Senato TV

Giovedì 15 Maggio 2008 alle ore 09:00

5ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Con 173 voti favorevoli, 137 contrari e 2 astenuti il Senato ha accordato la fiducia al Governo Berlusconi. Il Presidente del Consiglio ha espresso grande soddisfazione per l'andamento del dibattito sulla fiducia, tutto incentrato sul merito dei problemi e scevro da attacchi personali e da posizioni pregiudiziali. L'avvio della legislatura segna il realizzarsi di un sogno politico, il compimento di un sistema bipolare maturo caratterizzato dalla presenza di una destra democratica e liberale e da una sinistra non più ideologica e giustizialista. Nella prima riunione oparativa del Consiglio dei Ministri, che si terrà a Napoli, il Governo adotterà con decreto-legge le prime misure annunciate in campagna elettorale in tema di sicurezza, sostegno ai redditi e abolizione definitiva dell'ICI sulla prima casa, misure che saranno vagliate dal Parlamento in un clima di reciproca legittimazione ma senza confusione di ruoli; in tal senso è condivisibile la richiesta di uno Statuto dell'opposizione che ne definisca, anche modificando i Regolamenti parlamentari, le prerogative e le funzioni. Rivendicando l'anelito all'innovazione e al cambiamento che già ha caratterizzato le esperienze dei suoi precedenti Governi, il Presidente Berlusconi ha concluso negando la presunta contrapposizione tra sviluppo e tutela ambientale e confermando l'opzione nucleare pur senza trascurare l'apporto, di per sé insufficiente, che potrà derivare da fonti di energia rinnovabili.

Il voto favorevole del Partito della Libertà è stato argomentato dal Capogruppo Gasparri, secondo il quale il carattere innovativo dell'Esecutivo si è manifestato già nella composizione e nella rapidità della sua formazione. Le prime misure annunciate rispondono pienamente e con celerità alle esigenze poste dai cittadini, dagli amministratori locali e dall'UE. Il PdL, grande casa dei moderati, si accinge a sostenere con entusiasmo e spirito unitario la stagione delle riforme, rivendicando con orgoglio le sue radici cristiane e il forte impegno per la legalità e contro tutte le mafie; in tal senso apprezza l'impegno morale e civile del Presidente del Senato e le parole del Presidente Napolitano contro ogni forma di terrorismo. Sostegno al Governo è stato annunciato anche dal Capogruppo della Lega Nord Bricolo, che vede nelle riforme federali, a partire del federalismo fiscale, l'unica strada per rendere efficiente l'intero Paese, manifestando altresì soddisfazione per gli interventi annunciati in tema di sicurezza e di duro contrasto all'immigrazione clandestina; Bricolo ha invece annunciato l'assoluta indisponibilità della Lega ad appoggiare provvedimenti che mettano in discussione la famiglia tradizionale, che propongano nuovi indulti o che ipotizzino il voto agli extracomunitari privi di cittadinanza italiana. Voto favorevole è stato dichiarato anche dal Presidente emerito Cossiga, soprattutto in considerazione della difficile congiuntura internazionale, e dal sen. Pistorio che, a nome del Movimento per l'Autonomia, ha invocato più efficaci interventi a favore del Mezzogiorno.

Il voto contrario dei senatori del PD è stato dichiarato dalla Capogruppo Finocchiaro, che ha anzitutto ricordato come il parziale risanamento dei conti pubblici, la semplificazione del sistema politico e persino il diverso clima nei rapporti tra le forze politiche, già avviato in campagna elettorale, siano frutto dell'azione compiuta dal Presidente Prodi e dal suo Governo. Tuttavia, la caduta delle barriere ideologiche non comporta l'annullamento delle differenze e così il lavoro del Parlamento e del Governo potrà arricchirsi proprio per la presenza di visioni alternative della società da ricondurre a sintesi. Sussidiarietà e solidarietà nazionale e rispetto del diverso saranno i primi banchi di prova su cui verificare la possibiltà di intese sui temi del federalismo fiscale e della sicurezza. Contraria anche l'Italia dei Valori, nella quale si riconoscono, ad avviso del sen. Belisario, gli italiani onesti interessati alla difesa della legalità e che farà un'opposizione determinata su temi come l'informazione, la giustizia, il conflitto d'interessi, la sicurezza. A nome dell'UDC-SVP-Autonomie, il sen. D'Alia, pur dando atto della condivisibilità di gran parte del programma di Governo, ha annunciato voto contrario, contestando l'asserita semplificazione bipolare che non corrisponde alla volontà espressa dagli elettori, che pure hanno garantito una maggioranza netta al nuovo Governo ora atteso alla prova dei fatti. Il Presidente emerito Ciampi ha infine annuciato la sua non partecipazione al voto.

In precedenza si era concluso il lungo dibattito sulle dichiarazioni programmatiche, proseguito oggi sulla scia degli argomenti già affrontati nella seduta di ieri. A sostegno del Governo sono intervenuti i sen. Tofani, Pisanu, Pera e Quagliariello (PdL) e i sen. Torri e Leoni (LNP). Contro si sono espressi i sen. Procacci e Chiti (PD) e i sen. Pedica e Li Gotti (IdV). Per il Gruppo UDC-SVP-Autonomie sono intervenuti il sen. a vita Colombo e la sen. Thaler Ausserhofer.

Nel corso dell seduta, l'Assemblea ha dedicato un lungo e generale applauso al primo caporal maggiore Andrea Tomasello, del cui ferimento in un attentato a Kabul ha dato notizia il Presidente Schifani, e a tutti i militari italiani impegnati nelle diverse operazioni di pace in corso.

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