Il Presidente: Discorsi

Inaugurazione dell'esposizione del "Trittico di Beffi"

Intervento del Presidente del Senato all'inaugurazione dell'esposizione del "Trittico di Beffi" (Palazzo Giustiniani)

7 Dicembre 2010

Signore e Signori,

l'esposizione del Trittico di Beffi è il secondo appuntamento che il Senato realizza all'interno dell'iniziativa "Dai musei al Senato".

Aprire le Istituzioni ai capolavori del nostro patrimonio artistico assume il significato più profondo di riconoscimento dell'identità nazionale, della sua storia, della sua prospettiva. Il senso della comune appartenenza si traduce in senso dello Stato ed in autentico spirito nazionale ogni qualvolta non si cede alla tentazione della contrapposizione e si percorrono le strade del confronto costruttivo per il bene dell'intera collettività.

Il Trittico di Beffi è il simbolo della cultura più nobile e radicata del nostro Paese: la cultura dell'incontro e della solidarietà, capace di superare anche le prove più difficili. Dalla distruzione e dalla tragedia che ha colpito la terra d'Abruzzo, l'Arte ed i suoi emblemi hanno mostrato il volto di un'Italia consapevole delle sue possibilità di rinascita e di riscatto, della sua forza, delle sue risorse più preziose. Ed il Trittico di Beffi sintetizza un messaggio di amore per il nostro Paese, divenendo testimone della memoria di una Nazione ritrovata.

Il viaggio del capolavoro che oggi viene esposto a Palazzo Giustiniani è metafora di un cammino che attende ciascuno di noi. Il Trittico è "partito" ed è "ritornato", quasi a suggerire come non vi sia alcuna meta che possa dimenticare la propria origine. La strada tracciata dalla cultura, dall'arte, dalla scienza e dall'ingegno che hanno forgiato l'immagine del nostro Paese è la strada di quanti hanno saputo guardare in avanti, non per dimenticare il passato, ma per saldare la memoria, al futuro della Nazione. L'arte ci ricorda come non esista un destino del Paese al quale ci si possa sentire estranei, né un orizzonte di civiltà al di fuori del bene comune. L'impegno civile dimostrato, senza distinzioni di parte, soprattutto nei momenti più duri della vita nazionale, ci incoraggia anche oggi e rafforza in ciascuno di noi l'ideale dell'unità.

Nella sua storia il nostro popolo è stato capace anche di "ripartire", di costruire insieme una speranza, di superare le emergenze più gravi. Il ritorno in Patria del Trittico di Beffi, ospitato proprio nel luogo dove venne firmata la Costituzione repubblicana, indica il valore di una continuità di tradizioni che permane nel tempo, che ci fa restare saldi oltre ogni incertezza e sentire uniti nella fedeltà alla nostra storia, al nostro Paese, ai valori di civiltà e umanità che rappresentano il più profondo e duraturo tratto identitario di tutti noi italiani.



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