Senato TV

Mercoledì 14 Maggio 2008 alle ore 16:03

4ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Presidente del Consiglio Berlusconi, nel chiedere la fiducia del Senato, ha sottolineato con soddisfazione il clima improntato al dialogo che ha caratterizzato il dibattito alla Camera dei deputati, dove l'opposizione ha indicato alcuni banchi di prova su cui il Governo è pronto al confronto, nella consapevolezza che la disponibilità alla legittimazione reciproca costituisce una straordinaria base su cui fondare, per il bene del Paese, il processo di ricostruzione della credibilità della politica. Si tratta di ricercare convergenze possibili sulle riforme istituzionali (riduzione del numero dei parlamentari, Senato delle Regioni, diminuzione dei costi della politica), sui temi sociali più urgenti (immigrazione e sicurezza, tema su cui non è mancato il ringraziamento alle forze dell'ordine per l'impegno quotidianamente profuso), sulla salvaguardia della libertà di informazione e dell'indipendenza del servizio televisivo pubblico. Il Governo svilupperà il proprio impegno programmatico in una congiuntura economica internazionale sfavorevole e scontando limiti oggettivi legati alla rinuncia all'energia nucleare, al deficit infrastrutturale, all'enorme debito pubblico, all'alto costo della pubblica amministrazione, al record di evasione fiscale, alla scarsa competitività delle imprese, all'insoddisfacente livello del sistema scolastico ed universitario, all'insufficiente grado di informatizzazione, al basso tasso di occupazione femminile, all'eccessiva pressione fiscale. L'inversione di tendenza sarà possibile solo perseguendo la crescita economica e civile del Paese, evitando lo scontro sociale mediante un dialogo costante con i sindacati e le associazioni degli imprenditori. Insieme al Parlamento, il Governo ha la possibilità di riscattare l'immagine della politica, partendo dalla soppressione di discutibili privilegi del ceto politico ma soprattutto producendo risultati tangibili per i cittadini.

I sen. Bornacin, Pastore, Bevilacqua, Musso, D'Alì, Collino, Firrarello, Benedetti Valentini, D'Ambrosio Lettieri, Compagna, Carrara, Ramponi, Baldini, Possa, Sanciu, Scarpa Bonazza Buora, Malan, Santini, Costa, Saccomanno e Spadoni Urbani hanno espresso il sostegno al nuovo Esecutivo del Gruppo del Popolo della Libertà, partito che più di ogni altro ha saputo comprendere il messaggio chiaro degli elettori di cui il nuovo clima instauratosi in Parlamento è frutto. Tra gli impegni programmatici hanno ricevuto particolare apprezzamento quelli conseguenti alle emergenze in atto sui temi della crescita economica e della sicurezza, ed è stata sottolineata l'esigenza di interventi efficaci a sostegno del Mezzogiorno e dei territori di montagna e maggiori risorse per la forze dell'ordine e le forze armate. I senatori del PdL condividono l'apertura al nucleare e segnalano la necessità di varare un vero piano per la casa, di intervenire per un sistema educativo fondato sul merito, di garantire certezza e sicurezza sul fronte del lavoro e di impegnarsi per un fisco più giusto. Anche i sen. Paolo Franco, Rizzi, Bodega, Divina, Massimo Garavaglia, Vaccari, Vallardi e Mazzatorta (LNP) hanno manifestato pieno appoggio al Governo, cui si chiede di garantire la definitiva affermazione della riforma federalista dello Stato, a partire dal federalismo fiscale, nel rispetto di un programma che vede accolte tutte le intuizioni politiche che hanno caratterizzato la storia della Lega Nord. Vanno combattuti privilegi, forme di assistenzialismo e rendite di posizione, perseguendo in particolare politiche di sostegno ai giovani e portando a compimento un profondo e serio processo di semplificazione legislativa.

Critiche al programma del Governo Berlusconi sono venute invece dai sen. del Partito Democratico Morando, Bianco, Casson, Ceccanti, Livi Bacci, Bosone, Della Seta, Lumia, Ignazio Marino, Valeria Franco, Vitali e Soliani i quali hanno anzitutto rivendicato il merito del rinnovamento politico in atto, impensabile senza la nascita del PD e le sue scelte di rottura rispetto ai vecchi schemi di coalizioni disomogenee. Per proseguire il percorso virtuoso iniziato occorre istituzionalizzare e dare effettività alla funzione dell'opposizione, esercitata attraverso lo strumento del Governo ombra dal partito a vocazione maggioritaria sconfitto nelle elezioni e distinto dalle altre minoranze. Rispetto alla richiesta di sicurezza il programma del Governo risulta evasivo e banale, mentre occorrono risposte concrete ed efficaci, a partire dalla lotta alle mafie, dal funzionamento della macchina della giustizia e da un aumento delle risorse per le forze dell'ordine; invece, dalle proposte della maggioranza emerge una visione poliziesca e punitiva incompatibile con uno Stato di diritto. Anche le misure di sostegno al reddito e l'intervento sull'ICI potrebbero essere diversamente modulati, mentre del tutto misconosciuta risulta la funzione della famiglia, né sono stati annunciati interventi a sostegno delle donne, della maternità e dell'infanzia. Gravi infine la sottovalutazione del settore della scuola e dell'università e la scelta di sopprimere il Ministero della salute, così come grandi sono i rischi che si annidano dietro il concetto di federalismo fiscale solidale espresso dal Capo del Governo. Come rappresentante della componente radicale del PD, il sen. Perduca ha denunciato l'emergenza democratica conseguente alla vigenza dell'attuale legge elettorale, alla surrettizia reintroduzione del finanziamento pubblico dei partiti e alla scarsa qualità della giustizia e ha lamentato l'assenza nel programma del Governo dell'impegno a perseguire l'ingresso nell'UE di Turchia e Israele. A nome del Gruppo Italia dei Valori sono intervenuti i sen. De Toni, Mascitelli, Lannutti e Pardi, che hanno annunciato una opposizione costruttiva sulla politica del fare, ma radicale ed intransigente su etica e valori, come nel caso del conflitto di interessi nel settore dell'emittenza televisiva, e hanno sottolineato l'urgenza di interventi per garantire sicurezza, certezza della pena, maggiori controlli per la tutela della salute nei posti di lavoro e protezione dei diritti dei consumatori e dei risparmiatori. Maggiore attenzione alle esigenze delle popolazioni e delle istituzioni delle autonomie territoriali, in un clima di convivenza pacifica tra diverse culture e tradizioni, è stata infine invocata dai sen. Fosson e Peterlini del Gruppo UDC, SVP e Autonomie.

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