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Martedì 27 Maggio 2008 alle ore 17:06

8ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea del Senato ha reso omaggio al senatore di diritto e a vita Francesco Cossiga in occasione del 50° anniversario del suo ingresso in Parlamento, il 26 maggio 1958. Il Presidente Schifani ne ha tracciato il profilo politico ed umano, ripercorrendo i momenti salienti dell'attività di un protagonista dell'intera vita repubblicana, sottolinenando come egli abbia ricoperto, peraltro sempre in età precoce, tutti gli incarichi governativi ed istituzionali. Senza mai dimenticare il forte legame con la sua terra d'origine, la Sardegna, Francesco Cossiga ha improntato il suo impegno politico ed intellettuale al primato della politica e al primato della coscienza, rendendo esercizio quotidiano di libertà e senso di responsabilità, e senza rinunciare alla sincerità delle parole attraverso le quali dare corpo al senso dello Stato e al senso del dovere etico e civile.

Il Presidente emerito Francesco Cossiga ha ringraziato il Senato per l'onore della celebrazione ed ha ripercorso i 50 anni di vita politica e parlamentare attraverso il richiamo ai grandi uomini, alle storie e agli atti che hanno contrassegnato la vita repubblicana, caratterizzata soprattutto dalla centralità del Parlamento come sede del potere popolare e dei partiti politici quali strumenti di radicamento della democrazia. Il senatore Cossiga ha infine rivolto l'augurio che il Parlamento possa, attraverso sagge ed appropriate riforme, instaurare presto la 3° Repubblica.

Parole di grande ammirazione e apprezzamento per l'attività e la figura del senatore Cossiga sono venute dai sen. D'Alia (UDC-SVP-Autonomie), Bodega (LNP), Zanda (PD) e Gasparri (PdL), nonché, a nome del Governo, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanardi.

L'Assemblea ha quindi approvato il ddl n. 686, convertendo definitivamente in legge il decreto-legge n. 49 del 2008 recante misure urgenti volte ad assicurare la segretezza della espressione del voto nelle consultazioni elettorali e referendarie. Come sottolineato dal relatore Malan (PdL) e dal sottosegretario per l'interno Davico, il decreto si è reso necessario per contrastare il fenomeno del voto di scambio favorito dalla possibilità di utilizzare tecnologie in grado di controllare l'espressione del voto. Nel corso del dibattito e delle dichiarazioni di voto, cui hanno partecipato i sen. Incostante, Ceccanti e Bianco (PD), Pardi (IdV), Bodega (LNP) e Boscetto (PdL), oltre ad una sostanziale condivisione del provvedimento sono emerse preoccupazioni circa l'effettiva capacità di garantire la segretezza del voto, sulla regolarità delle operazioni di voto nelle circoscrizioni estere nonché sulla delicatezza dell'intervento mediante decretazione d'urgenza in materia elettorale.

Convertito definitivamente in legge anche il decreto-legge n. 60 del 2008 (ddl n. 687) recante disposizioni urgenti in materia di trasporti ferroviari regionali. Il relatore Cicolani (PdL) e il sottosegretario per l'economia e le finanze Casero hanno chiarito che il provvedimento eroga 80 milioni di euro direttamente alla società Trenitalia S.p.A. per consentire la prosecuzione degli attuali servizi, rinviando ad altra sede i temi del trasporto pubblico locale che pure necessitano di interventi strutturali. In sede di discussione generale e di dichiarazioni di voto da parte dei sen. Marco Filippi e Donaggio (PD), Lannutti e Mura (LNP), Gallo e Izzo (PdL) e De Toni (IdV) è venuto il riconoscimento della necessità di convertire il decreto, ma ne è stata rilevata l'indeterminatezza dei fabbisogni e della scadenza temporale. Pur apprezzabile, il provvedimento non risolve i problemi del pendolarismo e destina in modo discutibile lo stanziamento direttamente all'azienda anziché alle Regioni. Per rendere il servizio all'altezza delle esigenze e delle aspettative dei cittadini è necessario procedere ad una riforma complessiva del sistema di finanziamento in modo da giungere alla stipula di nuovi contratti di servizio tra Trenitalia e le Regioni.

In apertura di seduta il Presidente Schifani aveva ricordato il XV anniversario della strage di via dei Georgofili, sottolineando la necessità di garantire con continuità e tempestività il risarcimento alle vittime della mafia.

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