Senato TV

Mercoledì 16 Luglio 2008 alle ore 16:30

40ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

L'Assemblea ha concluso la discussione generale del ddl n. 866, di conversione del decreto-legge n. 93 recante disposizioni urgenti per la salvaguardia del potere di acquisto delle famiglie. Sono intervenuti i senatori Micheloni, Fioroni, Bertuzzi e Rusconi (PD), Vallardi e Mauro (Lega), Mascitelli (IdV), Bevilacqua (PdL) e, in replica, i relatori Gentile e Pichetto Fratin (PdL) ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giorgetti.

Per le opposizioni il provvedimento contiene misure insufficienti, quando non addirittura controproducenti: l'abolizione indiscriminata dell'ICI e la sospensione dell'autonomia fiscale degli enti locali privano di risorse le Regioni ed i Comuni e porteranno al loro maggiore indebitamento, al ridimensionamento dei servizi ai cittadini e di conseguenza all'aumento delle spese di questi ultimi. La detassazione degli straordinari, dalla quale sono esclusi i lavoratori del settore pubblico, è iniqua e discrimina le donne, che a causa degli impegni familiari, non possono aumentare l'orario di lavoro. La rinegoziazione dei mutui favorisce le banche ed aggrava, sia pure diluendolo nel tempo, l'onere finanziario sulle famiglie. L'opposizione ha criticato anche i tagli irrazionali e contraddittori operati dal Governo sulle risorse destinate allo sport dilettantistico ed alla tutela e valorizzazione delle comunità degli italiani all'estero, i quali non beneficeranno neppure della soppressione dell'ICI.

La maggioranza ha sottolineato la positività delle misure adottate per venire incontro alle crescenti difficoltà delle famiglie a reddito medio-basso, uno sforzo che il centrosinistra dovrebbe assecondare invece di opporsi in modo strumentale e preconcetto. Si tratta di interventi limitati rispetto al disagio sociale creato dall'aumento dei prezzi, dal calo del potere d'acquisto dei salari e conseguentemente dalla diminuzione dei consumi, ma sono certamente misure coerenti agli impegni assunti in campagna elettorale ed indicative del cammino che il centrodestra intende percorrere per affrontare con un serio impegno riformatore, a partire dal federalismo fiscale, i problemi di sviluppo del Paese, le difficoltà delle fasce più deboli della società, l'inefficienza della spesa ed i limiti dell'amministrazione pubblica e del sistema produttivo. Le critiche dell'opposizione sono incomprensibili poiché gli enti locali verranno rimborsati del minor introito derivante dalla soppressione dell'ICI; le misure fiscali sul lavoro potranno valorizzare l'impegno e stimolare la produttività; il contrasto all'aumento delle rate dei mutui sulla prima casa affronta un problema vissuto con angoscia da migliaia di famiglie italiane alle prese con la difficile gestione del bilancio mensile.

Il senatore Morando (PD) ha chiesto il non passaggio all'esame degli articoli per consentire al Governo di trovare una copertura anche agli effetti negativi del provvedimento sul fabbisogno, come imposto dalla legislazione vigente sulla base del decreto-legge n. 112, attualmente all'esame della Camera. Ha replicato il sen. Azzollini (PdL) evidenziando che il problema non sussiste più in quanto il maxiemendamento al decreto-legge n. 112 che il Governo presenterà alla Camera recepirà la proposta di abolire la norma che impone la copertura sui tre saldi di finanza pubblica, ritornando, ai fini del rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, all'obbligo, pienamente rispettato dal testo in esame, della copertura sul solo saldo netto da finanziare. Dopo interventi dei sen. Baldassarri (PdL), Legnini (PD) e Massimo Garavaglia (Lega) ed una sospensione tecnica, il presidente Schifani, riconoscendo la rilevanza della questione sollevata dal sen. Morando l'ha sottoposta per un riesame alla Commissione bilancio. Dopo una nuova sospensione, la proposta di non passaggio all'esame degli articoli è stata respinta ed è stato approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno proposto all'Assemblea dalla 5a Commissione con il quale si impegna il Governo a rispettare le regole di copertura vigenti al momento della presentazione dei provvedimenti. L'opposizione ha ribadito che la soluzione più corretta avrebbe dovuto essere il reperimento di una congrua copertura al provvedimento.

L'Assemblea ha quindi avviato l'esame degli emendamenti e degli ordini del giorno riferiti all'articolo 1 del decreto-legge. Tutti gli emendamenti posti ai voti sono stati respinti. L'esame proseguirà nella seduta antimeridiana di domani.

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