori che, provenienti da tutte le Regioni d'Italia, si dedicano ancora oggi, senza sosta, a ricercare i dispersi, curare i feriti, sgomberare le macerie, rendere sicure le strade, fornire assistenza alle migliaia di sfollati.

Rivolgo pertanto un sincero ringraziamento alla Protezione civile, alle forze dell'ordine, ai nostri militari, agli operatori della Croce Rossa, agli uomini e alle donne del servizio sanitario, nonché alle migliaia di volontari che in questi giorni si prodigano per limitare gli effetti della sciagura e lenire le sofferenze delle vittime.
Per esprimere la nostra partecipazione al dolore ed al cordoglio dell'intero Paese, sospendo la seduta per dieci minuti in segno di lutto.



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