Senato TV

Martedì 8 Luglio 2008 alle ore 15:05

32ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha concluso la discussione del Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013, rinviando però alla seduta antimeridana di domani la votazione della risoluzione presentata dalla maggioranza e accettata dal Governo.

Riprendendo in gran parte le argomentazioni già sviluppate nel corso della seduta antimeridiana, a sostegno del DPEF sono intervenuti i sen. Spadoni Urbani, Santini, Izzo, Baldassarri, Azzollini (PdL), Paolo Franco e Massimo Garavaglia (LNP), mentre i sen. Mercatali, Bastico, Marcenaro, Sangalli, Barbolini, Giaretta, Rusconi, Bonino, Del Vecchio, Treu, Morando (PD), Pedica, De Toni, Lannutti, Mascitelli(IdV) e D'Alia (UDC-SVP-Autonomie) hanno espresso il dissenso delle loro parti politiche. Pur annunciando voto favorevole alla risoluzione di maggioranza, il sen. Pistorio (MPA) ha manifestato grande preoccupazione per la condizione del Mezzogiorno ulteriormente penalizzato da una serie di tagli, soprattutto sul fronte delle infrastrutture.

Al di là dei contenuti specifici, opposto è anche il giudizio offerto rispetto all'articolazione con cui si delinea la manovra economica del Governo. Da parte della maggioranza l'ampliamento a cinque anni del raggio d'azione del DPEF e l'emanazione di un decreto-legge volto alla immediata concretizzazione delle indicazioni in esso contenute testimoniano dell'approccio pragmatico dell'azione del Governo Berlusconi e forniscono garanzia dell'efficacia delle misure e degli interventi previsti. Al contrario, l'opposizione rileva come per la prima volta la manovra economica abbia una valenza attuativa triennale e lamentano che il ricorso allo strumento del decreto-legge da convertire entro il 24 agosto rende di fatto puramente formale il dibattito sul DPEF, svuotando le relative risoluzioni parlamentari di qualunque significato e privando il Parlamento della possibilità di pronunciarsi anticipatamente sugli indirizzi di finanza pubblica, con ciò configurando una grave violazione delle leggi vigenti.

Dopo le repliche dei relatori Bonfrisco (PdL) e Nicola Rossi (PD), il Sottosegretario per l'economia e le finanze Giorgetti ha confermato la piena e totale apertura del Governo al confronto nel merito della manovra, ma ha lamentato la mancanza da parte dell'opposizione di ricette alternative e di contributi specifici finalizzati a lenire gli effetti della difficile congiuntura internazionale.

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